Analisi comparata sugli strumenti di Giustizia Brasiliana nell’evoluzione del sistema: tra Stare Decisis e Certiorari
Sommario: 1. “Sùmula vinculante” – 2. Il diritto giurisprudenziale: il precedente come mezzo di regolamentazione – 3. Certiorari e general overview
1. “Sùmula vinculante”
La giustizia Costituzionale della Corte Suprema Brasiliana comprende sia il modello del controllo giurisdizionale o diffuso tipico del sistema U.S.A. (o decentrato), sia quello astratto di stampo Europeo (o centralizzato) il c.d. modello di revisione costituzionale.
In tale struttura, nonostante, l’effetto vincolante delle decisioni della Corte Suprema è in vigore (l’esame costituzionale astratto) dal 1993, la mancanza di effetti vincolanti di controllo giurisdizionale concreto (o diffuso) ha prodotto ritardi e travolto l’efficienza della stessa Corte.
Dopo un ampio dibattito sulla riforma Giudiziaria in Brasile, si è arrivati all’emendamento costituzionale n ° 45 che ha introdotto il c.d. súmula vinculante (che significa “pronunciamento o decisione vincolante”), che conferisce alla Corte Suprema in via prevalente una giurisdizione Costituzionale con un effetto vincolante. Concepito dal giudice Victor Nunes Leal[1], il súmula è stato inizialmente concepito come uno strumento o fase consultiva che si sarebbe dovuta inserire nella Corte Suprema dal 1960 per informare giudici e avvocati sulla corretta interpretazione giuridica o sul vigente orientamento nelle sentenze aventi ad oggetto la stessa materia (cd. Giurisprudenza a grappolo). In sostanza, un súmula consisteva in un pronunciamento o decisione che si esauriva in una sola fase senza alcun effetto vincolante, ma con l’obiettivo di persuadere i giudici e gli avvocati nel garantire una uniformità interpretativa.
Tale sistema, quindi è stato utilizzato per accelerare i giudizi su questioni simili, in special modo se la Corte vi si era già pronunciata e per scoraggiare eventuali giudizi d’appello che potevano irrimediabilmente concludersi nel risultato preannunciato dal súmula. Il potere persuasivo del súmula, all’epoca era tale da stabilizzare la certezza del diritto e ridurre l’imprevedibilità sia per le parti coinvolte nel contenzioso che per i legali. Con tale strumento, quindi, si garantiva sul piano pratico nelle procedure operative dinanzi alla Corte, una celerità nella decisione finale in quanto bastava conformarsi al súmula che era applicabile a quel determinato caso. In tali ipotesi, la Corte provvedeva a scrivere nella motivazione il sùmula e a decidere secondo l’orientamento. Il primo lotto di súmulas è stato rilasciato nel marzo del 1964 (1 to 370 March 1964).
