Giustizia costituzionale vs diritto costituzionale: una separazione non scontata
A differenza della Dottrina dello Stato, la giustizia costituzionale non presenta autonomia scientifica, in quanto branca del diritto costituzionale.
Tuttavia, pur essendo parte integrante di tale disciplina, non sarebbe concepibile un diritto costituzionale separato dalla giustizia costituzionale.
Da ciò ne discende che, non solo è impossibile immaginare uno studio della giustizia costituzionale non preceduto da una valida comprensione del diritto costituzionale, ma la prima merita di essere inquadrata nel quadro dell’autonomia scientifica degli studi costituzionali.
Lo studio del diritto costituzionale, dunque, coincide con lo studio della giustizia costituzionale.
La Corte Costituzionale mira a custodire l’insieme dei valori e le regole del gioco politico di un determinato ordinamento: la Costituzione.
Occorre considerare che, gli organi di garanzia assolvono la funzione di difesa non solo della rigidità delle Costituzioni positive, ma anche dell’intangibilità del nucleo duro delle stesse, mediante la teoria dei limiti alla revisione costituzionale.
Con il concetto di nucleo duro della Costituzione, si intende da un lato, il limite sostanziale esplicito posto alla revisione costituzionale dall’art. 139, e dall’altro, i principi supremi intangibili.
Tuttavia, un vero e proprio sistema di giustizia costituzionale non si limita ad appurare la regolarità della procedura seguita, dovendo sanzionare l’illegittimità costituzionale della legge in relazione ai valori supremi dell’ordinamento.
Tale facoltà, accordata ai Tribunali Costituzionali, costituisce una sfida al carattere democratico dell’ordinamento costituzionale.
In tale senso, appare opportuno segnalare la natura non democratica delle funzioni assolte dalla Corte Costituzionale.
Da qui scaturisce il problema della mancata legittimazione democratica dei “custodi delle Costituzioni”.
Al fine di pervenire ad una valida risposta, occorre interrogarsi sulla legittimazione di un regime democratico.
Un’autentica democrazia non trova in sé la fonte della sua legittimazione, ma necessita di un sistema di valori metademocratici cui soggiacere.
Tale sistema di valori è rappresentato dalla Costituzione.
In via definitiva, se un regime democratico richiede un sistema di valori metademocratici, le Corti Costituzionali – che di tale sistema sono custodi – dovranno ritenersi prive di legittimazione democratica.
Le Corti Costituzionali assicurano un equilibrio tra le due sfere (sovranità popolare e sistema di “valori costituzionalizzati”), anche se tendono a mostrare interesse verso il secondo: esse, non espletando attività di indirizzo politico in senso stretto, sono organi giudiziari dotati di forza politica, con funzioni giuridico-arbitrali di custodia e garanzia.
Salvis Juribus – Rivista di informazione giuridica
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Dott.ssa Luana Leo
La dottoressa Luana Leo è dottoranda di ricerca in "Teoria generale del processo" presso l'Università LUM Jean Monnet.
È cultrice di Diritto pubblico generale e Diritto costituzionale nell'Università del Salento.
Ha conseguito la Laurea Magistrale in Giurisprudenza presso il medesimo ateneo discutendo una tesi in Diritto Processuale Civile dal titolo ”Famiglie al collasso: nuovi approcci alla gestione della crisi coniugale”.
È co-autrice dell'opera "Il Presidente di tutti".
Ha compiuto un percorso di perfezionamento in Diritto costituzionale presso l´Università di Firenze.
Ha preso parte al Congresso annuale DPCE con una relazione intitolata ”La scalata delle ordinanze sindacali ”.
Ha presentato una relazione intitolata ”La crisi del costituzionalismo italiano. Verso il tramonto?” al Global Summit ”The International Forum on the Future of Constitutionalism”.
È stata borsista del Corso di Alta Formazione in Diritto costituzionale 2020 (“Tutela dell’ambiente: diritti e politiche”) presso l´Università del Piemonte Orientale.
È autore di molteplici pubblicazioni sulle più importanti riviste scientifiche in materia.
Si occupa principalmente di tematiche legate alla sfera familiare, ai diritti fondamentali, alle dinamiche istituzionali, al meretricio, alla figura della donna e dello straniero.
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