La “nuova” via della seta: le novità del 2019 e i vantaggi per l’Italia
Nuova via della seta: cos’è e perché è importante?
Per capire le novità 2019 della nuova via della seta, facciamo un passo indietro: la via della seta si estende da Chang’an / Luoyang fino alla regione Zhetysu dell’Asia centrale.
Ha preso forma tra il 2° secolo aC e il 1° secolo dC e rimase in uso fino al 16° secolo, collegando più civiltà e facilitando gli scambi commerciali. Ma la via della seta ha contribuito anche a diffondere credenze religiose, conoscenze scientifiche, innovazione tecnologica, pratiche culturali e arti.
Ripercorrere la via della seta è tra le migliori avventure cui un turista possa aspirare.
L’itinerario, che si sviluppa per più di per più di 5.000 chilometri lungo i paesi dell’Asia Meridionale, in realtà non è un’unica strada ma un insieme di vie e itinerari che attraversano mari, fiumi e diverse regioni del continente.
Oggi la via della seta è protetta dall’Unesco.
Nuova via della seta: gli accordi Italia – Cina del 2019
Il premier Italiano Conte difende l’accordo con la Cina riguardante lo sviluppo della nuova via della seta.
Ed infatti, nonostante le molte perplessità sollevate da Forza Italia, nonché dallo stesso Salvini, sul pericolo di una “colonizzazione cinese”, il Premier Conte ed il nuovo Governo credono che la via della seta possa portare enormi benefici all’Italia, sia in termini economici che commerciali e politici.
Non è un caso che Xi Jinping, presidente della Repubblica popolare cinese, valuti la propria visita in Italia (tra le città in lista anche Palermo) come una grande opportunità per entrambi i Paesi, nella speranza di eliminare i dubbi che circondano l’accordo.
Ma quali sono gli obiettivi di Italia e Cina? Cosa si aspettano i due Paesi dalla via della seta?
L’Italia fisserà con la Cina una cornice di obiettivi, principi e modalità di collaborazione nell’ambito dell’iniziativa “The Belt and Road” destinati alla realizzazione di un importante progetto di connettività euroasiatica. Si tratta di un testo, non avente valore giuridico né vincolante, negoziato per molti mesi con la Cina, improntato alla collaborazione tra i due Paesi e soprattutto mutualmente vantaggioso.
Ciò che ci si aspetta da Pechino è il contributo all’Italia in termini di sostenibilità economica, sociale ed anche ambientale.
Nuova via della seta: I benefici economico-commerciali Italia – Cina
La nuova via della seta contribuirà certamente allo sviluppo del commercio italiano, da anni limitato nelle procedure di esportazione verso il Paese asiatico.
Se da un lato, infatti, il Governo cinese non ha mai ostacolato le esportazioni delle merci all’estero, maggiori problemi hanno interessato i Paesi europei.
Lo stesso Premier Conte è convinto che i rapporti commerciali con Pechino vadano riequilibrati, consentendo un maggior accesso al mercato cinese per le merci italiane, dall’agroalimentare (vino, olio, pasta, grano, mozzarelle, formaggi e molto altro ancora) al lusso, e per i nostri servizi.
Ma vi è di più.
La nuova via della seta darà maggiore visibilità ai porti italiani, che assumeranno un ruolo rilevante nel sistema import/export delle merci, soprattutto quelli di Genova, Trieste e Venezia che potranno candidarsi al ruolo di terminali, in Europa, per la nuova Via della Seta. I porti italiani si prestano infatti a rendere più agevole e veloce il commercio e la circolazione delle merci cinesi in Europa.
La posizione geografica dell’Italia garantisce ai nostri porti un ruolo strategico, oltre a costituire un magnifico canale di accesso a tutti i Paesi europei, in virtù anche delle procedure di sdoganamento tra le più veloci in Europa.
Diversi i carichi di merce che ogni giorno transitano dai porti italiani e lì sdoganati. Basti pensare che il 90% dei traffici tra Cina ed Europa passa lungo la Via della Seta marittima.
Si tratta di un’opportunità che giova a tutto il Mediterraneo, visto che nel Mare Nostrum transita una parte consistente del commercio globale.
Nel Mediteranno il numero di navi porta container dalla Cina cresce rapidamente, di anno in anno, e sarà interesse dunque delle aziende cinesi trattare il transito delle loro merci dai maggiori porti italiani.
Nuova via della seta: il memorandum 2019
Il memorandum destinato a contenere gli obiettivi del nuovo accordo Italia – Cina verrà firmato durante la visita in Italia del presidente cinese Xi Jinping, prevista per il 21 marzo, e conterrà un pacchetto di investimenti in vari settori da indirizzare verso il nostro Paese: dalle infrastrutture stradali, ferroviarie e marittime all’energia, passando per i trasporti e la green economy.
E se ancora Strasburgo ha dubbi sulla buona fede del nostro Governo, va detto che il memorandum tra Italia e Cina non comprende alcun accordo inerente la tecnologia del 5G.
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Ha conseguito la Laurea Magistrale in Giurisprudenza presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Palermo discutendo una tesi sperimentale in Diritto Penale Tributario e ha ottenuto il Diploma di Specializzazione in Professioni Legali preso la medesima Università.
Al termine del percorso post laurea ha svolto un tirocinio presso gli Uffici della Procura delle Repubblica presso il Tribunale di Palermo, ha conseguito un Diploma in Diritto Tributario Europeo ed Internazionale, ha frequentato un corso telematico in Diritto Penale Internazionale organizzato dalla School of Law della Case Western Reserve University di Cleveland, in Ohio (USA) e ha inoltre frequentato il Master biennale in Difensore Tributario organizzato dall’Unione Nazionale delle Camere degli Avvocati Tributaristi.
Negli anni ha maturato una specifica competenza in tema di Diritto internazionale, Diritto immobiliare Diritto tributario, Diritto dell’Immigrazione, nonché in tema di reati fiscali ed reati economici. Approfondito il settore dell'assistenza alle imprese e specificamente dell’auto-imprenditorialità (valido strumento per la creazione di opportunità professionali giovanili), fornisce specifica assistenza in tema di Start-up, Start-up innovative ed internazionalizzazione delle PMI, in stretta correlazione con la nuova normativa italiana in tema di microcredito e mentoring.
Di lingua madre italiana, parla fluentemente la lingua inglese e conosce la lingua francese.
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