8 minuti e 46 secondi: il caso Floyd e gli omicidi ingiustificati

8 minuti e 46 secondi: il caso Floyd e gli omicidi ingiustificati

Sommario: 1. Introduzione – 2. Il Caso Floyd – 3. L’uso della forza

 

1. Introduzione

Nel momento in cui scrivo molte piazze americane e mondiali sono animate da una moltitudine di persone per protestare contro la morte ingiusta di George Floyd. La tragica dinamica vuole essere il punto di inizio per parlare della violenza della polizia americana  e dei suoi limiti nell’esercizio della forza.

2. Il Caso Floyd

La sera di lunedì 25 maggio 2020, George Floyd acquista un pacchetto di sigarette a Cup Foods, in un negozio che frequentava, all’incrocio tra East 38th Street e Chicago Avenue a Minneapolis in Minnesota. Un impiegato del negozio credeva che la banconota da 20 dollari usata da Floyd fosse contraffatta. Poco prima delle 20:00, due impiegati di Cup Foods escono dal negozio e attraversano la strada per confrontarsi con Floyd, che era al posto di guida di un SUV Mercedes blu, insieme ad altre due persone, parcheggiate davanti a un ristorante Dragon Wok. I dipendenti chiedono senza successo a Floyd di restituire le sigarette. Il dialogo è stato filmato dalla videocamera di sicurezza del Dragon Wok. Alle 20:01, un impiegato del negozio chiama il 911. Alle 20:08, gli agenti del dipartimento di polizia di Minneapolis (MPD) Thomas K. Lane e J. Alexander Kueng arrivano ​​al Cup Foods ed entrano nel negozio. Alle 20:09, Lane e Kueng lasciano Cup Foods e attraversano la strada verso il SUV di Floyd. Lane si avvicina al SUV di Floyd, estrae la pistola e ordina a Floyd di mettere le mani sul volante. Un passante in un SUV Mercury parcheggiato dietro il SUV di Floyd inizia a registrare l’incontro con il suo telefono alle 20:10. A seguito di una breve lotta, Lane estrae Floyd dal SUV, lo ammanetta e gli comunica che è stato arrestato per aver utilizzato una valuta contraffatta. Alle 20:12, Kueng blocca Floyd, ancora ammanettato, sul marciapiede contro il muro di fronte al ristorante Dragon Wok. Intorno alle 20:14, Floyd cade a terra accanto all’auto della polizia di fronte a Cup Foods, e gli ufficiali lo prendono e lo mettono contro la porta dell’auto. Secondo i pubblici ministeri locali, Floyd disse agli ufficiali che era claustrofobico e non riusciva a respirare. Un ufficiale di polizia di Minneapolis Park arriva in risposta alla richiesta di assistenza di Lane e Kueng e sorveglia il veicolo di Floyd e i suoi occupanti dall’altra parte della strada. Alle 20:17 arriva una terza auto della polizia, con gli ufficiali Derek Michael Chauvin e Tou Thao, che si