Hawala:  peculiarità di un sistema di trasferimento informale di denaro

Hawala: peculiarità di un sistema di trasferimento informale di denaro

Sommario: 1. Introduzione – 2. Il Metodo Hawala – 3. Le regolamentazioni – 4. Conclusioni

 

1. Introduzione

Nel 2015 durante l’operazione GLAUCO 1 & GLAUCO 2 la polizia arrestò ventisette persone accusate di far parte di una organizzazione criminale dedicata al traffico internazionale di migranti dall’Eritrea. A seguito di tale operazione si apri’ un procedimento giudiziario presso il tribunale di Palermo[1].  La causa è una delle tante  tuttavia è interessante poiché coincide con l’oggetto dell’articolo trattato nonché offre importanti sfumature della sua applicazione. Le indagini hanno fatto emergere un reticolato e sofisticato metodo di riciclaggio che comprendeva varie città italiane che si snodava attraverso varie sequenze. 

Un primo step era l’accordo. Il migrante si accordava con l’organizzatore per una cifra intorno ai 13.000 euro. Quest’ultimo organizzava tutto il necessario affinché il migrante potesse essere trasportato e accolto nel paese di arrivo. Dunque la cifra esposta era comprensiva di matrimonio fasullo, contratto di lavoro anch’egli fasullo e certificato di residenza falso, in altri casi, i più numerosi, il solo servizio di trasporto poteva richiedere un esborso dagli 800 fino ai 1500 euro.

Il secondo step era il pagamento. Quest’ultimo era fatto in contanti col metodo denominato hawala. Quest’ultimo è un metodo che verrà affrontato in maniera più approfondita in seguito tuttavia si può indicare celermente che è un sistema di pagamento indiretto tramite fiduciari.

Le indagini  della polizia hanno, anche, fatto emergere un sofisticato articolato di micro-esercenti in giro per l’Europa e per l’Italia con lo scopo di attuare l’hawala. In particolare, le indagini della procura di Palermo si sono concentrate su una serie di esercenti cinesi residenti nella capitale italiana. Una volta che il denaro veniva ripulito si spartiva la somma tra le attività deputate al riciclaggio: mazzette alla polizia africana e  dipendenti di CAF per il rilascio della documentazione illecita. In genere ogni operazione aveva un costo variabile dagli 800 euro di tangente al poliziotto africano fino a 600 euro per le operazioni amministrative in Italiane, passando per la percentuale del riciclaggio la quale era intorno al 10% della somma da ripulire. 

Ma l’indagine rilevava ben altro ovvero una domanda che comunemente si pongono sia comuni cittadini che operatori delle forze di polizia ovvero da dove provenivano i fondi dei migranti per pagare tali somme. In genere il migrante, o un suo vicino, ricopriva la carica di  mulo ovvero trasportava stupefacenti avvalorandosi della scarsità dei controlli negli aeroporti di partenza oppure via mare. Nell’indagine si evidenziò che lo stupefacente più utilizzato era il QAT (KHAT) ovvero una pianta africana la catha edulis Forsk che ingerita oppure fumata rilasciata sostanza psicoattive.

Il caso giudiziario ci ha permesso, anche se superficialmente, di vedere l’ambito di applicazione dell’Hawala. Il prossimo paragrafo analizzerà  meglio il sistema Hawala,  di seguito le regolamentazioni ed infine le conclusioni.

