Coronavirus: ultime novità, cosa bolle in pentola?
E’ ormai noto ai più che proprio da pochi giorni l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), in persona del capo Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha dichiarato la pandemia per il Coronavirus.
Cosa vuol dire? La risposta è semplice: il Covid-19, a mezzo della sua repentina, inesorabile ed inattesa espansione sembra aderire perfettamente ai tre criteri cardine che ne consentono una tale definizione: diffusione a livello globale; diffusione tra persone e contagio “letale”. Ebbene sì, è pandemia: null’altro che un’etichetta riservata alle malattie infettive che minacciano la salute di una pluralità di individui a livello globale simultaneamente, interessando più Paesi in diversi continenti. In tal senso, proprio le malattie infettive di origine virale causate da patogeni nuovi alla scienza, che si trasmettono rapidamente da persona a persona in modo “efficiente“, sono candidate ad hoc per poter originare una pandemia: il coronavirus 2019-nCoV presenta tutte queste caratteristiche.
Non semplice, di certo, far fronte ad un’emergenza di tale portata senza le dovute accortezze e precauzioni che consentano di tutelare, indifferentemente, ogni singolo individuo. Ed in effetti nel nostro Paese, nei giorni passati, abbiamo assistito ad un susseguirsi incessante di interventi atti a sostenere e rilanciare un’economia che già da tempo versava in condizioni precarie.
E da Roma, proprio in queste ore, giungono le ultime notizie: in arrivo tra qualche ora un nuovo decreto emergenza “salva-Italia”. Di seguito i punti vagliati all’interno della bozza:
REPARTI TEMPORANEI E MEDICI MILITARI. In arrivo, al fine di supportare il servizio sanitario, l’apertura di reparti temporanei interni ed esterni alle strutture ospedaliere, e 300 ca. tra medici ed infermieri militari, cui si aggiunge il potenziamento dei servizi territoriali ed una maggiorazione dei fondi per gli straordinari.
NUOVI INCENTIVI PER LA PRODUZIONE DELLE MASCHERINE. Con lo scopo di garantire la produzione e successiva fornitura di dispositivi medici e di protezione individuale, ai valori di mercato al 31 dicembre 2019, Invitalia (Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa) è autorizzata a erogare finanziamenti mediante contributi a fondo perduto e in conto gestione, oltre a finanziamenti agevolati, alle imprese produttrici; dispositivi che, a ben dire, andranno prioritariamente a medici ed operatori sanitari.
QUARANTENA=MALATTIA. Il periodo di tempo trascorso in “quarantena” verrà equiparato alla malattia, certificata dal medico curante. Non solo, verranno posti a carico dello Stato, anziché dell’Inps e datori di lavoro, i costi per i lavoratori privati in malattia. Quanto ai dipendenti pubblici con sintomi febbrili è, di contro, già in vigore la norma per la quale laddove appurato che trattasi di individuo rientrante nella “misura” della quarantena o infetto da Covid-19, non si applica la decurtazione dei giorni di malattia.
SUPPORTO ALLE FAMIGLIE. Anche le famiglie potranno beneficiare di un sostegno più concreto per sopperire alla carenza di liquidità. In che modo? Attraverso congedi speciali e voucher babysitter per lavoratori dipendenti o autonomi, con prole di età minore a casa. Il ministero della Famiglia volge la propria manovra verso i 10 giorni di congedo per i figli minori fino a 14 anni, che salgono a 15 giorni ove utilizzati in parti uguali da entrambi i genitori. A ciò si aggiungono un ulteriore voucher babysitter per un importo di € 600 che ammonterebbe ad € 1.000 unicamente per le famiglie monogenitoriali nonché per sanitari e ricercatori, ed un bonus per i caregiver. Ulteriori ipotesi al vaglio quella di un congedo speciale al 30% di giorni 12 per i figli sino ai 12 anni (ma senza limiti di età per i figli disabili), che salirebbe all’80% per i redditi bassi.
CASSA INTEGRAZIONE. Estesa a tutti i lavoratori dipendenti non coperti dalla Cassa integrazione ordinaria e non tutelati da Fondi di solidarietà tanto la prima con procedura semplificata quanto la Cassa integrazione in deroga. Misura tutt’ora in via di definizione che varrebbe per la durata dello stop lavorativo e non più di nove settimane.
STOP AL FISCO: Il decreto al vaglio governativo dovrebbe confermare, in particolar modo, il differimento delle scadenze Iva e ritenute Irpef (sugli stipendi di febbraio) previste per lunedì 16 marzo, nonché prevedere la sospensione dei versamenti Iva, Irpef e Inps per le aziende al di sotto di € 400.000 di fatturato nei servizi e 700.000 nel commercio.
Alle menzionate iniziative che il Governo italiano sta vagliando in queste ore si soggiungono, altresì, ulteriori misure di non minore interesse tra le quali la sospensione fino a 18 mesi del pagamento delle rate per mutui sulla prima casa per chi ha subito una sospensione dal lavoro o un riduzione dell’orario; ancora, la concessione di ulteriori tre mensilità aggiuntive per eseguire la revisione auto, nonché la proroga al 31 agosto della validità dei documenti di identità. In ultimo, di egual peso, l’attesa proroga per i laureandi: l’ultima sessione del 2019 sarà con alta probabilità prorogata sino a giugno di quest’anno.
Non solo, tra le novità delineate nella sezione delle misure in materia di giustizia rischia di subire un ulteriore travolgimento anche l’attività legale a mezzo della previsione della proroga, con ogni probabilità, del periodo di sospensione feriale delle udienze civili, penali, tributarie e militari (e sempre fatti salvi i casi di urgenza) originariamente previsto sino al giorno 22 marzo, al giorno 3 aprile.
Nella speranza e con l’auspicio di fronteggiare con gli adeguati mezzi il nemico che attanaglia nelle ultime ore la sanità e la tranquillità della quasi integrità della popolazione globale, si resta in attesa del testo definitivo del Decreto che prevede interventi per una totalità di 12 miliardi di Euro.
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Avv. Monica Scutti
Avvocato iscritto presso il Foro di Pescara.
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