avvicinano per assistere Lane e Kueng. Intorno alle 20:18, i filmati di sicurezza di Cup Foods mostrano Kueng alle prese con Floyd per almeno un minuto sul sedile posteriore del conducente mentre Thao osserva la scena. Una denuncia penale presentata contro Chauvin sostiene che Floyd si rifiutò di entrare in macchina, anche dopo che gli ufficiali lo spostarono dal lato del guidatore al lato del passeggero.Alle 20:19, in piedi sul lato del passeggero del veicolo, Chauvin trascina Floyd attraverso il sedile posteriore, dal lato del conducente al lato del passeggero, e fuori dalla macchina, facendo cadere Floyd a terra, dove giaceva sul marciapiede, a faccia in giù, ancora con le manette.Floyd smette di muoversi verso le 20:20.Testimoni multipli iniziano a filmare l’incontro; i loro video circolano ampiamente su Internet. Alle 20:20, uno spettatore alla stazione di servizio di Speedway LLC attraverso l’incrocio inizia a registrare video sul telefono che mostrava Floyd a faccia in giù sul marciapiede con il ginocchio di Chauvin sul collo di Floyd, Kueng esercita una pressione sul busto di Floyd e Lane esercita una pressione sulle gambe di Floyd, mentre Thao si trova nelle vicinanze. Floyd può essere sentito ripetutamente dire “Non riesco a respirare”, “Per favore, per favore, per favore” e “Per favore, amico”. Lo spettatore ha smesso di girare quando Lane sembra che gli dica di andarsene. Anche alle 20:20, una seconda persona, in piedi vicino all’ingresso di Cup Foods, inizia a registrare video di Floyd immobilizzato dal ginocchio di Chauvin e lo trasmette in streaming su Facebook.Verso le 20:22, gli agenti richiedono l’intervento di un’ambulanza, chiedendo inizialmente un “codice due” non di emergenza prima di inoltrare l’urgenza a un “codice tre” di emergenza. Chauvin continua a tenere Floyd bloccato. Qualcuno chiede a Floyd: “Cosa vuoi?”, Floyd risponde: “Non riesco a respirare, per favore, il ginocchio al collo, non riesco a respirare”.Alle 20:25, Floyd appare privo di coscienza e i passanti si confrontano con gli ufficiali sulle condizioni di Floyd, esortandoli a controllare il suo polso. Chauvin trattenne Floyd per 8 minuti e 46 secondi, sollevando il ginocchio dal collo di George solo dopo la richiesta dei paramedici, noncurante del fatto che Floyd avesse nel frattempo perso coscienza da oltre 3 minuti. All’arrivo dei paramedici, Floyd viene successivamente condotto all’Hennepin County Medical Center, dove sarà dichiarato morto[1] . La morte sconvolge intere comunità, che sfidando le leggi di confinamento a causa del covid-19 , ammassano le strade per protestare contro la polizia.