Da un’analisi dei report giudiziari si riscontrano dei vuoti e non è chiaro il motivo per cui non sono state emesse “simùla” tra il 1984 e il 2003. Nel 2003, la giustizia Sepúlveda Pertence presentò nuove proposte alla Corte, le quali furono approvate attraverso 113 súmulas. Dopo il 2004 la Corte Suprema non immise più súmulas tradizionali (cioè senza effetto vincolante) nel sistema a causa dell’avvento del súmula vinculante. L’emendamento costituzionale n ° 45 del 2004 ha autorizzato la Corte Suprema ad emettere solo ed unicamente súmulas vinculantes, vale a dire, che le loro decisioni erano vincolanti retroagendo anche a quelli riferiti al vecchio sistema. Tali dichiarazioni sono vincolanti con effetto non solo sui rami più bassi, ma anche sulle questioni federali, statali e municipali (administrations). Come risultato , una volta che il súmula vinculante è promulgato, non vi sarà alcuna necessità di valutare i casi simili presenti nel sistema ma bisognerà adire la Corte Suprema per decidere la questione, in quanto i tribunali di grado inferiore saranno tenuti ad applicare automaticamente l’orientamento vigente della Corte Suprema. A tale sistema, fanno eccezione l’overruling ove il giudice, asserendo la diversità del caso si discosti dal sùmula, oppure, quei ricorsi che riportano alla base argomenti contrari alla súmula vinculante. Di conseguenza, il risultato dovrebbe essere quello di non limitare le sentenze della Corte Suprema a mere espressioni di casi simili risolti in passato, riducendo così il suo “portafoglio” (o ambito di applicazione), bensì, quello di contribuire ad una risoluzione dei casi più rapida e più uniforme garantendo uno spiraglio, attraverso le eccezioni summenzionate, per l’evoluzione interpretativa della norma. Questo nuovo meccanismo, quindi, è volto a risolvere questioni controverse che hanno sollevato seria incertezza giuridica e indotto il sistema a ripiegare su se stesso: o lasciando vuoti interpretativi; o letture contraddittorie, garantendo l’incertezza. A causa del carattere eccezionale dell’efficacia vincolante delle decisioni giudiziarie di Civil Law, la Costituzione Brasiliana richiede una pronuncia a maggioranza dei giudici della Corte Suprema per approvare, modificare o annullare un súmula vinculante attraverso un “proceeding”[2].
La Corte Suprema Brasiliana può, quindi, proporre l’emanazione di un súmula vinculante per correggere alcuni atti governativi, oppure, tale possibilità è consentita a soggetti individuali di stampo non politico attraverso la proposizione di una proposta di súmula vinculante a supporto. Nel corso del procedimento, i terzi possono intervenire ed esprimere le proprie opinioni sulla proposta del ricorrente, in questo caso garantendo una procedura al quanto democratica. Tale sistema, quindi, si presenta diverso dallo stare decisis specialmente di stampo Americano dove si conferisce a tutte le decisioni della Corte Suprema degli Stati Uniti la forza ed il vincolo del precedente, viceversa, il súmula vinculante Brasiliano conferisce effetto vincolante solo a quelle decisioni che vertono su tematiche selezionate che si presentano maggiormente controbattute in giudizio (e che acquisiscono tale effetto solo dopo il controllo della Suprema Corte Brasiliana) divenendo all’occasione un precedente. Una volta approvato, il súmula vinculante produce effetti immediati, non solo ad personam ma anche erga omnes, modificando il sistema. La Corte Suprema Brasiliana può tuttavia, limitare l’effetto vincolante o decidere che gli effetti avranno luogo in via differita, sulla base di un eccezionale interesse pubblico o in considerazione della certezza del diritto, indicando il dies a quo. Finora, la Corte Suprema ha emesso, con il nuovo sistema, più di trecento súmulas vinculantes che sono facilmente disponibili on-line per il pubblico nel pieno rispetto del principio di trasparenza.
L’effetto vincolante della súmula vinculante può avere, a prima vista, un ambito di applicazione più ristretto rispetto alla giurisprudenza Statunitense dello stare decisis, in considerazione della sua mirata applicazione a tematiche ben delineate. Tuttavia, il potenziale campo di applicazione del súmula vinculante può essere molto più ampio rispetto alla Corte Suprema degli Stati Uniti, in special modo, nel fissare principi e libertà.
