Carta docente: un diritto degli insegnanti precari, come ottenerla
La carta docenti è un bonus pari ad euro 500,00 erogato dallo stato agli insegnanti per facilitare il loro aggiornamento professionale.
La legge prevedeva che tale beneficio potesse essere riconosciuto solo ai docenti di ruolo, escludendo così una gran parte dei docenti italiani: i precari.
Le cose sono cambiate a seguito di una importante sentenza emessa dal Consiglio di Stato, a seguito del ricorso presentato da diversi docenti precari.
Il Consiglio di Stato ha stabilito con la sentenza del 16 marzo 2022 n. 1845, il diritto dei docenti precari all’attribuzione del bonus carta docente e, la Corte di giustizia europea, con l’ordinanza del 18 maggio 2022, ha dichiarato incompatibile con l’ordinamento euro unitario la norma che preclude ai docenti precari il diritto al bonus.
Anche i Tribunali italiani del lavoro hanno riconosciuto, e riconoscono, a seguito di ricorso agli insegnanti precari il diritto ad usufruire della carta del docente.
Il ricorso va presentato al Tribunale del lavoro e possono presentarlo gli insegnanti precari delle scuole di ogni ordine e grado, con servizio statale alle dipendenze del Ministero dell’istruzione e del merito.
Il docente che intende presentare ricorso deve aver svolto supplenze anche brevi, prorogate, che abbiano consentito di raggiungere l’annualità scolastica, ossia 180 giorni di servizio e fino al 30 giugno dell’anno di riferimento.
Può presentare ricorso anche il docente di ruolo neo-ammesso con riguardo ai periodi di supplenza precedenti, potendo così recuperare la mancata erogazione del bonus carta docente degli anni in cui ha prestato servizio alle dipendenze del Ministero dell’istruzione e del merito a tempo determinato.
Presentando il ricorso si potrà ottenere a beneficio dei precari, l’assegnazione o il recupero delle carte del docente di euro 500,00 per ogni anno di servizio.
La prescrizione è di cinque anni.
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Simona Anna Cordaro
Avvocato Simona Anna CordaroHa conseguito la laurea in giurisprudenza nel 2017 presso l'Università degli studi di Palermo.
Ha svolto la pratica forense a Milano occupandosi di diritto civile, in special modo di diritto di famiglia, recupero crediti, responsabilità civile e RC auto.
Dopo aver conseguito l'abilitazione all'esercizio della professione di avvocato presso la Corte d'Appello di Milano, esercita la professione di avvocato nel foro di Palermo, si occupa di diritto civile e diritto internazionale.