3. L’uso della forza 

La vicenda di Floyd è l’ultima di una lunga serie di comportamenti brutali da parte delle forze dell’ordine nei confronti delle minoranze. Una delle prime testimonianze di tali brutalità è registrata nella serie di proteste che presero il nome di  Zoot Suit Riots.   La vicenda inizia durante la seconda guerra mondiale, precisamente nel 1943   vicino Los Angeles in una località conosciuta col nome di  Sleepy Lagoon .  Il giorno dopo una festa, un giovane messicano   di nome José Díaz  viene trovato morto, presumibilmente a causa di una rissa tra connazionali. Diaz era un classico Zoot-suiter , il termine indicava  un giovane messicano che era emigrato negli states grazie ad accordi col Messico per sopperire alla manovalanza assente a  causa del servizio militare . A causa della loro condizione disagevole i giovani messicani portavano degli indumenti molto colorati che avevano un bassissimo costo, quest’ultimi prendevano il nome di Zoot-suit. Ritornando alla vicenda , il governatore  Culbert Olson utilizzò la morte del giovane per mettere sotto torchio  la comunità messicana ,ponendo in custodia quasi 600 Zoot-suiters . Durante il periodo di custodia  non mancarono denunce di abusi e comportamenti brutali nei confronti dei messicani da parte della polizia . Inoltre anche i media iniziarono a tratteggiare in maniera negativa i messicani . Nel 1964 , le frizioni tra i bianchi ed i messicani arrivarono all’apice,quando il 3 giugno a Los Angeles  , un gruppo di marinai dichiarò di essere stati attaccati dai messicani . Da tali dichiarazioni scaturirono una serie di proteste da parte degli Zoot-suiters . Esse si protrassero per circa sette giorni , nel col tempo ,vennero registrati comportamenti aberranti della polizia come la pratica dell’uso della violenza e la disgustosa pratica di urinare sugli indumenti dei messicani .La conseguenza più importante fu la costituzione di comitati per il controllo dell’agire delle forze dell’ordine. [2] .Ulteriore caso furono le rivolte di Stonewall,in questo caso fu la comunità LGBT  a rivoltarsi nel 1969 ,anche qui a causa di alcuni abusi perpetuati dalla polizia.Nella decade degli anni 60  la politica non rimase inerme . Pensiamo ai movimenti dei neri e di personaggi illustri come Malcolm X e Martin Luther King che grazie ad imponenti manifestazioni diedero un impulso fondamentale alla proposta politica del presidente Kennedy del Civil rights act  , tuttavia Kennedy non vedrà mai l’adozione del provvedimento , infatti quest’ultimo verrà firmato dal presidente Johnson  nel 1964 . L’atto ebbe una importanza  fondamentale per l’uguaglianza dei cittadini americani . Di proseguo venne creata una commissione deputata alla sorveglianza dei diritti civili . La commissione ,tra le plurime pubblicazioni , s’interrogò anche sull’uso della forza della polizia americana . Infatti nel 1980 venne pubblicato un importante report chiamato Who Is Guarding the Guardians? [4]. Il rapporto è stato molte volte aggiornato e rivisto ma in buona sostanza intende interrogarsi sui metodi che possano diminuire la brutalità della polizia . Dunque attraverso : una migliore selezione degli agenti ed un addestramento maggiormente diversificato che possa aiutare l’agente ad affrontare differenti contesti , graduando la propria forza in base allo scenario . Tuttavia nel report non viene specificato l’utilizzo della forza  . Sul punto dobbiamo dire come il concetto di uso della forza sia differente nei vari stati americani  dunque i redattori del report hanno preferito non praticare una sintesi del concetto  .Tuttavia verso la fine del report , i redattori fanno riferimento al concetto di reasonableness[5] e ad un leading case del 1985 ,ovvero il caso Tennessee v. Garner [6] . Una ulteriore sentenza importante è stata Graham v. Connor del 1989  . Nella sentenza viene confermato il principio di reasonableness  ma viene anche amplificata la portata col dovere da parte dell’agente di soppesare i diritti nel momento . Tuttavia la corte  afferma che mentre sia plausibile un utilizzo minimo della forza , sia altrettanto difficile quantificare l’eccesso . Un  altro caso celebre è stato Davis v. City of Las Vegas  .  