Il testamento biologico

Il testamento biologico

Testamento biologico: cos’è e come fare per depositarlo 

Il 14 dicembre 2017, con ben 180 voti favorevoli, è stata finalmente approvata la Legge sul testamento biologico (L. 219/2017), composta da ben 8 articoli, in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento (DAT).

La legge è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 16 gennaio 2018, è in vigore dal 31 gennaio 2018.

Sommariamente, la legge riconosce quanto segue:

  • la possibilità per i familiari o qualsivoglia persona di fiducia, qualora tale volontà sia espressa dal paziente, di relazionarsi con il medico;

  • il diritto del paziente ad essere informato delle proprie condizioni di salute, ovvero di apprendere in modo completo la diagnosi, prognosi e gli eventuali benefici o rischi dei trattamenti sanitari proposti, nonché le possibili alternative e conseguenze in caso di rifiuto;

  • il consenso deve essere espresso necessariamente in forma scritta o videoregistrata e, lo stesso, può essere revocato in qualsiasi momento;

  • nutrizione ed idratazione artificiale, in quanto trattamenti sanitari soggetti a prescrizione medica, possono essere rifiutati o sospesi;

  • terapia del dolore e cure palliative debbono essere sempre garantiti, anche in caso di rifiuto del trattamento sanitario;

  • le DAT, ovvero disposizioni anticipate di trattamento, in previsione di una possibile incapacità di autodeterminarsi futura.

Il testamento biologico non è soggetto a registrazione tributaria, all’imposta di bollo ed a qualsiasi altro tributo, imposta o tassa.

Testamento biologico: come fare testamento? 

Chiunque sia maggiorenne e capace di intendere e volere può indicare, nel testamento biologico (biotestamento), i trattamenti sanitari che intende ricevere e non, nel caso in cui si trovasse, un domani, nell’impossibilità di decidere autonomamente e comunicarle (DAT).

Tre sono le possibili forme del biotestamento:

  • redatto a mano dall’interessato;

  • utilizzo di un modello prestampato, modificabile secondo le proprie esigenze e necessità;

  • videoregistrazione, nel caso in cui le condizioni fisiche non consentano al soggetto di avvalersi di una delle forme precedentemente indicate.

Testamento biologico: dove depositarlo 

Il testamento biologico può essere trasformato in:

  • atto pubblico, ricorrendo ad un funzionario pubblico del Comune o ad un Notaio;

  • scrittura privata autenticata, facendo autenticare la firma autografa da un funzionario pubblico o da un Notaio.

Successivamente, a scelta, va depositato presso:

  • l’ufficio di Stato Civile del Comune di residenza, il quale provvede all’annotazione nell’apposito registro, oppure presso il Notaio, che ha autenticato la scrittura privata o redatto l’atto pubblico;

  • le strutture sanitarie, se la Regione di residenza preveda la raccolta;

  • consegna a persona di fiducia.

Testamento biologico: per i minorenni ed interdetti 

Per quanto concerne i minori, a decidere sono i genitori, anche se separati o divorziati. Nel caso di contrasto tra gli stessi, deciderà il Tribunale.

L’opinione del minore viene sempre e comunque ascoltata, proporzionalmente al grado di maturità ed all’età.

Diversamente, per l’interdetto decide il tutore, l’inabilitato per sé stesso.

Se il tutore o l’amministratore di sostegno rifiuta le cure, contrariamente al volere dei medici, dovrà decidere il Giudice.


Salvis Juribus – Rivista di informazione giuridica
Direttore responsabile Avv. Giacomo Romano
Listed in ROAD, con patrocinio UNESCO
Copyrights © 2015 - ISSN 2464-9775
Ufficio Redazione: redazione@salvisjuribus.it
Ufficio Risorse Umane: recruitment@salvisjuribus.it
Ufficio Commerciale: info@salvisjuribus.it
***
Metti una stella e seguici anche su Google News
The following two tabs change content below.
Ha conseguito la Laurea Magistrale in Giurisprudenza presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Palermo discutendo una tesi sperimentale in Diritto Penale Tributario e ha ottenuto il Diploma di Specializzazione in Professioni Legali preso la medesima Università. Al termine del percorso post laurea ha svolto un tirocinio presso gli Uffici della Procura delle Repubblica presso il Tribunale di Palermo, ha conseguito un Diploma in Diritto Tributario Europeo ed Internazionale, ha frequentato un corso telematico in Diritto Penale Internazionale organizzato dalla School of Law della Case Western Reserve University di Cleveland, in Ohio (USA) e ha inoltre frequentato il Master biennale in Difensore Tributario organizzato dall’Unione Nazionale delle Camere degli Avvocati Tributaristi. Negli anni ha maturato una specifica competenza in tema di Diritto internazionale, Diritto immobiliare Diritto tributario, Diritto dell’Immigrazione, nonché in tema di reati fiscali ed reati economici. Approfondito il settore dell'assistenza alle imprese e specificamente dell’auto-imprenditorialità (valido strumento per la creazione di opportunità professionali giovanili), fornisce specifica assistenza in tema di Start-up, Start-up innovative ed internazionalizzazione delle PMI, in stretta correlazione con la nuova normativa italiana in tema di microcredito e mentoring. Di lingua madre italiana, parla fluentemente la lingua inglese e conosce la lingua francese.

Latest posts by Gioia Arnone (see all)

Articoli inerenti