La Blockchain e la Pubblica Amministrazione

La Blockchain e la Pubblica Amministrazione

La Blockchain e la Pubblica Amministrazione.

Profili di innovazione nel solco dell’articolo 1 della legge 241/90.

di Michele Di Salvo

La Blockchain è una delle frontiere più promettenti e al tempo stesso complesse per la Pubblica Amministrazione. Questa tecnologia ha dimostrato di possedere un potenziale trasformativo positivo per le fondamenta stesse della gestione dei servizi pubblici.

Con la sua capacità potenziale intrinseca di garantire trasparenza, sicurezza e immutabilità delle informazioni, la Blockchain si presenta non solo come un’opportunità ma come una vera e propria necessità per un’amministrazione che aspiri a innovarsi e a rispondere con maggiore efficacia alle esigenze dei cittadini nell’era digitale.

La sfida della Blockchain risiede nella capacità di riconfigurare i processi amministrativi, promettendo un salto qualitativo verso sistemi più efficienti, aperti e affidabili. Tuttavia è indispensabile partire da una solida comprensione delle sue caratteristiche fondamentali e delle dinamiche che essa introduce.

Al cuore di questa tecnologia vi è la sua capacità unica di garantire trasparenza, sicurezza e immutabilità delle informazioni.

In concreto la Blockchain è un registro digitale distribuito, una catena di blocchi di dati che registra transazioni di vario tipo in maniera sicura, trasparente e indelebile.

La natura fondamentale della Blockchain è quella di registrare le transazioni in blocchi di dati, che vengono poi collegati tra loro in maniera sequenziale e cronologica, formando così una catena. Una volta che un blocco di dati viene inserito nella catena, diventa praticamente immutabile, garantendo così l’integrità storica delle informazioni registrate.

Questa caratteristica è fondamentale per creare un ambiente di fiducia digitale, in cui le transazioni e le informazioni possono essere condivise tra diverse parti senza il timore di manipolazioni o alterazioni non autorizzate.

Uno dei pilastri su cui si basa la Blockchain è la decentralizzazione.

A differenza dei sistemi tradizionali, che si affidano a un’autorità centrale per la gestione e la verifica delle transazioni, la Blockchain distribuisce queste funzioni tra tutti i partecipanti della rete.

Questo non solo rende il sistema più resiliente agli attacchi informatici e alle manipolazioni, ma promuove anche una maggiore trasparenza, in quanto ogni partecipante può verificare direttamente le transazioni registrate sulla catena.

La crittografia è un altro elemento chiave della Blockchain, fornendo la sicurezza necessaria per proteggere le informazioni scambiate. Ogni transazione sulla Blockchain è protetta da algoritmi crittografici che ne assicurano l’autenticità e ne proteggono la privacy. Questo livello di sicurezza è vitale per applicazioni che richiedono la massima riservatezza e integrità dei dati, come le transazioni finanziarie, la gestione dei dati sanitari o la certificazione di documenti ufficiali.

Infine, il meccanismo di consenso è ciò che permette alla Blockchain di funzionare in modo armonioso e coordinato tra tutti i partecipanti della rete. Attraverso processi come il Proof of Work o il Proof of Stake, la Blockchain assicura che ogni copia del registro distribuito sia aggiornata e sincronizzata con le altre, garantendo così che tutte le transazioni siano valide e riconosciute da tutta la rete. Questo meccanismo non solo rafforza la fiducia tra le parti ma ottimizza anche l’efficienza dei processi, eliminando la necessità di intermediari e riducendo i tempi e i costi associati alla verifica delle transazioni.

Attraverso questi principi fondamentali, la Blockchain offre soluzioni innovative a problemi di lunga data legati alla fiducia, alla trasparenza e all’efficienza nei più svariati contesti, dalla gestione dei diritti alla certificazione di documenti.

La sua applicazione nel settore pubblico, in particolare, potrebbe rivoluzionare il modo in cui i cittadini interagiscono con la P.A., migliorando l’accesso ai servizi, la partecipazione democratica e la trasparenza amministrativa, aprendo la strada a una vera e propria trasformazione digitale della società.

Questa definizione solleva immediatamente interrogativi sulla sua applicabilità pratica all’interno della P.A., un settore tradizionalmente percepito come avverso al rischio e lento nell’adozione delle nuove tecnologie.

Le applicazioni della Blockchain nel contesto della Pubblica Amministrazione abbracciano una varietà di ambiti che vanno dalla certificazione di documenti all’autenticazione delle identità digitali, passando per la semplificazione delle procedure di gara e arrivando alla tracciabilità della filiera dei beni.

