Etichette dei vini: le novità in vigore dall’8 dicembre 2023

Etichette dei vini: le novità in vigore dall’8 dicembre 2023

A partire dall’8 dicembre 2023 sono scattati nuovi obblighi in materia di etichettatura dei vini.

In particolare, il Regolamento UE 2021/2117 ha introdotto l’obbligo di inserire nelle etichette delle bottiglie di vino l’elenco degli ingredienti e la dichiarazione nutrizionale.

La misura, volta a “fornire ai consumatori maggiori informazioni” (così si legge nel considerando n. 42 del citato Regolamento), è peraltro frutto della sintesi del confronto che vi è stato tra le istituzioni europee e le associazioni di categoria, che ha fatto sì – come si preciserà tra poco – che si pervenisse a dei “compromessi” per salvaguardare quelle che sono le peculiarità che da sempre caratterizzano il settore vitivinicolo.

Non a caso, proprio sino alla ridetta data, l’etichettatura del vino rappresentava quasi un unicum nel panorama dei prodotti alimentari.

Il Regolamento UE 1169/2011 (relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori) aveva infatti esentato dall’obbligo generale di riportare in etichetta la lista degli ingredienti e la dichiarazione nutrizionale le bevande con contenuto alcolico superiore all’1,2% in volume. La Commissione europea, tuttavia, nella propria Relazione al Parlamento europeo e al Consiglio sull’etichettatura obbligatoria dell’elenco degli ingredienti e della dichiarazione nutrizionale per le bevande alcoliche del marzo del 2017 era poi giunta – sulla base delle informazioni dalla stessa esaminate – alla conclusione che non sussisterebbero invero ragioni oggettive che giustifichino l’assenza di informazioni nutrizionali e sugli ingredienti delle bevande alcoliche. Ragion per cui, la medesima Commissione europea invitava l’industria del settore “a rispondere alle aspettative dei consumatori e a presentare entro un anno dall’adozione della presente relazione una proposta di autoregolamentazione riguardante l’intero settore delle bevande alcoliche”.

Sennonché, nonostante la presentazione della ridetta proposta di autoregolamentazione, con il Europe’s Beating Cancer Plan del 2021 la Commissione europea ha dipoi dichiarato di voler proporre l’indicazione obbligatoria in etichetta degli ingredienti e della dichiarazione nutrizionale entro la fine del 2022. Ciò che ha portato, quindi, all’adozione del Regolamento UE 2021/2117 del 2 dicembre 2021, con cui si è andati a modificare, tra gli altri, il Regolamento UE 1308/2013 (OCM) e il Regolamento UE 251/2014 (sull’etichettatura e la protezione delle indicazioni geografiche dei prodotti vitivinicoli aromatizzati).

Ebbene, ecco quindi che oggi – in aggiunta alle indicazioni obbligatorie già previste dall’art. 119 del Regolamento UE 1308/2013 – nelle etichette dei vini debbono necessariamente essere inserite anche le informazioni relative all’elenco degli ingredienti e alla dichiarazione nutrizionale.

Come si accennava, peraltro, permangono a tutt’oggi talune peculiarità del settore, proprio sulla spinta delle proposte avanzate sul tema dai produttori del settore vitivinicolo.

Ciò che è realmente obbligatorio inserire per iscritto in etichetta, infatti, è unicamente il dato relativo al valore energetico, mentre la dichiarazione nutrizionale completa e l’elenco degli ingredienti possono essere forniti “per via elettronica mediante indicazione sull’imballaggio o su un’etichetta a esso apposta”.

La soluzione escogitata, in sostanza, è quella di poter inserire in etichetta un c.d. QR Code che rimandi ad una pagina web ove vengono fornite indicazioni sulla dichiarazione nutrizionale e sugli ingredienti.

In tal caso, peraltro, le norme europee prevedono espressamente che tali indicazioni non possano figurare insieme ad altre informazioni inserite a fini commerciali o di marketing. Si fa espresso divieto, inoltre, di raccogliere o tracciare i dati degli utenti in tale contesto.

