Bancomat smarrito e soldi rubati? La banca deve risarcire
Arbitro Bancario Finanziario, Collegio di Milano, 29 aprile 2011, n. 888
a cura di Giacomo Romano
Il fatto
Il ricorrente si accorgeva dell’utilizzo fraudolento della propria carta bancomat, a seguito dello smarrimento della stessa. Nello specifico, le operazioni fraudolente risultavano di numero rilevante, concentrate in un lasso temporale molto breve e di importo eccedente i limiti giornalieri e mensili convenuti. Il ricorrente presentava reclamo alla banca richiedendo il rimborso di quanto sottrattogli. La banca faceva presente che tutti i prelievi erano avvenuti con la corretta digitazione delle credenziali di accesso ed osservava, inoltre, che il ricorrente non aveva provveduto a richiedere tempestivamente il blocco della carta in questione. Il ricorrente si è rivolto all’Arbitro contestando il rifiuto opposto dalla banca e chiedendo la restituzione delle somme fraudolentemente sottratte.
La decisione
Il Collegio ha accolto il ricorso ritenendo che, nel caso di specie, nonostante la condotta gravemente colposa del ricorrente, che non aveva diligentemente custodito la carta e non l’aveva tempestivamente bloccata dopo lo smarrimento, la banca è comunque responsabile per la mancata predisposizione di sistemi di sicurezza idonei a garantire l’efficace protezione dei propri clienti dal rischio di indebito uso dei bancomat e il monitoraggio di pagamenti anomali e/o sospetti. Il Collegio ha precisato che l’adozione di tali cautele discende dal dovere di diligenza previsto dall’art. 1176, comma 2, codice civile (c.d. diligenza dell’ “accorto banchiere”).