Concorso 140 Commissari Polizia: illegittimo il limite d’età di 30 anni, via al ricorso collettivo
Da pochissimi giorni è stato pubblicato il bando per il concorso pubblico, per titoli ed esami, per il conferimento di 140 posti di commissario. Purtroppo l’Amministrazione continua a sbagliare.
Tra i requisiti per la partecipazione al concorso l’Amministrazione ha inserito il <<…non aver compiuto il 30° anno di età…>> elevabile fino ad un massimo di tre anni per i militari. Non c’è un limite d’età per gli appartenenti alla Polizia di Stato. Per i dipendenti dell’Amministrazione civile dell’interno il limite è di 35 anni.
Non è la prima volta che questo Studio contesta tale clausola ingiusta e non rispettosa dei diritti dei candidati. Si tratta, infatti, di una scelta insensata che ha il solo scopo di estromettere dalla partecipazione al concorso migliaia di candidati meritevoli.
Sulla questione abbiamo già registrato vittorie giudiziali. Il bando di concorso dello scorso anno (130 Commissari), infatti, pure prevedeva questo ingiusto limite d’età.
Il T.A.R. Lazio ha ammesso un candidato alle prove del concorso sul presupposto che <<nel contemperamento dei contrapposti interessi, assume allo stato rilievo l’intervenuta rimessione da parte del Consiglio di Stato, con ordinanza n. 3272/2021, alla Corte di giustizia dell’Unione Europea di questione analoga a quella posta con il presente ricorso e insorta in contenzioso riferito al precedente concorso per commissario>> (Concorso 120 Commissari).
Ed invero, il Consiglio di Stato ha disposto la trasmissione degli atti alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea ai sensi dell’art. 267 TFUE, con formulazione del seguente quesito:
– “se la direttiva 2000/78/CE del Consiglio del 27 novembre 2000, l’art. 3 del TUE, l’art. 10, TFUE e l’art. 21 della Carte dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea vadano interpretati nel senso di ostare alla normativa nazionale contenuta nel d.lgs. n. 334/00 e ss. mm. e ii. e nelle fonti di rango secondario adottate dal Ministero dell’interno, la quale prevede un limite di età pari a trent’anni nella partecipazione ad una selezione per posti di commissario della carriera dei funzionari della Polizia di Stato”.
A parere del Consiglio di Stato, invero, <<…un’età iniziale di 40 anni non è in assoluto incompatibile con le funzioni del commissario…>>.
Lo Studio non intende tirarsi indietro di fronte a questi ennesimi abusi di potere ed annuncia l’avvio di una nuova battaglia di legalità contro il Ministero dell’Interno. Il ricorso sarà patrocinato dall’avv. Giacomo Romano.
Tutti coloro che si ritrovano esclusi dal concorso per aver superato il 30° anno di età e che non hanno ancora compiuto il 40° anno di età possono proporre ricorso al T.A.R.
Lottate per i vostri diritti e non arrendetevi di fronte agli abusi.
N.B. Per aderire all’azione collettiva predisposta da Salvis Juribus Law Firm non c’è bisogno di inoltrare la domanda di partecipazione al concorso entro il 7 gennaio 2021!
Come aderire al ricorso
Aderire alla nostra azione è semplicissimo. È possibile aderire da tutta Italia inviando la documentazione (scaricabile in fondo alla pagina) debitamente scansionata e comprensiva degli allegati all’indirizzo e-mail info@salvisjuribus.it seguendo attentamente le istruzioni indicate.
***
Adesioni entro le ore 15:00 del 30 gennaio 2022
Scarica i moduli di adesione al ricorso cliccando qui
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Direttore responsabile Avv. Giacomo Romano
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Avv. Giacomo Romano
Ideatore e Coordinatore at Salvis Juribus
Nato a Napoli nel 1989, ha conseguito la laurea in giurisprudenza nell’ottobre 2012 con pieni voti e lode, presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II, discutendo una tesi in diritto amministrativo dal titolo "Le c.d. clausole esorbitanti nell’esecuzione dell’appalto di opere pubbliche", relatore Prof. Fiorenzo Liguori. Nel luglio 2014 ha conseguito il diploma presso la Scuola di specializzazione per le professioni legali dell'Università degli Studi di Napoli Federico II. Subito dopo, ha collaborato per un anno con l’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Napoli occupandosi, prevalentemente, del contenzioso amministrativo. Nell’anno successivo, ha collaborato con uno studio legale napoletano operante nel settore amministrativo. Successivamente, si è occupato del contenzioso bancario e amministrativo presso studi legali con sede in Napoli e Verona. La passione per l’editoria gli ha permesso di intrattenere una collaborazione professionale con una nota casa editrice italiana. È autore di innumerevoli pubblicazioni sulla rivista “Gazzetta Forense” con la quale collabora assiduamente da giugno 2013. Ad oggi, intrattiene collaborazioni professionali con svariate riviste di settore e studi professionali. È titolare di “Salvis Juribus Law Firm”, studio legale presso cui, insieme ai suoi collaboratori, svolge quotidianamente l’attività professionale avendo modo di occuparsi, in particolare, di problematiche giuridiche relative ai Concorsi Pubblici, Esami di Stato, Esami d’Abilitazione, Urbanistica ed Edilizia, Contratti Pubblici ed Appalti.
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