Resta poi obbligatorio inserire direttamente in etichetta le informazioni relative agli allergeni.

Si può agevolmente notare che – se l’obiettivo era realmente quello di “fornire ai consumatori maggiori informazioni” sul prodotto – sussistono, invero, dubbi sull’effettiva funzionalità della soluzione individuata a livello europeo. Da una parte, infatti, non tutti i consumatori potranno avere l’accortezza (o trovare la voglia) di aprire la pagina web tramite il QR Code per reperire le ridette informazioni; dall’altra, soprattutto, si pensi a tutte quelle persone di una certa età che ancora non hanno dimestichezza con le nuove tecnologie e che potrebbero faticare non poco a capire come ritrovare effettivamente le indicazioni sugli ingredienti e sui valori nutrizionali.

Piuttosto, pare evidente – allora – che la soluzione digitale di cui sopra sia stata individuata per venire incontro (se vogliamo, anche legittimamente) alle esigenze dei produttori che, vuoi per l’oggettiva esiguità dello spazio a disposizione sulle etichette dei vini, vuoi, forse, per non voler indicare esplicitamente in etichetta talune informazioni sugli ingredienti che potrebbero “spaventare” il consumatore (si pensi a taluni additivi stabilizzanti o regolatori di acidità con nomi che potrebbero suonare come “non del tutto rassicuranti”), non gradiscono, con tutta probabilità, l’idea di inserire le ridette informazioni direttamente nelle etichette dei loro prodotti e tendono viceversa a tenere le stesse quanto più possibile “nascoste”.

Ad ogni modo, per quanto concerne le tempistiche e le modalità per l’effettiva applicazione dei nuovi obblighi, il Regolamento UE 2021/2117 ha previsto la possibilità dell’immissione sul mercato dei vini che sono stati prodotti ed etichettati prima dell’8 dicembre 2023, fino a esaurimento delle scorte.

Un nodo problematico, tuttavia, è stato quello relativo alle modalità con cui identificare sull’etichetta le informazioni fornite tramite il QR Code. Inizialmente, infatti, si era ritenuto che fosse possibile limitarsi ad identificare il QR Code con la lettera “i” (di “informazioni per i consumatori”). La Commissione europea, tuttavia, rispondendo al Q&A del 24/11/2023 sull’attuazione delle nuove disposizioni dell’UE in materia di etichettatura dei vini, ha affermato che la presentazione di un QR Code dovrebbe essere chiara per i consumatori per quanto riguarda il suo contenuto, ossia le informazioni obbligatorie presentate per via elettronica, e, dunque, nel caso degli ingredienti ha ritenuto che debba essere indicato in etichetta, vicino al QR Code, il termine, per esteso, “ingredienti”.

In tal modo, si è paventato il rischio che milioni di etichette già stampate con la sola indicazione “i” fossero destinate al macero. A tal proposito, per quanto concerne il nostro ordinamento, in data 7 dicembre 2023 il Ministro dell’Agricoltura ha firmato un decreto che proroga di tre mesi (sino, dunque, all’8 marzo 2024) la possibilità di “etichettare e commercializzare i vini e i prodotti vitivinicoli aromatizzati con etichette riportanti il simbolo ISO 2760 “i” accanto al QR code che rimanda alle informazioni relative alla lista degli ingredienti ed alla dichiarazione nutrizionale”.

Le etichette già stampate – almeno per ora – sembrano, perciò, salve.


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Avv. Michael Costantini

Avvocato con Studio in Pisa, iscritto all'Albo dell'Ordine degli Avvocati di Pisa. Esercito la professione forense con particolare riferimento al settore del diritto civile, ed in specie con riguardo alla responsabilità contrattuale ed extracontrattuale, alle procedure esecutive, alla contrattualistica, nonché al diritto delle nuove tecnologie. Attraverso mirate attività di formazione e mediante la concreta esperienza professionale ho maturato specifiche competenze nella contrattualistica informatica, nella materia del diritto d’autore e proprietà industriale, oltre che nella materia del diritto vitivinicolo.

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