2. Il metodo Hawala

Il sistema dell’ Hawala si incastra in un profondo mosaico di strumenti deputati alla regolamentazione dei rapporti patrimoniali tra i cittadini mediorientali oppure dell’Asia minore. Quest’ultimo fa parte degli alternative remittance systems ovvero si fondano su precisi fattori etnici, culturali e storici e, in alcuni casi, hanno origini remote che precedono di alcuni secoli lo sviluppo del sistema bancario occidentale. Dunque l’Hawala si incastra in uno schema influenzato dai precetti religiosi  che permettono un ulteriore via di rapporti creditizi sorretti dai restrittivi canoni del corano. Infatti nel testo sacro all’Islam vi è, come anche per le altre religioni abramitche, il divieto di usura ( riba). Dunque per il  pieno rispetto della sharīʿa, la legge islamica,  si sono sviluppati metodi di ingegneria e interpretazioni finanziarie atte a diminuire l’ambito di applicazione delle regole del testo religioso. In tal caso dando vita a schermi contrattuali noti come Profit-Loss Sharing o il Non-Profit Loss Sharing [2] . Un esempio tipico è il Murabah, schema contrattuale indicato per i clienti retail per il consumo. In tal caso la banca “quantifica” gli interessi indicandoli come parte parte dei costi aggiuntivi per il rischio sopportati dalla banca. Altro caso è l’Ijara simile al leasing e si sostanzia in un mutuo di beneficenza, altro strumento è il Musharaka, ovvero i partners partecipano con i propri asset sia alle perdite che ai profitti.  Infine vi è il Sukuk ovvero l’interesse matura come parte del diritto basato sulla proprietà di un bene. Ovvero il prestatore acquisisce l’interesse come parte del profitto di un bene. Tali sistemi si caratterizzano per indicare, almeno formalmente, delle somme imputate sostanzialmente come interesse a profitti oppure costi tuttavia in altri casi è possibile trovare anche percorsi di “purificazioni” specialmente utilizzati in Malesia  i quali prevedono la distrazioni di fondi a scopi di beneficenza su schemi contrattuali indicanti esplicitamente gli interessi. All’Islamic Dow Jones Equity, sistema che verifica il rispetto degli schemi con i dettami religiosi, si affianca l’Hawala. Quest’ultimo schema si caratterizza per essere sostenuto più  da valori morali come l’onore e la credibilità [3] e occupa principalmente il mercato dei titoli secondari e il mercato delle operazioni che si preferiscono rendere invisibili. Ad oggi l’hawala, secondo uno dei più recenti studi ad opera di Cassara [4] varrebbe almeno 100 miliardi di dollari.  Una cifra stimata che riflette probabilmente solo una piccola parte del giro di denaro totale. Ad esempio, di  recente, in Germania, si è registrato un importante caso di riciclaggio e utilizzo di tale sistema. La procura di Colonia ha indagato e posto sotto misure cautelari una banda di  tre persone che utilizzando l’hawala avevano riciclato ben 210 milioni di euro e riuscito a trasportare circa 1,6 miliardi di euro in lingotti d’oro trattenendo una percentuale dell’1 % dalla Germania alla Turchia [5]. Negli  Stati Uniti, Damian Williams, il procuratore degli Stati Uniti per il distretto meridionale di New York ha smantellato una banda accusata di aver riciclato  oltre 65 milioni di dollari tra gli Stati Uniti e i paesi del Medio Oriente, tra cui Yemen, Turchia, Iraq, Emirati Arabi Uniti e Giordania[6] . In tutti i casi, il sistema Hawala era formato almeno da due persone, colui che intende trasferire una somma (l’ordinante), la versa in denaro ad un hawaladar; questi contatta l’altro intermediatore (secondo hawaladar), a cui è legato da vincoli fiduciari, che provvede a versare una somma di denaro ad un soggetto terzo indicato dall’ordinante (il beneficiario). Tale somma corrisponde all’importo versato al primo intermediario, diminuito però della commissione trattenuta (di norma, tra il 2,5-5% dell’importo, ma può variare). Una rete può essere  costituita inoltre da “corrieri” e “custodi”, con compiti organizzativi minori.  Tale sistema risulta appetibile poiché, secondo Antonio Rossi[7], esperto in forensic accounting e fraud investigations, presenta una  serie di benefici: 

  • velocità: solitamente tali operazioni vengono portate a conclusione in massimo 24 ore;

  • economicità: le commissioni richieste dal hawaladar sono nettamente più basse rispetto a quelle richieste nei sistemi di trasferimento convenzionali;

  • anonimato: l’anonimato del cliente e del beneficiario sono un dato di fatto in quanto, non essendo un sistema di rimessa ufficiale non esistono delle procedure standard né tantomeno degli adempimenti burocratici da esperire da parte degli hawaladar. In tali trasferimenti la conoscenza del cliente in termini di reputazione e onestà sono elementi sufficienti per poter procedere con l’operazione;

  • convenienza culturale: il sistema della hawala è solitamente utilizzato dai migranti per trasferire i propri risparmi nelle famiglie d’origine, in quanto permette agli stessi di superare le barriere burocratiche dei sistemi convenzionali e, soprattutto, permette di inviare fondi in zone isolate in cui non sono presenti istituzioni finanziarie;

  • versatilità: il sistema della hawala è adattabile in qualunque circostanza anche nei Paesi in cui il sistema finanziario convenzionale è pressoché inesistente;

  • affidabilità: l’affidabilità del sistema si basa sulla fiducia che ne governa il funzionamento.