Il principio scaturente dalla sentenza è stato l’impossibilità da parte dell’agente di infierire ulteriormente  sul sospettato una volta immobilizzato . Tuttavia una critica al principio potrebbe essere quella di determinare che qualora la pressione fosse stata alleggerita ,il sospettato sarebbe potuto ritornare aggressivo . Tuttavia si pone una critica nella sostanza poiché come tragicamente visto nella vicenda di Floyd , il sospettato è deceduto . La domanda che ci si pone è quale sia il bene supremo protetto dalla comunità , è a rigore di logica la vita[7] , inoltre le varie procedure che vengono impartite (dopo le vedremo ) insegnano come graduare la propria forza ed immobilizzare il sospettato senza ucciderlo . In una visione puramente ideale  ,l’agente dovrebbe imprimere la forza necessaria per immobilizzare il sospettato ,senza eccedere  ,tuttavia la “misurazione” è estremamente difficile , come si è visto nel caso Floyd dove  vi è stato un decesso ed un  chiaro eccesso di forza . Dunque si palesa una netta discrasia tra il mondo ideale e concreto che difficilmente è  colmabile ma necessariamente deve essere controllato . Infine si registra un ulteriore sentenza apicale ,ovvero il caso Mullenix v. Luna .  Il caso è molto simile ai precedenti , tuttavia non è molto importante il contenuto della sentenza ,che si allinea al consolidato principio della ragionevolezza ma sono interessanti le considerazioni del  giudice dissenziente  Sonia Maria Sotomayor . Infatti nella sua relazione [8] il giudice afferma che l’utilizzo della forza mortale possa essere giustificato ,non solo col principio di ragionevolezza ma anche nell’idea di guadagno marginale per la collettività(o lo stato ) . La tesi è criticabile poiché l’agente già agisce per la collettività  ,inoltre il contesto  non è concretamente individuabile in un paradigma  stato contro cittadino ,come accade per un gioco di finzioni durante il processo  ,ma si concretizza in  un rapporto   tra l’agente ed il sospettato.  Avendo delimitato la condotta dell’agente per via pretoria ,passiamo adesso a valutare la condotta nel concreto attraverso lo standard use of force continuum[9] . Lo standard è stato sviluppato da una serie di modelli [10] e fu adottato nel 1981 poi progressivamente rinnovato e differenziato a seconda dello stato federale. Esso  consiste in una serie di pratiche attuate che sono sintetizzabili in un uso graduale della forza  . L’uso è graduato da una soglia minima  richiamo verbale ad una soglia massima l’utilizzo delle armi letali . Ultimo limite ,ma non per importanza è certamente il richiamo alla legge . I casi esaminati in precedenza avevano tutti un chiaro richiamo al 4 emendamento del bill of rights . In estrema sintesi sarebbe l’impossibilità da parte degli agenti di violare il domicilio senza un mandato . Le interpretazioni intorno al quarto emendamento hanno dato vita ad una abbondante riflessione che ha portato i giuristi ad utilizzare l’articolo del bill of rights come leva per limitare l’agire della polizia . Tuttavia non tutti i giuristi si sono dimostrati disponibili ad estendere in maniera estremamente ampia il quarto emendamento [11],arrivando a parlare di “quarto emendamento tattico” . Si potrebbe pensare che un ulteriore limite legale possa essere racchiuso nel codice penale ,in effetti gli Stati Uniti hanno un codice penale , esso è racchiuso nell’imponente US. Code emendato nel 1926  ,tuttavia nel codice federale al titolo 18[12] non è dedicata alcuna norma  in relazione a quello che viene che viene definito “omicidio giustificato “.Ovvero in alcune circostanze alcuni reati non sono puniti . Tuttavia la base legale è da trovarsi nelle legislazioni dei vari stati .Infatti , un esempio di scuola è il richiamo all’articolo 197 del California Penal code . All’articolo vengono ricondotte le fattispecie giustificatrici come la protezione della propria dimora , legittima difesa ed infine l’arresto da parte degli agenti per la protezione della pace . Malgrado un assetto di tutela importanti e complete , gli omicidi ingiustificati dal 2003 a 2009  sono stati 4.813 ,mentre quelli giustificati dal 2007 al 2018 sono stati una media di 400 l’anno [13].Tuttavia in uno studio del 2016 [14] le morti ingiustificate sarebbero molto sottostimate per due fattori : il primo  consiste nella mancata rilevazione da parte degli uffici federali di una percentuale di omicidi ingiustificati; il secondo è che al programma di indagine  denominata  NVDRS  non partecipano circa una ventina di stati .Ad oggi il problema rimane ,la via per una netta diminuzione degli abusi degli agenti ,  forse non risiede nel diritto ma in una maggiore educazione sia nell’uso della forza e nell’accettare che siamo tutti siamo differenti ,tuttavia si potrebbe fare di più anche nel mondo del diritto . Sul tema sembra sia partita una corsa ad una netta riforma sul tema . Attualmente la proposta è ancora aleatoria , tuttavia se il Partito Democratico ,capitanati da Joe Biden e la speaker Nancy Pelosi , riuscirà a concretizzare tale iniziativa ,forse la morte di George Floyd non sarà stata vana .

