Concorso 1650 Allievi Agenti Polizia: incostituzionale il limite di 26 anni, via al ricorso collettivo
Da pochissimi giorni è stato pubblicato il bando per il concorso pubblico, per titoli ed esami, per il reclutamento di 1.650 Allievi Agenti della Polizia di Stato.
Tra i requisiti per la partecipazione al concorso l’Amministrazione ha inserito il <<…non aver compiuto il 26° anno di età…>> elevabile fino ad un massimo di tre anni per i militari.
Fermo restando la legittimità dell’elevazione per i militari, siamo fortemente stupiti ed indignati dall’inserimento nel bando di concorso del predetto limite d’età in quanto assolutamente ingiusto e non rispettoso dei diritti dei candidati. L’Amministrazione, infatti, intende in questo modo estromettere dalla partecipazione al concorso migliaia di candidati meritevoli.
Sulla questione abbiamo già registrato numerose vittorie giudiziali. Anche il bando di concorso dello scorso anno per il reclutamento di 1.515 Allievi Agenti riservato ai militari prevedeva questo ingiusto limite d’età. Ebbene, pochi sanno che il T.A.R. Lazio ha accolto i ricorsi presentati contro il limite d’età atteso che oggettivamente non paiono ragionevoli le disposizioni con le quali è stato modificato il requisito relativo al limite di età abbassandolo da 30 a 26 anni non compiuti, anche alla luce dei parametri costituzionali.
Anche alla luce dei precedenti specifici, lo Studio non intende tirarsi indietro di fronte a questo ennesimo abuso di potere ed annuncia l’avvio di una nuova battaglia di legalità contro il Ministero dell’Interno.
Il ricorso sarà patrocinato dall’avv. Giacomo Romano, il quale ha già ottenuto importanti successi nella procedura per il reclutamento di 1.851 Allievi Agenti della Polizia di Stato facendo ammettere, per primo, alle prove concorsuali ed al corso di formazione oltre 400 candidati ingiustamente esclusi per questioni anagrafiche.
Recentemente, inoltre, nei soli ricorsi patrocinati dallo Studio, il T.A.R. ha anche nominato il Commissario ad acta e, parallelamente, registriamo che l’amministrazione sta finalmente iniziando ad eseguire i provvedimenti del Giudici (clicca qui per gli ultimi aggiornamenti).
A fronte delle molte richieste ricevute comunichiamo, infine, che lo Studio non ritiene praticabile altre tipologie di azioni giudiziali (es. “terzo scorrimento” per i punteggi da 8.125 in giù della graduatoria del 2017; annullamento del concorso per chi ancora non è stato avviato ai corsi di formazione) in quanto caratterizzate, a nostro parere, da elevati profili di rischio.
Tutti coloro che vogliono prendere parte alla selezione e si ritrovano esclusi dal concorso per aver superato il 26° anno di età possono proporre ricorso al T.A.R. ATTENZIONE: chi compie 30 anni prima del 2 marzo 2020 non può partecipare all’azione giudiziale; chi compie 30 anni dopo il 2 marzo 2020 può, invece, aderire al ricorso.
Lottate per i vostri diritti e non arrendetevi di fronte agli abusi.
N.B. Per aderire all’azione collettiva predisposta da Salvis Juribus Law Firm non c’è bisogno di inoltrare la domanda di partecipazione al concorso entro il 2 marzo 2020!
Come aderire al ricorso
Aderire alla nostra azione è semplicissimo. È possibile aderire da tutta Italia inviando la documentazione (scaricabile in fondo alla pagina) debitamente scansionata e comprensiva degli allegati all’indirizzo e-mail info@salvisjuribus.it seguendo attentamente le istruzioni indicate.
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Adesioni prorogate fino alle ore 15:00 del 30 aprile 2020
(Proroga causa emergenza epidemiologica da Covid-19)
Scarica i moduli di adesione al ricorso cliccando qui
Salvis Juribus – Rivista di informazione giuridica
Direttore responsabile Avv. Giacomo Romano
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Avv. Giacomo Romano
Ideatore e Coordinatore at Salvis Juribus
Nato a Napoli nel 1989, ha conseguito la laurea in giurisprudenza nell’ottobre 2012 con pieni voti e lode, presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II, discutendo una tesi in diritto amministrativo dal titolo "Le c.d. clausole esorbitanti nell’esecuzione dell’appalto di opere pubbliche", relatore Prof. Fiorenzo Liguori. Nel luglio 2014 ha conseguito il diploma presso la Scuola di specializzazione per le professioni legali dell'Università degli Studi di Napoli Federico II. Subito dopo, ha collaborato per un anno con l’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Napoli occupandosi, prevalentemente, del contenzioso amministrativo. Nell’anno successivo, ha collaborato con uno studio legale napoletano operante nel settore amministrativo. Successivamente, si è occupato del contenzioso bancario e amministrativo presso studi legali con sede in Napoli e Verona. La passione per l’editoria gli ha permesso di intrattenere una collaborazione professionale con una nota casa editrice italiana. È autore di innumerevoli pubblicazioni sulla rivista “Gazzetta Forense” con la quale collabora assiduamente da giugno 2013. Ad oggi, intrattiene collaborazioni professionali con svariate riviste di settore e studi professionali. È titolare di “Salvis Juribus Law Firm”, studio legale presso cui, insieme ai suoi collaboratori, svolge quotidianamente l’attività professionale avendo modo di occuparsi, in particolare, di problematiche giuridiche relative ai Concorsi Pubblici, Esami di Stato, Esami d’Abilitazione, Urbanistica ed Edilizia, Contratti Pubblici ed Appalti.