Il contratto a termine a-causale (Tesi di laurea)

Il contratto a termine a-causale (Tesi di laurea)

Il contratto a termine a-causale – clicca sul titolo per scaricare

di Antonello Amari

Il contratto di lavoro a tempo determinato costituisce un tema di studio notevolmente vasto e complesso anche perché, essendo stato oggetto di intervento legislativo da parte dell’Unione Europea, la relativa disciplina nazionale deve necessariamente essere analizzata ed interpretata alla luce di quella comunitaria.

Nel corso degli anni l’evoluzione del mercato del lavoro e la volontà da parte degli Stati europei di adottare una normativa (non solo) giuslavoristica sempre più omogenea, hanno portato all’introduzione, nell’ordinamento giuridico italiano, di tipologie contrattuali di lavoro c.d. “non standard“ spesso foriere di problemi attuativi ed interpretativi e che hanno reso sempre più attuale la questione della ricerca del delicato punto di equilibrio tra esigenze di produttività aziendale e tutela del lavoratore. Tra questi “nuovi contratti” non si può certo includere il contratto di lavoro subordinato a tempo determinato, data la sua presenza nel nostro ordinamento, pur con caratteristiche molto differenti da quelle attuali, già nel Codice Civile del 1942; tuttavia il decreto legislativo 6 settembre 2001, n. 368, recependo la Direttiva comunitaria 1999/70/CE, non solo ha abrogato la previgente normativa in materia di contratto di lavoro a termine, ma ha introdotto una disciplina che, nell’intento di ampliare ulteriormente le possibilità applicative di tale strumento, risulta in molti aspetti generica, lasciando agli interpreti la soluzione di problematiche di non poco rilievo. Problematiche che si sono presentate anche seguito delle riforme (numerose) che il legislatore ha operato nel mercato del lavoro successivamente al D.lgs. n. 368/2001.

All’analisi giuridica si pongono due ampi profili d’indagine. Il primo profilo attiene ad una disamina della disciplina nazionale del contratto di lavoro a termine a partire dal periodo precedente alla costituzione della Repubblica fino alla più recente riforma del legislatore, il Jobs Act, in modo da meglio comprendere il livello generale di tutela offerto ai lavoratori dalla nuova disciplina in raffronto alla precedente e di individuarne eventuali profili di criticità.

Il secondo profilo, invece, è incentrato sui rapporti tra il d.lgs. n. 368/2001 e successive riforme del lavoro con la direttiva comunitaria 1999/70/CE.


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Antonello Amari

Praticante Avvocato abilitato
Pr. Avvocato abilitato dell'Ordine di Roma; Amministratore di Condominio; Mediatore Civile e Commerciale; Collaboratore delle seguenti riviste: "Giurimetrica", edita da Alma Iura s.r.l.; rivista online "Exparte Creditoris"; rivista online "Il caso.it".

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