German Legal Hegemony: l’egemonia giuridica tedesca in Europa

German Legal Hegemony: l’egemonia giuridica tedesca in Europa

Introduzione. All’istituto di ricerca di diritto comparato Max Planck [1] si è dato vita ad un interessante dibattito circa la possibilità che il mondo legale europeo sia a trazione tedesca. In questo articolo vorrei aggiungere un piccolo contributo circa la questione nonché farne una sintesi del dibattito .

Antefatti. Il seme della discussione nacque  quando la corte suprema tedesca il 5 Maggio 2020 emise una sentenza circa i programmi di aiuti della BCE  . La sentenza ebbe un impatto importante e molte riviste ,tra le quali SalvisJuribus ,[2]trattarono l’argomento .Nel florilegio dei vari interventi  redatti da vari giuristi ,esperti ed interessati vi fu un articolo di Sabino Cassese [3] . Il giurista italiano intervenne sul foglio per analizzare la sentenza . L’articolo è estremamente sintetico e si compone di una parte introduttiva , circa l’evento della sentenza , una parte dedicata alla ricezione , ovvero come fosse stata recepita la sentenza da parte dei policymakers ed infine introduce la sua opinione. Secondo Cassese , qualche volta la corte tedesca utilizza il ” guinzaglio” per limitare l’azione della magistratura europea . Il  giurista introduce anche un precedente ovvero durante il 2009 , la corte tedesca intervenne con una sentenza sulle clausole passarelle , ovvero clausole che potevano decidere il passaggio da un coefficiente di voto ad un altro ,esempio da maggioritario semplice a qualificato . Insomma la corte suprema tedesca si avvale di un ” “droit de regard” circa la giurisprudenza europea . Circa le motivazioni addotte dal giurista ,esse sono state molto interessanti . La prima motivazione è stata di carattere economico , ovvero la corte sarebbe intervenuta per tutelare i risparmiatori tedeschi . Le altre motivazioni sono state  di carattere ideologico-giuridico . Una prima considerazione  ha riguardato l’adozione di un positivismo vetusto da parte della corte suprema tedesca . In tal senso , la corte non avrebbe valutato l’insieme dell’ordinamento europeo ma avrebbe applicato similmente un criterio estremamente restrittivo tra articoli del TFUE e funzioni , non applicando una interpretazione sistematica. Ovvero la corte non avrebbe valutato l’efficacia del programma ,tantomeno i trattati nella sua ampiezza temporale . La seconda motivazione di carattere ideologico è in relazione ad una interpretazione restrittiva delle funzioni europee fatta dalla corte tedesca , ovvero l’UE dovrebbe occuparsi solo dei compiti assegnati dai trattati .Secondo Cassese , l’interpretazione non sarebbe giusta poiché i  popoli eleggono i legislatori ma non le legislazioni .Sul punto , sento di poter muovere una critica al giurista poiché anche i legislatori nazionali hanno dei limiti anche se molto ampi  . Inoltre la sentenza del 5 Maggio ha ad oggetto l’operato della  BCE che sorvolando dal valore delle sentenza tedesca , ha dei limiti ben rigorosi . In essa,  la corte tedesca aveva espresso perplessità circa la differenza tra l’azione di politica monetaria ed invece politica in senso fiscale e governativa .  Infine il giurista conclude con una giusta considerazione circa una possibile frattura del principio “the State as a unit”. Una considerazione figlia del progetto incompleto dell’UE  , come recentemente affermato dall’ex presidente della banca centrale del Lussemburgo Mersch[4] .Considerazioni che non permettono come , Cassese afferma, di poter vedere nella sua ampiezza il progetto europeo poiché incompleto nonché in forte difficoltà , tantoché Mersch auspica una accelerazione dell’integrazione europea soprattutto circa la materia del bilancio e del fisco . Ritornando all’articolo del giurista italiano , esso ha destato molto clamore in Germania tantoché uno dei massimi giuristi teutonici Armin Von Bogdandy lo ha risposto sul blog giuridico Verfassungblog [5]  invitando il giurista a partecipare ad una discussione poi pubblicato in un pamphlet pubblicato solo di recente .

