Incapacità educativa della madre? Si all’affidamento esclusivo dei figli al padre

Incapacità educativa della madre? Si all’affidamento esclusivo dei figli al padre

Quando è legittimo l’affidamento esclusivo dei figli al padre?

La Corte di Cassazione interviene sul tema controverso con l’ordinanza n. 29999/2020, con la quale respinge il ricorso di una madre che impugnava il giudizio d’Appello che aveva disposto l’affidamento super esclusivo dei figli minori al padre.

La Corte d’Appello, infatti, aveva accertato <<sulla scorta di un’articolata istruttoria, il clima di grave conflittualità familiare vissuto dai minori, connotato da emozioni prevalentemente negative (rabbia, criticismo, sfiducia, paura) ricondotte dagli stessi al comportamento materno, senza che fossero emersi condizionamenti da parte del padre considerato dai figli come parte debole all’interno di questo conflitto, clima che li aveva portati ad un progressivo allontanamento dalla figura materna ed al rifiuto ad incontrarla, senza che la madre avesse mostrato di avere acquisito consapevolezza degli errori e del contributo fornito alla nascita ed alla cronicizzazione del conflitto genitoriale e dei bisogni affettivi e relazionali dei figli, di guisa che la stessa non appariva in grado di svolgere alcuna funzione educativa nei confronti dei figli minori, ponendo così in atto una condotta pregiudizievole>>.

Per la Cassazione è corretto affidare in via esclusiva i figli al padre se la madre palesa un’incapacità educativa, non ascolta i loro bisogni ed alimenta il conflitto.

Con tale pronuncia, dunque, la Corte di Cassazione richiama il  principio secondo cui il Giudice, quando un genitore <<viola o trascura i doveri inerenti alla responsabilità genitoriale o abusa dei relativi poteri con grave pregiudizio del figlio, ha la possibilità di non pronunciare la decadenza dalla responsabilità genitoriale ex art. 330 c.c. e di graduare le misure applicabili, come previsto dall’art. 333 c.c., secondo il quale, quando la condotta appare comunque pregiudizievole per al figlio, il giudice “può adottare i provvedimenti convenienti e può anche disporre l’allontanamento di lui dalla residenza familiare ovvero l’allontanamento del genitore convivente che maltratta o abusa del minore”: il dettato evidenzia che le previsioni ivi contenute sono solo esemplificative, giacché è riservato al giudice stabilire la misura che in concreto si riveli più adatta, anche facendo applicazione – in un caso come il presente in cui non vi era già più la convivenza familiare – all’istituto dell’affido declinato secondo la modalità più pertinente ex art. 337 quater c.c. e, quindi, anche nella forma dell’affidamento esclusivo rafforzato, per cui la pronuncia in esame non presenta alcuna contraddittorietà>>.

La Cassazione ha, infine, ritenuto corretta la decisione di merito anche laddove illustra la ragioni per lasciare alla scelta volontaria della minore la possibilità di incontrare la madre, secondo un principio di autodeterminazione che è conforme ai precedenti di legittimità (Cass. n. 20107 del 7/10/2016).


Salvis Juribus – Rivista di informazione giuridica
Direttore responsabile Avv. Giacomo Romano
Listed in ROAD, con patrocinio UNESCO
Copyrights © 2015 - ISSN 2464-9775
Ufficio Redazione: redazione@salvisjuribus.it
Ufficio Risorse Umane: recruitment@salvisjuribus.it
Ufficio Commerciale: info@salvisjuribus.it
***
Metti una stella e seguici anche su Google News
The following two tabs change content below.
Avvocato del foro di Milano, laureata a pieni voti presso l'Università degli Studi di Milano nell'anno 2012, con una tesi in diritto civile sulla tutela del consumatore nella formazione del consenso. Nell'ambito della formazione professionale mi sono specializzata in diritto minorile, diritto di famiglia e diritto penale della famiglia, con un praticantato in primari studi legale nel territorio milanese. Impegnata anche socialmente nel supporto dei problemi connessi alla crisi familiare, sono membro dell'Associazione Sociolgi Italiani. Attualmente esercito l'attività nel mio Studio Legale, specializzato nel diritto di famiglia, offrendo tutela in sede civile e penale.

Articoli inerenti