La crisi russo-ucraina ed il rischio di una terza guerra mondiale
Negli ultimi mesi la Russia di Putin ha ammassato lungo il confine con l’Ucraina oltre 100.000 soldati, carri armati, missili e mezzi d’attacco. Il leader russo parla di semplice “esercitazione”. Ma il timore che si tratti della preparazione di un’invasione imminente è sempre più forte.
Perché Putin vuole invadere l’Ucraina?
L’Ucraina, fino al 1990, faceva parte dell’Impero Russo sovietico. E costituiva, assieme agli altri paesi del Patto di Varsavia (alleanze degli Stati sovietici) un “cuscinetto” fisico tra la Russia e i nemici della NATO (alleanza militare delle democrazie occidentali). Dopo lo scioglimento dell’Unione Sovietica tutti quei paesi che un tempo facevano parte del cosiddetto Impero russo sono passati dalla parte della Nato. Tutti, tranne l’Ucraina.
Da alcuni anni però l’Ucraina manifesta sempre più l’intenzione di aderire all’Unione Europea e alla NATO. E se questo accadesse la Russia si ritroverebbe con il nemico, ossia la NATO, sulla soglia di casa. Per questo motivo Putin, temendo l’adesione dell’Ucraina alla NATO, starebbe decidendo di invaderla con l’idea probabilmente di mettere a capo del Paese un governo fantoccio filo-russo.
Cosa fanno Stati Uniti ed Europa, ovvero la NATO?
Stati Uniti ed Europa, per far desistere Putin dall’attacco, hanno minacciato sanzioni economiche devastanti in caso di evasione. Tagliando cioè fuori la Russia dal commercio mondiale e causandone il probabile dissesto. Tuttavia l’Europa su questo fronte non è del tutto unita perché il 40% del nostro gas arriva proprio dalla Russia e, in caso di sanzioni, Putin potrebbe chiuderci i rubinetti.
Ci sarà una terza guerra mondiale?
Poiché l’Ucraina non fa parte della NATO, la NATO stessa non è tenuta a intervenire militarmente in sua difesa. Ma USA ed Europa stanno fornendo a Kiev (capitale ucraina) armi e sostegno economico per resistere all’invasione.
C’è spazio ancora per una soluzione pacifica?
I tentativi condotti fino a oggi si stanno rivelando fallimentari. E anzi secondo gli USA un attacco potrebbe arrivare già nelle prossime ore. Per questo motivo sia gli Stati Uniti che l’Italia, la Francia, la Germania, il Regno Unito e altri paesi stanno chiedendo ai propri cittadini in Ucraina di lasciare il Paese.
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Vittoria Petrolo
Laureata in Scienze Giuridiche con specializzazione in Criminologia, Investigazione e Sicurezza, attualmente laureanda in Giurisprudenza Magistrale a ciclo unico. Ho conseguito un Master biennale in Scienze Forensi e Criminologia presso la FSA - Forensic Science Academy. Inoltre, sono registrata come Esperta Forense nel Forensics Group (n.137) e come Criminologa qualificata ai sensi della Legge 4/2013 (NORMA UNI 11783:2020) iscritta nel Registro Nazionale dei Criminologi (n.406) dell’AICIS- Associazione Italiana Criminologi per l’investigazione e la Sicurezza. Detengo la qualifica di Criminalista ai sensi della Legge 4/2013 (NORMA UNI 11822:2021) derivante dalla certificazione Pekit Criminalistics IFCL in diritto penale investigativo e forense. Sono qualificata come Consulente per la ricostruzione di incidenti stradali (Livello 1). Mi occupo di ricerca nell'ambito dell'Antiterrorismo e della Criminologia Neuroscientifica e Antropologica e sono attivamente coinvolta in diverse associazioni nazionali e internazionali dedicate all'analisi criminale, all’investigazione e alla sicurezza cibernetica. Infine, essendo autrice di pubblicazioni scientifiche e articoli, contribuisco al dibattito accademico e sociale nel campo della criminologia, del diritto, della geopolitica e dell’attualità.