Dibattito. Nel dibattito sono intervenuti una ventina di giuristi di primo piano tuttavia in questo articolo riprenderemo solo gli interventi strettamente connessi al tema  . Introduce Von Bogdandy . Il giurista tedesco ammette una possibile preminenza della cultura tedesca in ambito europeo  , questo sarebbe giustificato dal maggiore apporto di risorse stanziato dallo stato nonché da una maggiore vitalità dell’ambito accademico tedesco grazia ad un apporto di organizzazioni scientifiche che incentivano l’elaborazione di papers nonché la loro pubblicazione . Tuttavia  lo stesso giurista ammette importanti limiti . Un primo limite è la lingua tedesca , il quale è molto marginale a causa della difficoltà . Dunque lingue più fluide come l’inglese limitano la predominanza del tedesco in ambito europeo  .Infine si potrebbe aggiungere alla tesi del professore , che il sentimento nazionalista di alcuni paesi potrebbero limitare un confronto tra le varie nazioni nonché adottarne la lingua . Infine il professore evidenzia come l’apporto culturale rimanga sostanzialmente in Germania malgrado ,molte università organizzino corsi o programmi per studenti stranieri .

La riflessione del professore ci invita  a riflettere sulla produzione di articoli scientifici e tecnici pubblicati sulle riviste scientifiche .Secondo le stime più attuali  del National Center for Science and Engineering [6], le pubblicazioni mondiali sarebbero 2,555,959 con una predominanza della Cina che nel 2017 ha superato gli Stati Uniti nella classifica , guadagnando il primo posto ,tuttavia valutando l’UE nel suo insieme , quest’ultima sarebbe prima nel mondo .Inoltre nel 2017-2018 vi è stato anche il sorpasso dell’Italia sulla Francia piazzandosi all’ottava posizione mentre i cugini transalpini scendono alla decima . Mentre la Germania mantiene stabile la sua quarta posizione . Ovviamente tale classifica va vista in una mera ottica orientativa poiché i canoni di scientificità sono differenti e meno rigidi , per esempio la Russia guadagna la settimana posizione ,pizzandosi sopra l’Italia e la Francia  benché abbia una produzione elevata ma meno prestigiosa . Anche l’andamento delle citazioni è molto vivace ,vedendo una discesa complessiva dei paesi occidentali a favore della Cina . Spostandoci in un’ottica europea . I dati pubblicati da SJR[7] sono del 2017 esso segna la predominanza del Regno Unito ,seguito dalla Germania e dalla Francia (ma attualmente è dell’Italia) .Restringendo ancora di più l’area ,nell’ambito giurisprudenziale  , la classifica non cambia salvo per la posizione dei Paesi Bassi che segna la terza posizione ,dietro a UK e Germania e seguita dalla Francia ed Italia .  Dunque è vero che la Germania occupa una posizione prevalente nella ricerca scientifica , tuttavia non dominante anzi allargando l’analisi in un’ottica mondiale la posizione tedesca ,seppur forte , rimane marginale . Seguendo  l’altra affermazione circa la tesi che la cultura giuridica tedesca non esca dai confini nazionali , sul punto è difficile evidenziare un vero impatto culturale tuttavia il prossimo intervento dello studioso turco Başak Çalı potrà esserci d’aiuto per comprendere tale fenomeno .

