Comune, ordine di sfalcio: illegittimo se non preceduto da motivato avviso di avvio del procedimento
T.A.R. Venenzia, sez. I, 30 ottobre 2018, n. 1018
Il Comune di Bassano del Grappa ingiungeva ad un cittadino il taglio di vegetazione radicata nel fondo di sua proprietà che si protenderebbe sulla pubblica via nonché la potatura delle siepi che invaderebbero la strada e la rimozione di quanto già caduto sulla sede stradale.
Il proprietario del giardino non ci stava e, posto che la proprietà comprendeva anche alberi secolari e di pregio, agiva in giudizio per l’annullamento dell’ordinanza del Comune contestando, tra l’altro, che non gli era stato mai comunicato l’avvio del procedimento, così impedendogli di presentare il proprio apporto partecipativo alla procedura.
Il Collegio ha accolto il ricorso affermando che a P.A., nell’ipotesi in cui si determini nel senso del mancato ricorso alle prescritte garanzie partecipative, ha l’onere di specificare le “ragioni di impedimento derivanti da particolari esigenze di celerità del procedimento” che giustificano l’omissione di dette garanzie, ex art. 7, comma 1, cit. (v. T.A.R. Liguria, Sez. II, 17 maggio 2010, n. 2677). È, invece, illegittima l’omissione dell’avviso di avvio del procedimento motivata da esigenze di celerità del procedimento indicate genericamente (v. T.A.R. Valle d’Aosta, 16 gennaio 2002, n. 5);
Ebbene, <<nel caso di specie non solo il provvedimento impugnato reca un riferimento alla “urgente necessità di eliminare i pericoli in atto segnalati” che è generico e, pertanto, insufficiente ai fini dell’omissione della comunicazione ex art. 7 cit., ma tale motivazione appare, altresì, pretestuosa. Il Comune, infatti, nelle more del rapido espletamento del contraddittorio procedimentale, potrebbe adottare opportuni accorgimenti (ad es. recintare l’area interessata, apporre cartelli e segnalazioni di pericolo, ecc.), così da scongiurare rischi per persone e cose>>.
Pertanto, l’ordinanza è stata annullata ed il Comune è stato condannato a pagare le spese processuali.
Salvis Juribus – Rivista di informazione giuridica
Direttore responsabile Avv. Giacomo Romano
Listed in ROAD, con patrocinio UNESCO
Copyrights © 2015 - ISSN 2464-9775
Ufficio Redazione: redazione@salvisjuribus.it
Ufficio Risorse Umane: recruitment@salvisjuribus.it
Ufficio Commerciale: info@salvisjuribus.it
***
Metti una stella e seguici anche su Google News
The following two tabs change content below.
Salvis Juribus è la prima piattaforma online di legal social journalism che ti permette di scrivere articoli e guadagnare.
L’iscrizione è gratuita e la tua retribuzione è basata su criteri meritocratici: i compensi, infatti, sono collegati al numero di utenti che leggono i tuoi contenuti. Più il tuo articolo è letto, più le tue possibilità di guadagno aumentano.
Salvis Juribus non è solo una semplice piattaforma online, ma è una Rivista scientifica (ISSN: 2464-9775) che vanta un ampio network di cultori della materia giuridica. La presenza dell’ISSN consente di attribuire ai contributi presenti nella Rivista criteri di scientificità (L. 1/2009). La Rivista è, inoltre, inserita all’interno del portale ROAD patrocinato dall’UNESCO come portale scientifico open access. I contributi possono essere, quindi, presentati per la valutazione nei concorsi pubblici o in ambiente accademico.