 


[1] La dinamica è stata presa interamente dalla pagina wikipedia italiana   “Morte di Geoge Floyd “https://it.wikipedia.org/wiki/Morte_di_George_Floyd . Si è fatta questa scelta poiché la dinamica è stata integralmente riportata con estrema precisione .
[2]Encyclopedia  Britannica Zoot suit riots https://www.britannica.com/event/Zoot-Suit-Riots
[3]Geoffrey P. Alpert, William C. Smith, How Reasonable Is the Reasonable Man: Police and Excessive Force, 85 J. Crim. L. & Criminology 481 (1994-1995)
[4] E’ possibile consultare il documento nella sua versione più aggiornata sul sito della commissione per i diritti civili https://www.usccr.gov/pubs/ .
[5] il concetto di reasonableness  compare circa 6 volte nel report  ed è utilizzato per definire  la condotta dell’agente ( un altro leading case importante richiamato dal report è stato  Florida v. J.L) .
[6] il caso Tennessee v. Garner  ebbe ad oggetto l’uso della forza  degli agenti ,in particolare il giudice White,relatore della sentenza ,scrisse  che l’agente non poteva utilizzare una forza mortale per impedire la fuga del sospettato se questo non fosse stata una minaccia concreta . La sentenza non fu firmata da tutto il collegio poiché il giudice O’Connor manifestò il proprio dissenso , motivandolo come l’agente non possa far fuggire un possibile delinquente,inoltre affermò come l’agente,per sua natura ,si trovi spesso in scenari pericolosi ,di conseguenza le sue decisioni sono repentine e non passibili di un’ accurata ponderazione .
[7]Per chi volesse esiste un piccolo libricino del filosofo giurista Robert Alexy  chiamato la natura del diritto per una teoria non positivista ,edizioni scientifiche italiane . Nel libro Alexy esplica ,in sintesi ,come l’ordinamento sia necessariamente positivo dunque proteggere la vita umana .
[8]Parere contrario dei giudici del collegio ,il dissenso del giudice Sotomayor è esplicato dalle pagine 15 a 21 .  https://www.supremecourt.gov/opinions/15pdf/14-1143_f20h.pdf
[9]National Institute of Justice, “The Use-of-Force Continuum”, 3 agosto 2009, nij.ojp.gov:
https://nij.ojp.gov/topics/articles/use-force-continuum
[10]Nel corso del tempo si sono sviluppati molti modelli per la risoluzione dei conflitti  come quelli sviluppati dal professore Kurt R. Spillmann ,oppure  il modello di escalation del conflitto di Friedrich Glasl ,altro modello è il concetto The Use of Force Paradigm for Enforcement and Corrections di John C. Desmedt ;Infine è  più recenti Il modello Allarme-Azione(Parknäs) .I modelli vengono concretizzati in vari protocolli che saranno poi insegnati ai cadetti ed in generale alle forze dell’ordine . In estrema  sintesi , i modelli si basano sull’eliminazione di possibili conflitti e l’utilizzo di una forza graduale per risolverli .
[11]Osagie K. Obasogie & Zachary Newman POLICE VIOLENCE, USE OF FORCE POLICIES, AND PUBLIC HEALTH  American Journal of Law & Medicine, 43 (2017): 279-295 American Society of Law & Medical Ethics, © 2017 The Author(s) Boston University School of Law DOI: 10.1177/0098858817723665
[12] Il titolo 18 racchiude è la parte dello U.S Code dedicato alla materia penale ed alla sua procedura.
[13]Andrea M. Burch , Arrest-Related Deaths, 2003-2009 – Statistical Tables, Bureau of Justice statistics https://www.bjs.gov/index.cfm?ty=pbdetail&iid=2228 – Omicidi giustificati https://www.statista.com/statistics/251894/number-of-justifiable-homicides-in-the-us/.Mi scuso per non aver potuto mettere in relazione lo stesso periodo ma non i dati non sono riuscito a trovarli .
[14]Barber C, Azrael D, Cohen A et al. Homicides by police: comparing counts from the national violent death reporting system, vital statistics, and supplementary homicide reports. Am J Public Health. 2016;106(5):922–927
[15]Geoffrey P. Alpert, William C. Smith, How Reasonable Is the Reasonable Man: Police and Excessive Force, 85 J. Crim. L. & Criminology 481 (1994-1995)

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