 Il  Financial Action Task Force (FATF) offre altri criteri  per una più completa immagine dell’Hawala.

  • A. Sono attività di cash-in e cash-out che inviano principalmente risorse  personali di importo basso valore. 

  • B. Operano in aree con alte percentuali di lavoratori espatriati (in particolare in paesi di origine), spesso in concorrenza con altri enti finanziari.

  • C. Offrire servizi finanziari legittimi ai migranti che inviano denaro; tuttavia, possono essere utilizzati (o abusati) anche per scopi illegittimi per spostare denaro illegale/illecito i confini.

  • D. Operano all’interno di una comunità, essere visibili e accessibili ai propri clienti, essere in grado di farlo conoscere i propri clienti e mantenere registri accurati sufficienti a garantirli completare le transazioni preservando il profitto

  • E. Gestisce altre attività oltre al trasferimento di denaro.

  • F. Appartengono a reti di operatori simili in altri paesi.

  • G. Comunicano solo informazioni limitate sul cliente e sul beneficiari Riguardano le singole transazioni.

Dunque l’Hawala è un sistema che si incastra nell’ ampia fattispecie di operazioni ombra commesse sia da enti regolamentati sia da enti completamente sprovvisti di licenza bancaria ovvero  nell’ underground money shops.

In tal senso, essendo uno strumento, può essere utilizzato in vari modi ed infatti il FATF distingue tra più tipologie di Hawala. Principalmente sono di due categorie, l’Hawala puro o misto. Ove il misto comprende operazioni di vario genere come nel caso tedesco precedentemente esaminato. Infine l’’hawala può assumere anche una dimensione meramente sequenziale ovvero parte di uno schema di riciclaggio più ampio ove l’operatore criminale combina operazioni legali a illegali. Ciò non vale solo per lo schema dell’operazione in sé ma acquista maggior importanza quando è lo stesso ente finanziario riconosciuto che abbina alle sue attività bancarie anche attività di underground money shops. In altri casi l’hawala ha assunto una vera e propria veste di ente avendo come primario obiettivo il riciclaggio affiancando ad essi servizi finanziari come il cambio moneta, l’apertura di conti correnti, apertura di garanzie finanziarie ed infine fondi di emergenza[9].

L’evoluzioni di tale sistema creditizio ha reso più difficile nel tempo la sua individuazione tanto ché il   Financial Action Task Force ha più volte emesso delle raccomandazioni  affinché si contrasti tale schema oppure lo si regolamenti.

3. Le Regolamentazioni 

A seguito dell’espandersi di tale modello alternativo creditizio molti paese hanno preferito regolamentare mentre altri hanno preferito evidenziare il carattere invisibile dell’operazione dunque ostracizzarlo. Ad esempio, l’Unione Europea, ai sensi della Direttiva (UE) 2015/2366 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 25 novembre 2015 sui servizi di pagamento nel mercato interno, le imprese hawala sono tenute a ottenere una licenza dai relativi Stati membri dell’UE. Tuttavia non tutti i paesi hanno seguito la direttiva poiché in Italia tale sistema è illegale  ai sensi dell’ art. 132 del T.U.B.  Divieto  confermato da varie sentenze della Corte Suprema di Cassazione, di particolare importanza è la n. 2387/2019. Con similare base giuridica anche la Germania ha vietato la pratica con la sezione 54 del codice bancario tedesco. In altri casi invece è legale come nel Regno Unito mentre in India rimane una materia fortemente osteggiata e dunque vietata. Negli USA[10], invece è una pratica fortemente anche qui osteggiata tuttavia legalmente attraverso “The Uniform Money Services Act sarebbe possibile attuare l’hawala acquistando una apposita licenza. Quest’ultima diventata molto più difficile da avere dopo  la firma dello USA Patriot Act. 

 In Asia, dal 2004, il governo pakistano ha richiesto a tutti gli hawaladar di registrarsi come commercianti di valuta estera autorizzati, costringendoli a rispettare i regolamenti e la supervisione del governo. Probabilmente il governo Pakistano ha regolamentato la materia poiché non riusciva a far emergere il profondo nero finanziario nel paese poiché solo il 15 % dei pakistani era titolare di un conto corrente nei primi anni 2000. Anche l’Afghanistan, prima della riconquista talebana, aveva regolamentato la materia con lo scopo di  diminuire il volume di moneta ogni anno trasferita all’estero. Si stima che il paese asiatico abbia perso almeno  4,6 miliardi di dollari solo nel 2011[11]. 