Va precisato, quindi, che i precedenti stabiliti dalla Corte Suprema degli Stati Uniti si applicano agli altri stati, anche se questi non hanno lo stesso sistema (lawsuit)[3]. Va precisato all’uopo che questi precedenti sono decisi nel solo contesto della revisione concreta, mentre, in Brasile, la Corte Suprema esercita un controllo sia concreto che astratto, garantendo una maggiore uniformità. In un provvedimento in astratto, il súmula vinculante indica teoricamente che la Corte Suprema ha un’apertura più ampia in materia e nel decidere sulle sue presunte violazioni, questo perché il giudice Brasiliano non deve valutare se i fatti del caso sono distinguibili da quelli dei casi originari al súmula vinculante (distinguiscing) ma deve procedere alla sua applicazione automatica. Pertanto, la natura astratta del provvedimento di súmula vinculante, in linea di principio, rende più facile al giudice l’applicazione della legge, consentendo una soluzione diretta del caso senza ricorrere ad una valutazione approfondita e dettagliata del fatto. Si può dire, quindi, che il sùmula si riferisce a tutte le possibili applicazioni di una determinata legge, in tutte le possibili situazioni immaginabili, ed è ciò che lo contraddistingue dalla revisione concreta che si riferisce ad una possibile applicazione solo in quella determinata situazione. Un’altra caratteristica distintiva del sistema Brasiliano è che il súmula vinculante non solo si applica ai tribunali Federali e Statali inferiori Brasiliani, ma estende la propria efficacia vincolante anche a livello delle Amministrazioni Federali, Statali e Municipali. Pertanto, si può dire che in tutte le fasi di un procedimento amministrativo, prima di adire un ente governativo, il cittadino può invocare l’applicazione di un súmula vinculante, garantendo e predeterminando l’esito dello stesso, ove l’agenzia, in occasione, dovrà solo redigerne il provvedimento inserendo il sùmula nella motivazione. Viceversa, in caso di rifiuto, dopo l’esaurimento del procedimento amministrativo, l’istante può presentare una domanda diretta alla Corte Suprema che, se accerta una violazione del súmula vinculante (mancata applicazione o discostamento no n giustificato), la Corte ordinerà all’agenzia di adeguare le sue decisioni al sùmula, a pena di responsabilità civile, amministrativa e penale, in quanto riguardante casi simili già oggetto di uniformità interpretativa. Infatti, si può dire che questo sistema fornisce agli individui un accesso diretto alla Corte Suprema al fine di ottenere una riparazione per la violazione del súmula vinculante da Agenzie Governative, Enti e Pubbliche Amministrazioni.
2. Il diritto giurisprudenziale: il precedente come mezzo di regolamentazione
Nei sistemi di gestione della macchina della giustizia alcuni strumenti sono frutto di elaborazioni volte, da un lato a snellire le procedure, dall’altro a distribuire le competenze creando organi giudicanti extra-giudiziari. In tale ottica, nei sistemi di Common Law oppure Hybrid come quello Brasiliano, sia lo stare decisis che il certiorari (certiorari è un processo giudiziario per chiedere la revisione giudiziaria di una decisione in un tribunale inferiore o in un’agenzia governativa) generano costi e benefici, come la dottrina giuridico-economica ha riconosciuto. In generale, si ritiene che un precedente flessibile sia più vantaggioso rispetto ad un precedente assoluto o senza regole precedenti. Un meccanismo di certiorari è efficace se consente al giudice di concentrarsi sui casi più meritevoli, senza imporre un onere in termini di errori de jure e de facto provenienti da tribunali di grado inferiore.
Ora, ogni sistema giuridico ha necessariamente un corpo di casi decisi in precedenza e un insieme di regole per gestirle. Nonostante ciò queste potrebbero differire nelle regole adottate, nel tipo di casi decisi in precedenza e nelle regole utilizzate per gestire gli appelli. Infatti, si può guardare sotto un duplice aspetto lo stare decisis, cioè la forza e la portata. La “Forza” (power) riflette il peso necessario che una Corte deve applicare per rovesciare una decisione precedente, mentre la “Portata” (scope) si riferisce al numero di casi considerati “simili”, e quindi disposti sotto l’egida del precedente. Ai giorni nostri, la maggior parte delle giurisdizioni di Civil Law sembrano favorire ed andare verso una forte e vincolante giurisprudenza del precedente, nonostante il loro sistema, mentre le giurisdizioni di Common Law tendono ad adottare, ormai, una giurisprudenza debole con uno sguardo al precedente. Il Brasile sembra andare per una combinazione più unica. Il súmula vinculante, la forma Brasiliana del precedente, ha alcune caratteristiche particolarmente distintive. Quindi, possiamo dire che in Brasile si prevede un meccanismo più flessibile del precedente, potenziato dall’applicabilità ad un insieme più ampio di situazioni oggettive e soggettive (per esempio, anche quando le leggi statali non sono messe in discussione). Sotto tale aspetto, il sùmula è vincolante oltreché applicabile dai giudici di merito e dalle Corti Federali (aspetto soggettivo), ma è applicabile anche alle Corti e Amministrazioni Statali e Amministrazioni Comunali (aspetto oggettivo).
