Il BIM (Building Infomation Modeling) e il correttivo del codice degli appalti
Il correttivo statuito dal Consiglio dei Ministri alla fine del 2024 ha innalzato la soglia del BIM da 1 milione di euro 2 milioni per cui a partire dal 1° gennaio 2025 lo stesso sarà obbligatorio per nuove costruzioni e per interventi su costruzioni con stima parametrica del progetto di livello superiore a 2 milioni di euro. La conseguenza più importante che si differenzia dall’ importo statuito in base di valore a base d’ asta come affermato del nuovo codice degli appalti, cosa particolare.
Un evento particolare è che il BIM sarà obbligatorio da 5,5 milioni per ciò che riguarda i beni culturali indi per cui si stima una soglia particolare che viceversa avrebbero rispettato le soglie previste per tempistica e categoria degli altri tipi di edifici.
La verità da quello che traspira da questi interventi è che le amministrazioni non sono pronte eppure già un primo correttivo al decreto Baritono del 2017 n.560 è che con d.m. 312 del 2021 ha innalzato a 2 milioni di euro a partire dal 1 gennaio 2025 essendo l ‘obbligo di 1 milione troppo gravoso sia in termini di assunzione di personale qualificato, di informatizzazione in termini di software ed hardware, di atto organizzativo funzionale quanto previsto dall’informatizzazione di cui sopra.
E’ vero che come affermato dal Montalbano ci sono isola felici di impianto della novità quale ad esempio il Demanio Militare che può vantare a tutto oggi un processo di digitalizzazione ben avviato e che le Poste Italiane hanno avviato un processo di formazione BIM nazionale a tutti i reparti tecnici con gara vinta da Eureka Engineering ed una gara separata allo stato per l’ acquisto di strumentazione adeguata sia in termini di software e hardware.
Eppure con la normativa in itinere dal decreto baritono del 2017 e il 312 del 2021 non si può dire che vi sia stata una mortale stasi ma il problema così come si è detto sono le amministrazioni a non cooperare nel senso richiesto già da tempo perchè basterebbe un anno per la digitalizzazione richiesta dal legislatore.
Con il decreto Baritono l’obbligo BIM doveva scattare nella seguente maniera: dal 2019 per opere oltre i 100 milioni di euro, dal 2020 per lavori oltre i 50 milioni, per il 2021 per lavori oltre i 15 milioni, dal 2022 per opere oltre 15 milioni In base al d.m. 312 del 2021 gli importi per obbligo BIM sono obbligatori per il 2022 per opere a partire da 15 milioni, dal 2023 e 2024 a partire dalla soglia comunitaria di 5,5 milioni, dal 2025 per opere da 1 milione modificato dal decreto correttivo con soglia superiore a 2 milioni.
Digitalizzare i contratti pubblici come il BIM predispone significa superare in maniera definitiva il concetto e le procedure di gara come mera predisposizione di documenti cartacei e come sequenza di adempimenti burocratici gestendo così una gara totalmente immateriale dove è possibile la gestione del procedimento di acquisto in maniera totalmente telematica in predisposizione di interoperabilità tra piattaforme certificate. E così è anche vero che con il Bim si favorisce la più stretta collaborazione fra gli attori del procedimento edilizio con la possibilità di evitare rischi di errori e conflittualità progettuali.
A partire dal 1° gennaio 2025 le stazioni di appalto non recitano più le mere metodologia e prassi elettroniche bensì si parla nel Bim di gestione informativa come recita l’UNI EN ISO 19650 come norma internazionale come prassi che include lo scambio di informazioni sulla costruzione di cespiti per l’intero ciclo di vita sia come pianificazione strategica, come funzionamento operativo giornaliero dalla manutenzione la ristrutturazione e l’intero ciclo di vita dell’opera pubblica. Così il Bim non sarà necessario per opere di costo presunto di lavori sotto il 2 milioni di euro e per manutenzione ordinaria e straordinaria e per queste ultime due a meno che non riguardino metodi di Bim in precedenza approntati.
Un ragionamento a parte consta ai sensi dell’articolo 43 del nuovo codice degli appalti presume la volontà del legislatore al comma 2 in maniera esplicita di tutelare l’adozione del Bim adottando la metodologia omonima prevedendo punteggi premiali. Il che prevede punteggi appunto premiali per proposte di integrazione di aspetti di gestione del progetto, per proposte dii implementazione della gestione informativa che rasentino la cantierizzazione e interconnessione tra entità presenti in cantiere e via discorrendo.
L’articolo 45 del nuovo codice degli appalti statuisce per incentivi di strumenti tecnici che adottino la gestione informativa dell’appalto una maggiorazione del 15 per cento a partire dal 2024 per premialità di incentivo.
Secondo quanto affermato dallo Studio legale Tristano l’introduzione del Bim consente in primo luogo di centralizzare le informazioni con un modello 3 D laddove il Bim integra elementi fisici, materiali, prestazionali e funzionali di una opera pubblica, migliorando nel contempo la trasparenza e la collaborazione per cui le istanze attoree ottimizzano tempi e costi con gestione più attenta e accurata dei dati in contesto e con la riduzione dei rischi rinvenienti a modifiche progettuali per esempio tardive.
E da un punto di vista strettamente legale l’adozione del Bim potrebbe ingenerare a carico degli operatori economici cause di esclusione; e così pure per ciò che concerne i contenziosi amministrativi le P.A. potrebbero vedersi esposte a ricorsi o richieste di annullamento delle gare per irregolarità delle procedure digitali, oltre a inadempienze contrattuali derivanti da ritardi e/o difformità delle previsioni contrattuali.
Bibliografia
Studio Legale Tristano, obbligo di Bim negli appalti pubblici, Soglia a 1 milione o 2 milioni di euro? 3.12.2024
Mammarella, Bim dal 2025 la soglia scende a 2 milioni anziché a 1 milione.22.1o.2024.
Montalbano, Obbligo Bim, la soglia sale da 1 milione a 2 milioni di euro, ecco perché.23.10.2024
Scuola, il correttivo appalti eleva a 2 milioni di euro la soglia per l’obbligo Bim dal 2025. Bim dal 2025 la soglia scende a 2 milioni.7.11.2024
AA.VV., Obbligo di Bim dal 2025 a rischio caos.8.1.2025.
AA.VV., Obbligo Bim negli appalti pubblici dal 2025: cosa fare? 28.12.2024
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Benvenuto Cerchiara
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