Si sono visti alcuni paesi tuttavia anche nei paesi regolamentati rimane una pratica fortemente soggetta a pregiudizi poiché si implica l’utilizzo per scopi illeciti e dunque la volontà di evitare dei controlli. Tuttavia d’altra parte, come evidenziato dal rapporto  dell’ONU [12] molti cittadini preferiscono l’utilizzo di sistemi ombra per il semplice motivo che non hanno le credenziali per accedere a quelli istituzionali.

4. Conclusioni

L’articolo ha trattato l’istituto dell’Hawala sviluppatosi in Asia meridionale e successivamente diffusosi nell’area mediorientale e acquistando varie denomanizioni come l’hundi, in uso in India prima dell’avvento del sistema bancario convenzionale; il fei-ch’ien, noto in Cina già alla fine del diciottesimo secolo. Ad oggi da semplice prestazione fiduciaria, l’hawala si è trasformato in  un banking network dedicato per lo più al riciclaggio e al trasporto di denaro illecito o comunque non registrabile. Uno schema che si è ampliato affiancando ad essi varie operazioni accessorie e malgrado alcuni stati abbiano proceduto ad una sua regolamentazione rimane un istituto dalla vocazione fortemente ermetica.

 

 

 

 

 

 


Bibliografia
[1] Sent. 400/2018 del 22.03.2018 Trib. Palermo
[2] A.Fuccillo, Diritto, Culture & Religioni, Precetti Patrimoniali della fede islamica (IV) pag 208.2019,
[3] G.Palumbo, Hawala & Finanza, le vie segrete del denaro nell’era dell’economia globale. CSSI, Unifi  https://www.cssii.unifi.it/upload/sub/hawala-e-finanza-islamica-cssii.pdf
[4] Cassara, J.A. (2015). Hawala: An Alternative Remittance System. In TradeBased Money Laundering, J.A. Cassara (Ed.). https://doi.org/10.1002/9781119125389.ch4
[5] A. Spilcker,   75 Tonnen von NRW in Türkei geschleust: Die unglaubliche Gold-Connection des Turan S. Focus, de.  https://www.focus.de/politik/deutschland/hawala-banking-illegales-system-machte-es-moeglich-75-tonnen-gold-von-nrw-in-die-tuerkei-geschleust_id_13457050.html
[6]  Press Release,  Three Men Charged With Running Hawala Scheme Responsible For Illicitly Moving More Than $65 Million Between The United States And The Middle East 2 Feb 2024 
https://www.justice.gov/usao-sdny/pr/three-men-charged-running-hawala-scheme-responsible-illicitly-moving-more-65-million 
[7] A.Rossi, il sistema Hawala: Cosa è e come funziona, 7 febbraio 2020 Risk & Compliance  https://www.riskcompliance.it/news/sistema-hawala-cosa-e-come-funziona/
[8]The Financial Action Task Force (FATF),  The role of Hawala and other similar service provider in money laundering and terroristic financing, Oct 2013 https://www.fatf-gafi.org/content/dam/fatf-gafi/reports/Role-of-hawala-and-similar-in-ml-tf.pdf.coredownload.pdf
[9]UNODC (2020) “Voices of the Quachaqbar – Understanding opiate trafficking in Afghanistan from the perspective of drug traffickers”; Financial Transaction and Reports Analysis Center of Afghanistan (FinTRACA) (2018) “Annual Report”.
[10] El Qorchi, M., Maimbo, S. M., & Wilson, J. F. (2003). “VI Legal and Regulatory Aspects of the Informal Hawala System”. In Informal Funds Transfer Systems. USA: International Monetary Fund. Retrieved Jun 4, 2024, from https://doi.org/10.5089/9781589062269.084.ch006
[11] J.Blacklock Hawala: a misunderstood money system, strategic intelligence,9,nov, 2015  https://www.phc.edu/intelligencer/hawala 
[12] UNODC, The Hawala System: Its operations and misuse by opiate traffickers and migrant smugglers, 2023
http://www.oecd.org/document/34/0,3343,en_32250379_32236947_34261877_1_1_1_1,00.html#INS RVI).[5] UNODC, The Hawala System: Its operations and misuse by opiate traffickers and migrant smugglers, 2023

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