I vantaggi dal punto di vista economico sono abbastanza evidenti, in quanto si garantiscono un miglioramento dello stato di diritto con la certezza, una riduzione delle liti temerarie o inutili, e il miglioramento delle decisioni giudiziarie garantendo conformità ed uniformità.
Due aspetti meritano particolare attenzione:
– la creatività: quando i tribunali minori sono creativi e vogliono discostarsi dal precedente, vi è un costo in termini di sviluppo e di argomentazione giuridico-giudiziaria. Per ogni singolo caso, un approccio astratto genera presumibilmente un metodo meno costoso in linea di principio (alla partenza) dal precedente, rispetto ad un approccio concreto, in quanto dovrebbe risultare più facile stabilire le differenze necessarie sotto quest’ultimo (concreto>astratto) che sotto il primo. Tuttavia, un approccio astratto si applica potenzialmente ad un insieme più diversificato di situazioni e casi, pertanto, non è chiaro quale sistema, in effetti, generi più costi.
– il rafforzamento della gerarchia delle Corti: crea, sotto l’aspetto strutturale di diritto, proprietà che sono attraenti dal punto di vista giuridico ed economico. La Corte Suprema, sotto l’aspetto strutturale, risulta essere la sede appropriata per discutere di diritto e delle sue complessità così da evitare abusi. Sotto questa struttura, il potere legislativo e il potere giudiziario risultano più efficaci se poste sotto la supervisione della Corte Suprema, piuttosto che essere lasciate alle decisioni confuse e contrastanti dei giudici di merito. Tale confusione si creerebbe in quelle particolari situazioni in cui vengono presentate più domande, da soggetti diversi, simili nel modus di mettere in discussione lo stesso petitum. Da questo si evince che il costo della “verticalizzazione” del sistema giudiziario aumenta se i giudici di grado inferiore o le amministrazioni non seguono i dettami della Corte Suprema. Tale costo non è significativo quando un sistema giuridico è già abbastanza “verticalizzato”, come negli Stati Uniti, ma potrebbe essere importante in un sistema giuridico più “orizzontale”, come quello Brasiliano.
Diverso è il sistema con lo strumento del “certiorari” nel quale, in Brasile, il meccanismo del “Requisito da repercussão geral” limita gli appelli. In tale ottica, la gestione da parte dei tribunali inferiori dei casi (in termini di definizione dei criteri per stabilire quando affermazioni sono “simili”) riduce le probabilità di errori di diritto rilevanti tali da comportare ulteriori giudizi o gradi. Il sistema Brasiliano sembra più orientato nel ridurre al minimo i costi potenziali derivanti dall’appesantimento di eccessivi ricorsi, in quanto, i giudici di merito hanno un ruolo attivo nella scelta dei casi, specialmente nel ritenerli rilevanti o da presentare alla Corte per via della Geral Requisito da repercussão. Ponendoli a confronto, tutti i casi potenzialmente presentati avrebbero più possibilità di essere giudicati dalla Corte Suprema con il sistema Brasiliano anziché sotto il Certiorari.
In teoria, non è ancora chiaro come il design sistematico Brasiliano influenzerà il comportamento giudiziario strategico della Corte di Cassazione. Secondo quanto sin qui ricostruito, sembra non aver cambiato, in termini di efficienza della Corte Suprema del Brasile, il meccanismo del Requisito da Repercussão Geral in quanto non è stata predisposta una cornice ideale per lo sviluppo legislativo e strutturale come è avvenuto per la Corte Suprema degli Stati Uniti.