L’ intervento di Başak Çalı , law Scholar turco , inizia con l’evidenziare come nel mondo accademico le varie lingue si mescolino sempre più  . Lo studioso pone l’esempio della procedura di pubblicazione dei suoi articoli in Germania . Ovvero lo studioso afferma che l’applaying viene fatto in inglese mentre la peer-review in tedesco . Dunque è ancora più complicato valutare quale sia la cultura dominante ,almeno in ottica linguistica  . La riflessione della scholar si concentra sul tema ponendosi la domanda se veramente gli studiosi tedeschi stiano formando una Europa pan-germanica .  In primis  evidenzia come le università tedesche abbiano un insegnamento aperto confronto ai al diritto internazionale ,dunque non fossilizzandosi sulla carta costituzionale , tuttavia ammette come molti german scholar abbiano l’attitudine ad evidenziare maggiormente  una interpretazione favorevole alla costituzione tedesca,forse come cultura di base . Tuttavia l’ordinamento tedesco può essere sia fonte di influenza che soggetto passivo  come evidenziato in una recente sentenza della corte suprema tedesca circa i servizi segreti [8]   .In un’altra sentenza [9] invece si vede come lo sforzo tedesco non  sia diretto a costruire un legal german mindset ma bensi contribuire alla costruzione di un ordinamento migliore in tema dei diritti umani . Insomma Başak Çalı invita a dividere l’azione di egemonizzazione da quella di contribuzione . Inoltre evidenzia come lo stesso ordinamento possa essere influenzatore ma anche influenzato  .Infine le riflessioni poste in essere da parte del mondo giuridico tedesco non sono essi stessi passibili di ulteriori riflessioni o modifiche , si veda il criterio di proporzionalità che si è trasformato nell’ottica europea nonché nel diritto dei Paesi Bassi .

L’intervento di Sabino Cassese  è estremamente moderato  tuttavia incisivo . Il giurista italiano evidenzia come l’UE sia una creazione di diversi paesi ,dunque di differenti culture , tuttavia è indiscutibile che la Germania abbia un ruolo di guida . Tale affermazione sarebbe sorretta da una serie di elementi . Uno dei più importanti è certamente quello storico ,ovvero il contributo dato dalla scuola storica , in particolare da Von Savigny . Altro elemento sarebbe quello economico  . Dunque la posizione di forza economica darebbe seguito all’importanza culturale . Certamente quest’affermazione è fortemente sorretta da una serie di dati come quelli detti in precedenza , in particolare si veda la Cina . Tuttavia si può evidenziare come l’Olanda sia terza nelle statistiche legale alla produzione di articoli giuridici dunque sarebbe più lo sviluppo che la dominanza economica ad essere leading per la cultura in generale nonché per la produzione scientifica .

Altro elemento sarebbe quello di una forza culturale in generale che ha permesso alla cultural tedesca di colonizzare non solo l’ambito giuridico ma anche l’ambito economico e sociale ,rafforzandosi a vicenda .  Tuttavia conclude il giurista che non vede una Europa germanizzata ma una germana ad influenza europea . Affermazione sorretta dai sempre più exchange programs  .Nonché il ruolo giocato dalle altre nazioni ed istituzioni internazionali che influenzano la cultura ,specialmente giuridica ,tedesca .

Gli interventi di Pedro Cruz Villalón e  Daniel Halberstam sono estremamente critici nei confronti della tesi di una egemonia tedesca . Villalón parte dalla considerazione che  la legal leadership sia solo una presunzione(intesa come presumere) poiché meramente marginale in una costruzione come l’Unione Europea  , presunzione  forse più rinvenibile in altri ambiti . Infine per il giurista spagnolo , non vi sarebbe l’egemonia se si rafforzano i concetti della comunità europea né se l’egemonia sia rivolta all’esclusione degli altri .  Per Halberstam , il ruolo dominante della Germania deve essere rinvenuta nella sua posizione nell’UE ,ovvero di essere diventata Hub di incontro culturale . Inoltre già l’idea di egemonia di un paese dovrebbe far riflettere circa le imperfezioni di una organizzazione che dovrà essere sempre vigile e pronta a migliorarsi per evitare che il progetto europeo deragli  .

