Concorso Cancellieri Esperti 2020: pasticcio nel “decreto Rilancio”, Salvis Juribus pronto al ricorso
Gli effetti devastanti della pandemia da Covid-19 hanno toccato anche i pubblici concorsi.
Con d.l. 19 maggio 2020, n. 34 (c.d. decreto “Rilancio”) sono stati, infatti, introdotte nuove “originali” procedure per lo svolgimento dei concorsi, in particolare per il personale del Ministero della Giustizia.
Ci riferiamo, nello specifico, all’art. 252 del citato decreto che, al co. 5, autorizza il Ministero della Giustizia ad avviare procedure per il reclutamento di 2.700 unità di personale amministrativo non dirigenziale da inquadrare nei ruoli dell’Amministrazione giudiziaria, con la qualifica di cancelliere esperto – Area II/F3.
Il co. 6 della citata disposizione, in particolare, afferma che la selezione per 2.700 cancellieri esperti sarà espletata: <<…mediante concorsi per titoli ed esame orale su base distrettuale…>>. Come se non bastasse, per l’accesso all’anomala procedura selettiva i candidati dovranno possedere oltre al diploma di scuola superiore <<…almeno uno dei seguenti titoli maturati alla data di scadenza del bando di concorso, ai fini di attribuzione di punteggio aggiuntivo: a) aver svolto almeno tre anni di servizio nell’amministrazione giudiziaria, senza demerito; b) aver svolto, per almeno un anno, le funzioni di magistrato onorario senza essere incorso in sanzioni disciplinari; c) essere stato iscritto all’albo professionale degli avvocati, per almeno due anni consecutivi, senza essere incorso in sanzioni disciplinari; d) aver svolto, per almeno cinque anni scolastici interi, attività di docente di materie giuridiche nella classe di concorso A-46 Scienze giuridico-economiche (ex 19/A) presso scuole secondarie di II grado. In tale computo rientrano anche i periodi di docenza svolti in attività di supplenza annuale; e) aver prestato servizio per almeno cinque anni nelle forze di polizia ad ordinamento civile o militare, nel ruolo degli ispettori, o nei ruoli superiori…>>.
Non è uno scherzo: per diventare cancellieri esperti serviranno requisiti altamente specialistici, mai richiesti prima per nessun altro profilo non dirigenziale! Come dire che per diventare un cancelliere esperto bisogna essere un “piccolo Calamandrei”, ma per decidere quali requisiti deve avere un cancelliere esperto si può anche bighellonare tutto il giorno senza aver mai conseguito alcun titolo di studio!
Saranno, addirittura, valutati i tirocini svolti presso gli uffici giudiziari e, se il bando lo prevederà, potranno essere valutati titoli di studio universitari, post universitari e relativi al voto del diploma.
Inoltre, la formulazione della norma è estremamente ambigua poichè se da un lato si parla di titoli per l’accesso alla selezione, dall’altra si fa riferimento all’attribuzione di punteggi: un pasticcio.
Insomma, una miriade di titoli che trasformeranno tale concorso (senza prove scritte) in una selezione spietata ed irrazionale.
Già, perché le mansioni del cancelliere esperto sono indicate nel D.M. 9 novembre 2017 che dispone la “Rimodulazione dei profili professionali del personale non dirigenziale dell’Amministrazione giudiziaria”. Il provvedimento stabilisce che per accedere alla figura professionale del cancelliere esperto è necessario il diploma di scuola secondaria di secondo grado (diploma di maturità). Perchè allora richiedere così tanti titoli?
L’avv. Giacomo Romano, fondatore di Salvis Juribus Law Firm, sta monitorando l’evolversi della situazione poiché il D.L. dovrà essere convertito in legge e, dunque, la politica potrebbe evitare di fare l’ennesima figuraccia.
Solo due giorni fa, infatti, il T.A.R. Lazio-Roma ha preannunciato che sarà sollevata la questione di costituzionalità con riferimento ad altra procedura selettiva pubblica, analoga dal punto di vista dell’iter seguito: un bando (conforme al decreto legge che lo aveva autorizzato – all’epoca si trattava del “d.l. Semplificazioni”, poi convertito in legge) ritenuto viziato per sospetto di incostituzionalità della normativa. Prima di andare in Corte Costituzionale, l’avv. Romano ha, però, ottenuto provvedimenti cautelari mediante i quali il T.A.R. ha comunque disposto le ammissioni dei ricorrenti al concorso, oltre 400 persone.
“Il Legislatore si fermi e rifletta. Rifletta bene. Se necessario – afferma l’avv. Giacomo Romano – siamo disposti ad andare nuovamente in Corte Costituzionale. I concorsi sono una cosa seria e chi partecipa ad una selezione pubblica non merita di essere preso in giro da una classe politica che, nella migliore delle ipotesi, non potrebbe neanche partecipare a quegli stessi concorsi per mancanza dei requisiti”.
Per rimanere aggiornati
Il bando è atteso entro 90 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale del DL Rilancio. Monitoreremo attentamente la situazione e, nel frattempo, invitiamo chiunque volesse rimanere aggiornato sugli sviluppi ad inviare una e-mail all’indirizzo cancellieriesperti@salvisjuribus.it
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Avv. Giacomo Romano
Ideatore e Coordinatore at Salvis Juribus
Nato a Napoli nel 1989, ha conseguito la laurea in giurisprudenza nell’ottobre 2012 con pieni voti e lode, presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II, discutendo una tesi in diritto amministrativo dal titolo "Le c.d. clausole esorbitanti nell’esecuzione dell’appalto di opere pubbliche", relatore Prof. Fiorenzo Liguori. Nel luglio 2014 ha conseguito il diploma presso la Scuola di specializzazione per le professioni legali dell'Università degli Studi di Napoli Federico II. Subito dopo, ha collaborato per un anno con l’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Napoli occupandosi, prevalentemente, del contenzioso amministrativo. Nell’anno successivo, ha collaborato con uno studio legale napoletano operante nel settore amministrativo. Successivamente, si è occupato del contenzioso bancario e amministrativo presso studi legali con sede in Napoli e Verona. La passione per l’editoria gli ha permesso di intrattenere una collaborazione professionale con una nota casa editrice italiana. È autore di innumerevoli pubblicazioni sulla rivista “Gazzetta Forense” con la quale collabora assiduamente da giugno 2013. Ad oggi, intrattiene collaborazioni professionali con svariate riviste di settore e studi professionali. È titolare di “Salvis Juribus Law Firm”, studio legale presso cui, insieme ai suoi collaboratori, svolge quotidianamente l’attività professionale avendo modo di occuparsi, in particolare, di problematiche giuridiche relative ai Concorsi Pubblici, Esami di Stato, Esami d’Abilitazione, Urbanistica ed Edilizia, Contratti Pubblici ed Appalti.
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