3. Certiorari e general overview
La definizione più semplice di precedente giudiziario è che i giudici futuri sono vincolati da decisioni risolutive di casi precedenti, in senso verticale (I tribunali di grado inferiore sono vincolati dalle decisioni dei tribunali superiori) e in senso orizzontale (le corti superiori sono vincolate dalle loro decisioni precedenti). I giudici, in un sistema fondato sul precedente sono obbligati a seguirlo, anche quando risultano essere in totale disaccordo con quella risoluzione. Ci sono diversi importanti conseguenze dietro l’adozione di un sistema giuridico vincolato al precedente. Una delle prime conseguenze è che il precedente si applica a casi simili, quindi, i tribunali hanno l’esigenza di elaborare norme per distinguere i casi (se il precedente si applica ad un caso “simile”, il tribunale ha bisogno di definire la “somiglianza” in modo coerente, motivando) e determinare il ragionamento (ratio decidendi) da applicare ai casi simili in tutti giudizi (judges). Allo stesso tempo, vi devono essere norme giuridiche di inquadramento volte a regolare le possibili applicazioni del precedente. L’approccio ordinario è che un giudice che vuole partire da un precedente ha sulle spalle l’onere di dimostrarne l’applicabilità al caso in giudizio, rispettando le regole di partenza. Quando le regole di partenza sono estremamente specifiche, abbiamo un precedente fortemente vincolante e assoluto, al contrario di quando tali regole sono più generiche e flessibili, dove abbiamo un precedente non più strettamente vincolante che assume un’efficacia indicativa o persuasiva.
L’interazione dei precedenti con le norme giuridiche attraverso le regole di partenza permettono di distinguere i casi creando un orientamento (legal implications). Tre i possibili approcci al precedente. La forma più severa è precedente assoluto, formalmente vincolante, e con poche possibilità di interpretazione (c.d. departure). La forma intermedia è il precedente flessibile, non formalmente vincolante, ma con una particolare forza persuasiva che vincola in modo efficace le Corti. Infine, la forma più debole è semplicemente una dichiarazione di sostegno (obiter dictum) che i giudici dovrebbero prendere in considerazione al momento di decidere un caso. Ora, considerando che la forma più rigorosa è di solito associata con lo stare decisis di matrice Anglo-Americano, la forma più debole è più comune nei sistemi di Civil Law Jurisdictions. Per esempio, in Francia, è noto che una decisione basata su un precedente non supportata da una c.d. norma sorgente è illecita. Il sistema legale basato sullo stare decisis si è evoluto nei common law world Precedent che non esisteva prima del XVII secolo, a causa della mancanza di informazioni e conoscenze in merito alla giurisprudenza espressa da altre Corti. Dal XVII, la forza vincolante della giurisprudenza (stare decisis) sviluppata dai tribunali o Corti superiori è stata riconosciuta. Negli Stati Uniti, lo stare decisis segue la struttura gerarchica dei tribunali. In particolare, la Corte Suprema degli Stati Uniti così come le Corti Supreme Statali hanno espresso il loro potere di annullare il precedente (c.d. overruling) specialmente se ritengono il precedente obsoleto o se produce risultati indesiderati o se si basa su di un ragionamento giuridico non supportato. In Gran Bretagna, prima dei casi Beamish v. Beamish e London Tranvie Società v. County Council di Londra, i tribunali non si lasciarono facilmente influenzare dai precedenti non ritenendolo strettamente vincolanti al caso. Dopo queste decisioni che rappresentano il punto di riferimento, l’assolutismo dello stare decisis è stato ritenuto un elemento centrale di sistema e imposto di conseguenza, come ribadito dnel caso Admiralty commissari v. Valverda. La dottrina del Commonwealth parla di effetti negativi e positivi dello stare decisis a livello sistematico. Sul lato positivo, gli studiosi parlano della garanzia della certezza del diritto e della prevedibilità generata dal precedente. Va precisato, in merito, che la dottrina ritiene che: il cambiamento delle leggi dovrebbe essere fatto solo dal legislatore e non dai tribunali; la potenziale correzione degli errori normativi dovrebbe essere assegnata solo alla Corte più alta e non alle Corti inferiori.