L’intervento della spagnola Argelia Queralt Jiménez è estremamente sintetico ,ed evidenzia come l’egemonia tedesca non debba essere intesa come tale  ma in una denominazione differente ovvero come” influenza tedesca ” . In altre parole , la cultura tedesca sarebbe molto influente ,intesa come capacità propositiva ed interpretazione e risoluzione di cause giuridiche nonché come centro di incontro culturale di molti studenti e giuristi  anche stranieri .Tuttavia essa  molto lontana dall’essere egemonica poiché la Germania mantiene un ruolo di stato membro e non sempre le sue visioni giuridiche ed economiche sono state accolte dalle corti europee od altre istituzioni come la BCE .

Conclusioni. La serie di interventi qui analizzati solo parzialmente hanno evidenziato come non sia possibile affermare una possibile egemonia tedesca . In particolare si è evidenziato come i centri accademici tedeschi siano molto influenti ma anche d’incontro tra le varie culture . Dunque come affermato dalla Jiménez si potrebbe parlare di influenza ma non di egemonia .Inoltre i vari interventi hanno portato alla luce le numerose pecche del sistema europeo ,di conseguenza segna ancora un percorso ancora lungo dall’integrazione europea .

 

 

 


[1]von Bogdandy, Armin and Cali, Basak and Cassese, Sabino and Cruz Villalón, Pedro and Halberstam, Daniel and Iancu, Bogdan and Jakab, Andras and Queralt Jimenez, Maria Argelia and Keller, Helen and Bates, Sebastian and Lenaerts, Koen and Miller, Russell and Pollicino, Oreste and Sarmiento, Daniel and Śledzińska-Simon, Anna and Sonnevend, Pál and Steinbeis, Maximilian and Vauchez, Antoine and Weiler, J.H.H. and Wyrzykowski, Miroslaw, German Legal Hegemony? (November 9, 2020). Max Planck Institute for Comparative Public Law & International Law (MPIL) Research Paper No. 2020-43, U of Michigan Public Law Research Paper No. 687, Available at SSRN: https://ssrn.com/abstract=3727378 or http://dx.doi.org/10.2139/ssrn.3727378
[2]V.Di Costanzo ,la sentenza della corte costituzionale tedesca in materia di PSPP 9/Maggio /2020 http://www.salvisjuribus.it/la-sentenza-della-corte-costituzionale-tedesca-in-materia-pspp/
[3] Sabino Cassese ,Fronda Sovranista a Berlino ,Il foglio 19/Maggio /2020  https://www.irpa.eu/il-guinzaglio-tedesco/
[4]Yves Mersch, inversita su le monde , ripresa dal sito dell’ECB .  https://www.ecb.europa.eu/press/inter/date/2020/html/ecb.in201128_1~c8cc11eb43.fr.html
[5]A.Von Bogdandy German Legal Hegemony  https://verfassungsblog.de/german-legal-hegemony/
[6]National Center for Science and Engineering ,by global share of selected region, country, or economy: 1996–2018,https://ncses.nsf.gov/pubs/nsb20206/publication-output-by-region-country-or-economy
[7] SJR Scimago Journal & Country Rank https://www.scimagojr.com/countryrank.php?region=EU-28&category=3308
[8]Federal Constitutional Court ,In their current form, the Federal Intelligence Service’s powers to conduct surveillance of foreign telecommunications violate fundamental rights of the Basic La https://www.bundesverfassungsgericht.de/SharedDocs/Pressemitteilungen/EN/2020/bvg20-037.html
[9] Federal Constitutional Court F Ban on wearing a headscarf for legal trainees is constitutional https://www.bundesverfassungsgericht.de/SharedDocs/Pressemitteilungen/EN/2020/bvg20-013.html

Salvis Juribus – Rivista di informazione giuridica
Direttore responsabile Avv. Giacomo Romano
Listed in ROAD, con patrocinio UNESCO
Copyrights © 2015 - ISSN 2464-9775
Ufficio Redazione: redazione@salvisjuribus.it
Ufficio Risorse Umane: recruitment@salvisjuribus.it
Ufficio Commerciale: info@salvisjuribus.it
***
Metti una stella e seguici anche su Google News
The following two tabs change content below.

Articoli inerenti