Giurisprudenza Creativa: l’interpretazione del diritto che si adatta ai tempi

Giurisprudenza Creativa: l’interpretazione del diritto che si adatta ai tempi

Nel dinamico panorama giuridico contemporaneo il concetto di “giurisprudenza creativa” emerge come un elemento fondamentale per comprendere l’evoluzione del diritto caratterizzato dalla capacità dei giudici di adattare le norme giuridiche a contesti in continua evoluzione.

Conseguenza diretta di tale approccio è che debba usarsi il diritto in maniera flessibile, ovverosia non ci si deve limitare all’applicazione meccanica delle leggi già esistenti, ma deve aversi un’interpretazione dinamica e talvolta audace della normativa.

Cosa si intende esattamente con questo termine? E quale ruolo riveste l’avvocato in questo ambito?

Radice del termine e definizione

Con la locuzione “giurisprudenza creativa” si fa riferimento all’attività interpretativa dei giudici che si svolge in modo innovativo, andando oltre la mera applicazione letterale, e che si contrappone alla giurisprudenza più tradizionale, che è maggiormente orientata al rispetto della lettera della legge e all’applicazione di principi giuridici consolidati.

Le radici di tale forma di interpretazione innovativa possono rinvenirsi nella tradizione giuridica anglosassone, in cui il giudice ha sempre svolto un ruolo attivo, fondamentale nell’evoluzione del diritto, e che si è diffusa in Italia e in altri paesi di tradizione civile, soprattutto qualora le leggi esistenti non forniscono risposte chiare a nuove situazioni o allorché siano gli stessi giudici a ritenere imprescindibile adattare il diritto ai cambiamenti della società.

Tuttavia, giacché la creatività giuridica implica una rilevante autonomia da parte dei giudici, i cui poteri si espandono al di là dell’interpretazione delle leggi esistenti, il concetto di giurisprudenza creativa è, ancora oggi, oggetto di un acceso dibattito. Nel dettaglio, mentre una parte degli studiosi ne esalta la capacità di rendere il diritto più flessibile e adeguato ai tempi, un altro filone teme un’eccessiva discrezionalità giudiziaria, che potrebbe ledere la certezza del diritto e far sì che i magistrati si sostituiscano al legislatore privilegiando loro opinioni personali anziché porre in primo piano la volontà collettiva.

Il ruolo dell’Avvocato: interprete e innovatore

In questo contesto, l’avvocato non è esente dall’assumere un ruolo di fondamentale importanza. Difatti, egli è chiamato a essere tanto un interprete delle leggi, ma anche un innovatore, ossia deve essere capace di identificare eventuali lacune normative e proporre interpretazioni innovative della normativa vigente, contribuendo così all’evoluzione del diritto e coadiuvando il giudice a costruire decisioni giuridiche solide e ben motivate.

Si potrebbe, altresì, dire che l’avvocato debba essere un “vigile”, nel senso che deve essere particolarmente attento ad assicurarsi che le decisioni dei giudici siano conformi ai principi fondamentali del diritto, garantendo così la tutela dei diritti dei propri assistiti.

Esempi di Giurisprudenza Creativa

Diversi sono stati gli interventi creativi nel contesto giuridico italiano: si pensi alla legislazione sul matrimonio tra persone dello stesso sesso, la quale non era espressamente disciplinata nell’ordinamento italiano e proprio grazie ad alcune pronunce giurisprudenziali si è avuta un’interpretazione della normativa in un’ottica di uguaglianza e diritti fondamentali, contribuendo al dibattito e alla successiva evoluzione normativa.

Un altro esempio sono le pronunce della Corte Costituzionale sul “diritto alla vita privata” in relazione alla tecnologia e alla privacy: l’emergere di nuovi strumenti tecnologici, come internet e i social media, mettono in difficoltà la tutela di tale diritto, ma la Corte è intervenuta interpretando e applicando i principi costituzionali in modo tale da proteggere i diritti fondamentali anche nelle ipotesi in cui la legge non preveda espressamente gli strumenti digitali.

Conclusioni: l’importanza dell’equilibrio

La giurisprudenza creativa sembrerebbe, dunque, rappresentare una sfida per il diritto tradizionale, offrendo un’applicazione del diritto esistente più flessibile e adattabile alle nuove esigenze sociali, economiche e tecnologiche. Tuttavia, è necessario che venga utilizzata con prudenza e in modo equilibrato, cosicché possa essere soprattutto un’opportunità che consenta di garantire che il diritto resti sempre al passo con i cambiamenti della società, rispondendo in maniera adeguata alle sfide del presente e del futuro.


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