Istruzione, mobilità 2017/2018: si valuta anche il pre-ruolo svolto nelle scuole paritarie

Istruzione, mobilità 2017/2018: si valuta anche il pre-ruolo svolto nelle scuole paritarie

Come a tutti noto, la normativa prevede che le scuole paritarie sono tenute a garantire degli standard qualitativi identici rispetto a quelli delle scuole statali; tuttavia, ai fini della mobilità (anche quest’anno) l’esperienza professionale maturata nelle scuole paritarie non viene affatto valutata. Infatti, l’ordinanza ministeriale n. 241 del 2016 prevede l’attribuzione di tre punti per ciascun anno di servizio pre-ruolo prestato nelle sole scuole statali, pareggiate e parificate.

È evidente che tale disparità di trattamento violi espressamente il fondamentale principio di uguaglianza, garantito dalla nostra Carta Costituzionale, considerato che nessuna differenza di tipo oggettivo sussiste nella natura del servizio, ma riguarda esclusivamente il tipo di istituto in cui è stato reso.

Recentemente, il Consiglio di Stato – chiamato a pronunciarsi sulla questione – ha affermato non soltanto la giurisdizione del G.A., ma anche che <<le tabelle di valutazione relative alla procedura di mobilità del personale docente di cui all’ordinanza ministeriale n. 241 del 2016, nella parte in cui prevedono l’attribuzione di tre punti per ciascun anno di servizio pre-ruolo prestato nelle sole scuole statali, pareggiate e parificate, escludendo e considerando non valutabile il servizio pre-ruolo svolto presso le scuole paritarie, sembrano porsi in contrasto con il principio di parità di trattamento (tra le due categorie di istituzioni scolastiche) stabilito dalla legislazione statale (l. n. 62 del 2000, l. n. 107 del 2015)>>.

Per tale ragione, il giudice d’appello, confermando la fondatezza delle censure proposte, ha chiarito che la mancata valutazione del servizio pre-ruolo compromette l’attività didattica esercitata dai docenti appellanti e gli ha riconsociuto il diritto di essere destinati agli ambiti territoriali richiesti in forza del punteggio ricalcolato per il servizio pre-ruolo svolto presso istituti scolastici paritari.

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Avv. Giacomo Romano

Ideatore e Coordinatore at Salvis Juribus
Nato a Napoli nel 1989, ha conseguito la laurea in giurisprudenza nell’ottobre 2012 con pieni voti e lode, presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II, discutendo una tesi in diritto amministrativo dal titolo "Le c.d. clausole esorbitanti nell’esecuzione dell’appalto di opere pubbliche", relatore Prof. Fiorenzo Liguori. Nel luglio 2014 ha conseguito il diploma presso la Scuola di specializzazione per le professioni legali dell'Università degli Studi di Napoli Federico II. Subito dopo, ha collaborato per un anno con l’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Napoli occupandosi, prevalentemente, del contenzioso amministrativo. Nell’anno successivo, ha collaborato con uno studio legale napoletano operante nel settore amministrativo. Successivamente, si è occupato del contenzioso bancario e amministrativo presso studi legali con sede in Napoli e Verona. La passione per l’editoria gli ha permesso di intrattenere una collaborazione professionale con una nota casa editrice italiana. È autore di innumerevoli pubblicazioni sulla rivista “Gazzetta Forense” con la quale collabora assiduamente da giugno 2013. Ad oggi, intrattiene collaborazioni professionali con svariate riviste di settore e studi professionali. È titolare di “Salvis Juribus Law Firm”, studio legale presso cui, insieme ai suoi collaboratori, svolge quotidianamente l’attività professionale avendo modo di occuparsi, in particolare, di problematiche giuridiche relative ai Concorsi Pubblici, Esami di Stato, Esami d’Abilitazione, Urbanistica ed Edilizia, Contratti Pubblici ed Appalti.

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