Sul lato negativo, si parla di assurdità e ingiustizie individuate in molte decisioni, oltre, ai notevoli costi imposti a causa della “farsa legale” di identificare differenze tra i diversi casi per evitare il precedente. Infine, i giuristi hanno riconosciuto che lo sviluppo progressivo e l’applicazione dei principi fondamentali richiede un ruolo più debole del un precedente.
La giurisprudenza è una fonte primaria del diritto nei sistemi di Common Law, mentre nei sistemi di Civil Law, i codici forniscono, nel pieno rispetto di un concetto legicentrico, la legge fondamentale e degli statuti da sviluppare ulteriormente con la semplice interpretazione. In tale contesto, sarebbe impensabile e incoerente asserire che in un sistema di Civil Law possa coesistere con i codici un sistema basato sullo stare decisis. Allo stato attuale, si denota una spinta verso un sistema ibrido, dove il precedente debole ha permesso ai tribunali di arrivare alla corretta interpretazione di un particolare aspetto regolato dal codice con un lucido ragionamento, sistema ormai adottato da quasi tutti i tribunali Italiani e non solo dalla Suprema Corte di Cassazione. Nel nostro ordinamento i tribunali sarebbero tenuti a seguire tali precedenti non perché il precedente è vincolante, ma piuttosto perché il precedente dichiara la corretta interpretazione del diritto. La giurisprudenza constante, quindi, è determinata da:
– una sequenza di casi che sono stati presentati dinanzi alla Corte di cassazione;
– la ripetizione di un ragionamento o di un’interpretazione (eccezionalmente può essere stabilito da un caso deciso alla Corte di cassazione a Sezioni Unite);
– la questione chiarita dal precedente è solo relativa ad un punto di diritto.
Voltando uno sguardo oltre le alpi, il precedente nel sistema Francese ha quattro caratteristiche principali. Partendo da un punto di partenza che il precedente deve sempre e comunque riflettere una pratica continua e permanente della Corte e che non vi è alcun obbligo a seguirlo. Essa si concentra in un solo organo e solo attraverso l’attività giurisprudenziale della Corte di cassazione (arrêt de principe) . Infine, non è stato previsto alcun effetto orizzontale, lasciando un vuoto nel caso in cui si verifichino conflitti, non permettendo alcuna soluzione. Secondo la dottrina, il precedente è “de facto” la legge in Francia a causa di importanti motivi di ordine pratico, vale a dire che:
– vi è la necessità di garantire la continuità e la stabilità del diritto, indipendentemente dai singoli giudici che vanno e vengono;
– garantisce una significativa economia in quanto lo sforzo nella creazione di interpretazione giuridica autorevole persegue il primo punto;
– l’organizzazione collegiale dei tribunali superiori è in grado di favorire la precisione e la corretta applicazione della legge;
– rafforza la gerarchia giudiziaria per un sistema e legale funzionale.
Tuttavia, la regola formale è che nella legge francese le norme giuridicamente create non sono leggi, anche quando funzionano come principi. In merito, la dottrina giuridica Italiana e Spagnola non sono significativamente diversi dalla giurisprudenza constante Francese. In Italia, il precedente giudiziario si concentra in principi generali del diritto (Massima) nonostante non sia previsto che il precedente giudiziario debba essere seguito. Tuttavia, tribunali inferiori Italiani citano regolarmente e applicano i principi generali, come interpretati dalla Suprema Corte di Cassazione, in particolare su importanti questioni giudiziarie. I precedenti in Italia come in Spagna hanno un valore interpretativo solo verso l’istituzione di ” regole” che assicurano l’uniformità nella legge[4].