L’impiego della Blockchain per la certificazione di documenti, ad esempio, offre un livello di sicurezza e autenticità senza precedenti. Documenti come certificati di nascita, titoli di studio o atti notarili possono essere registrati sulla Blockchain, garantendo così la loro immutabilità e facilitando la verifica della loro autenticità in modo rapido e incontestabile. Questo riduce notevolmente il rischio di falsificazioni e semplifica le procedure di convalida, contribuendo a un sistema più affidabile e trasparente.

Nel campo delle identità digitali, la Blockchain offre soluzioni per la creazione di identità sicure e facilmente verificabili, rispettando al contempo la privacy degli utenti. Questo sistema permette ai cittadini di controllare i propri dati personali e di condividerli selettivamente con le autorità, semplificando l’accesso ai servizi pubblici digitali e rafforzando la protezione dei dati personali.

Per quanto riguarda le procedure di gara, la Blockchain può rivoluzionare questo ambito attraverso la semplificazione e la trasparenza dei processi. Le offerte possono essere registrate in modo sicuro e immutabile, garantendo un’equa competizione e riducendo le possibilità di corruzione o di manipolazione dei dati. La tracciabilità completa del processo di gara migliora la fiducia nel sistema da parte di imprese e cittadini, promuovendo una maggiore partecipazione.

Per quanto concerne la presentazione di candidature concorsuali, la partecipazione a bandi e avvisi pubblici, la Blockchain garantisce il tempo, l’orario, da firma e l’integrità, oltre alla non sostituzione, documentale, offrendo la massima efficienza anche in termini di garanzia delle attribuzioni protocollari.

Inoltre, la tracciabilità della filiera dei beni attraverso la Blockchain permette alle P.A. di monitorare l’origine, la produzione e la distribuzione di beni e servizi, garantendo così maggiore trasparenza e responsabilità. Questo è particolarmente rilevante in settori come la salute pubblica, dove la tracciabilità dei farmaci può contribuire a combattere la contraffazione e migliorare la sicurezza dei pazienti.

L’ottimizzazione dell’efficienza operativa, inoltre, è resa possibile dall’eliminazione di intermediari e dall’automazione dei processi tramite smart contract, traducendosi in una Pubblica Amministrazione più snella, celere e soprattutto economicamente più sostenibile.

L’impiego avanzato della Blockchain potrebbe, inoltre, riformare radicalmente la gestione dei dati pubblici, introducendo un livello di sicurezza, trasparenza e accessibilità finora difficile da garantire con i sistemi tradizionali. La possibilità di tracciare in modo immutabile e trasparente ogni operazione effettuata su dati sensibili non solo migliorerebbe l’efficienza dei servizi offerti dalla P.A. ma accrescerebbe anche significativamente la fiducia dei cittadini nelle istituzioni, contribuendo a costruire un rapporto più diretto e aperto tra governo e governati.

Tuttavia, l’adozione su vasta scala della Blockchain nel settore pubblico non è esente da sfide, che vanno dalla necessità di superare ostacoli tecnologici e normativi, alla formazione del personale, fino alla gestione del cambiamento organizzativo che una tale innovazione comporta.

Una P.A. che riesca ad abbracciare pienamente le potenzialità offerte dalla Blockchain si proietterebbe verso un futuro digitale non solo più efficiente e sicuro ma anche più inclusivo e sostenibile. Questo passaggio richiede una visione lungimirante e un approccio olistico che consideri l’innovazione tecnologica non come un fine a sé stante ma come uno strumento per migliorare concretamente la qualità della vita dei cittadini e la sostenibilità delle comunità.

Il futuro della Blockchain nella Pubblica Amministrazione si prospetta non solo promettente ma potenzialmente rivoluzionario, delineando scenari in cui l’efficienza amministrativa e la fiducia pubblica possono raggiungere livelli precedentemente inimmaginabili.

Chiaramente l’introduzione di questi ed altri profili tecnologici si scontra con le abitudini delle P.A. Non tanto poco propense all’innovazione, ma a quelle innovazioni che riducono sensibilmente la discrezionalità dirigenziale ed il potere discrezionale e politico nella gestione di gare e misure.

Inoltre si scontra con le logiche di “appalto comune”, intendendosi con questo tutti i servizi che attualmente la P.A. Paga, e che verrebbero meno.

È proprio sul fronte dei fornitori tecnologici che emergono le maggiori resistenze, anche solo a proporre soluzioni di questo genere, che rischiano di ridurre drasticamente la spesa pubblica in questo ambito.

È proprio per questo che quelle P.A. Che vogliano distinguersi oggi per un rispetto pieno dell’articolo 1 della legge 241/90, in termini di efficienza, trasparenza, efficacia, economicità, possono cogliere l’opportunità della Blockchain per certificare una gestione interna ottimale sotto questi profili.


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