Il contratto di catering ed i suoi aspetti giuridici
Il contratto di catering e prima ancora il termine catering derivano il loro significato dal termine inglese to cater, che sta ad indicare il complesso di operazioni inerenti il rifornimento in massa di cibi e bevande che vengono sostanzialmente venduti o somministrati in un luogo diverso da quello di produzione.
Con il termine catering si sta quindi ad indicare il rifornimento di cibi e bevande mediante il quale si attua una serie di importanti operazioni che coinvolgono la nostra moderna ristorazione.
L’aspetto centrale del contratto di catering risulta dunque essere la vendita o la somministrazione del cibo che viene preparato da terzi e che serve per approvvigionare l’altra parte contrattuale. Grazie al contratto le parti assumono reciproche obbligazioni contrattuali al fine di tutelare i propri interessi anche nei casi, per così dire patologici, in cui una delle parti non dovesse rispettare tali obbligazioni aprendo quindi la via del risarcimento.
Dal catering dobbiamo distinguere il banqueting, che deriva dall’inglese to banquette e che sta a significare appunto banchettare.
Con tale termine si vogliono indicare tutte le operazioni che riguardano l’organizzazione e l’allestimento di un evento, operazioni altrettanto importanti e che vanno a braccetto con lo stesso catering.
Il contratto di catering può essere dunque definito quale contratto a prestazioni corrispettive in cui una parte, l’azienda con specializzazione nella ristorazione denominata caterer si impegna, a fronte di un corrispettivo economico, ad eseguire in favore dell’altra una prestazione periodica di preparazione e somministrazione di alimenti e/o bevande.
Per la sua peculiare natura, astrattamente riconducibile a diverse tipologie contrattuali il catering può a ragione, essere considerato un contratto di natura mista, che oscilla fra la somministrazione a norma degli articoli 1559 e seguenti del codice civile e l’appalto di servizi disciplinato dagli articoli 1656 e seguenti del codice civile.
All’interno di questo dobbiamo poi distinguere diverse formule che possono essere ricondotte alla fornitura di pasti preconfezionati in cucine esterne centralizzate di proprietà , al catering aereo, al catering quale servizio di ristorazione con cucina e preparazione dei pasti in loco, fino ad arrivare al catering navale.
Il contratto di catering, proprio per la presenza delle prestazioni corrispettive analizzate in apertura, rientra nell’ambito dei contratti a prestazioni corrispettive.
E’ inoltre a titolo oneroso, imponendo alle parti un sacrificio patrimoniale .
Tale tipo di contratto ha assunto una centralità e rilevanza di tutto rispetto anche per le modificazioni sempre più frenetiche che la nostra società impone ogni giorno ai nostri stili di vita.
Il contratto di catering può inoltre essere fatto rientrare nelle pratiche o prassi dell’outsourcing, in base alle quali si commissiona ad un soggetto esterno la fornitura di dati materiali o, come nel caso dell’applicazione pratica del contratto di catering la fornitura di cibi e bevande.
Storicamente, tali pratiche risalgono al Medioevo e al Rinascimento, periodi in cui venivano largamente impiegate nel settore tessile dai mercanti imprenditori con le commissioni ai diversi artigiani.
Largo impiego di tale pratica di outsourcing è fatto dalla Cina, laddove si riscontra un altissimo decentramento produttivo.
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Massimiliano Pagliaccia
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