Decreto Reclutamento: le nuove modalità di assunzione

Decreto Reclutamento: le nuove modalità di assunzione

Il Decreto Reclutamento, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 9 giugno 2021 n. 80, recante “Misure urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni funzionale all’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per l’efficienza della giustizia” mira a dare operatività al piano di reclutamento nella PA.

Il fine dello stesso è quello di introdurre percorsi celeri per il reclutamento di diversi profili.

In particolare, il decreto stabilisce che per i contratti di lavoro subordinato a tempo determinato sia prevista la valutazione dei titoli per i profili che vantano  elevata specializzazione tecnica nonché una sola prova scritta in modalità digitale ed una durata contrattuale pari a 36 mesi rinnovabili sino al 31 dicembre 2026.

Per i professionisti e gli esperti iscritti agli Albi, si prevede il possesso di determinati titoli di qualificazione professionale nonché l’inserimento sul portale del reclutamento in un apposito elenco ed infine la formazione della graduatoria e l’attribuzione di incarichi di collaborazione a seguito di un colloquio.

Il portale del reclutamento costituisce un’importante risorsa per l’assunzione di figure ad alta specializzazione, quali dottori di ricerca  e professionisti con esperienze documentate di almeno 2 anni in organizzazioni internazionali e dell’Unione Europea da reclutare mediante un apposito elenco al quale possono attingere le P.A.

Ci si potrà registrare al portale tramite SPID, Cie o Carta nazionale dei servizi, è necessario inserire il proprio curriculum vitae e compilare il form, infine sarà possibile  inoltrare la domanda di partecipazione al bando.

Il portale diviene così una vera e propria “banca dati”, cui le Pubbliche Amministrazioni potranno attingere per l’individuazione di specifici profili.

Previste importanti opportunità per favorire l’ingresso ai giovani a diverse opportunità lavorative,  attraverso l’attuazione delle norme che prevedono la possibilità di stipulare contratti di apprendistato nella pubblica amministrazione per i giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni. È difatti consentito l’accesso al contratto di apprendistato a diverse categorie ivi sintetizzabili:

– studenti universitari,

– studenti iscritti al Master di II livello,

– studenti iscritti a percorsi di dottorato e di ricerca,

– studenti iscritti a corsi di specializzazione,

– diplomati.

Si specifica che ai sensi del dlgs 81/2015, la durata non può essere inferiore a sei mesi e non può superare i 3 anni. Inoltre,  il contratto di apprendistato non può superare le 8 ore giornaliere e le 48 ore settimanali.

Le nuove modalità celeri ed obbligatorie per le assunzioni prevedono la presenza di una sola prova scritta, trattando una prova orale come eventuale, una valutazione dei titoli secondo la natura e le caratteristiche delle posizioni, l’utilizzo di strumenti informatici per l’espletamento delle prove, ciò a favore di una maggiore celerità nell’espletamento delle procedure di assunzione. Per ulteriori approfondimenti si suggerisce la lettura  del testo del Decreto composto da 19 articoli e suddiviso in due titoli nonché della legge 113 del 6 agosto 2021 che lo ha convertito, con modificazioni.


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