In ultimo, un altro esempio è il Giappone, dove viene adottato un sistema di ricorso discrezionale. Sulla base dei motivi di ricorso, le cause civili sono divise in due categorie: quelle che hanno l’accesso diretto alla giustizia e quelle che appartengono ad una forma di giurisdizione condizionata in quanto devono ottenere il permesso della Corte Suprema per fare appello. Quest’ultimo sistema, come affermato dalla Corte, trova fondamento nel ruolo importante ricoperto dal sistema di appello che è quello di distribuire le cause in modo ragionevole e limitato, in quanto è compito del legislatore cambiare la legge. Allo stesso tempo, questo sistema soddisfa lo scopo di rispettare la dignità della Corte Suprema, quale alta Corte, fornendo uno standard oggettivo e coerente nell’interpretazione giuridica. Inoltre, il processo di Small Claims Act[5] limita ricorsi alla Corte Suprema ad una certa quantità (o computo). La Corte Costituzionale della Corea ha concluso all’unanimità nel 2009 che la norma ritenuta incostituzionale invade l’intero processo e il diritto delle parti. La Corte ha affermato che, in assenza di circostanze particolari, rientra nella discrezionalità del legislatore quella di consentire a tutte le richieste di appello di arrivare alla Corte Suprema. Inoltre, la Corte ha chiarito che il limite imposto dalla legge alla Corte Suprema è supportato dalla circostanza che la stessa dev’essere investita solo dai più gravi e complicati casi. Pertanto, va precisato che il giudizio volto a risolvere controversie di modesta entità in modo efficiente è legittimo e non sarebbe irragionevole o incostituzionale. Tuttavia, il sistema ha optato per questa scelta, che nonostante questi dispositivi per limitare i ricorsi alla Corte Suprema Coreana, riceve enormi quantità di ricorsi vengono presentati . Tutto ciò si concreta nella conclusione finale che alcuni sistemi, pur se in possesso di discipline definite e corti ben assestate, non riescono a garantire la certezza del diritto ancora oggi.
[1] Justice Victor Nunes Leal (1914–1985) served on the Supreme Court from 1960 to 1969 when he was in effect ousted by the military dictatorship under Ato Institucional No 5, which imposed upon him compulsory retirement. Biografia, INSTITUTO VICTOR NUNES LEAL, http://www.ivnl.com.br/index.php?option=com_content&view=article&id=10&Itemid=40 (last visited Oct. 22, 2012).
[2] See id. art. 3. Article 3 of Lei No. 11,417 lists those who have standing to request the enactment, review, or annulment of a súmula vinculante: the President of Brazil, the directing boards of the Senate, the Chamber of Deputies, and the state legislative assemblies; the Attorney General; the Federal Council of the Brazilian Bar Association; the Federal Public Defender; any political party represented in the Brazilian Congress; any confederation of labor unions; any national professional association; any state governor; superior courts; federal and state appellate courts; and municipalities in which concrete cases are being litigated. Id.
[3] States that are not before the United States Supreme Court are also bound by its decisions. See, e.g., Cooper v. Aaron, 358 U.S. 1, 18 (1958) (holding that the state of Arkansas was bound by the decisions of the United States Supreme Court, and thus could not choose to ignore the precedent set by Brown v. Board of Education, 347 U.S. 483 (1954)).
[4] John Henry Merryman, The Italian Legal Style III: Interpretation, in THE ROLE OF JUDICIAL DECISIONS AND DOCTRINE IN CIVIL LAW AND IN MIXED JURISDICTIONS, supra note 18, at 163, 195–96.
[5] Structure and Functions of the Subordinate Organs of the Judicial Yuan, JUDICIAL YUAN, http://www. judicial.gov.tw/en/english/aboutus/aboutus04/aboutus04-04.asp (last visited Sept. 28, 2012) (“If the Supreme Administrative Court makes an interpretation of the law in its judgment or ruling and it is determined that there is a need to have the interpretation compiled into a precedent, the Supreme Administrative Court will hold a joint conference attended by the President, Division Chief Judges and Associate Judges, and will, by resolution of the conference, report said precedent to the Judicial Yuan.”).
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Michele J. Ciervo
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