La successione ereditaria

La successione ereditaria

Successione ereditaria: cosa fare per avere o per rinunciare alla tua eredità

Il diritto ereditario/successorio regolamenta le vicende successive alla morte di un soggetto, a seguito della quale si apre la successione ereditaria, che può essere di due tipi:

  • a titolo universale, in quanto l’erede subentra nella posizione giuridica patrimoniale del defunto (de cuius);

Agli eredi vengono dunque trasmessi i diritti patrimoniali del defunto e costoro subentrano in tutte le situazioni giuridiche relative al de cuius, sia per le attività, che per le passività.

  • a titolo particolare, ove il successore diviene “legatario” e succede solo in un rapporto o più rapporti specificamente determinati.

Secondo gli artt. 587 e 588 del c.c., ai terzi sono devolute le seguenti situazioni patrimoniali:

  • rapporti patrimoniali personali (es. diritti di credito);

  • rapporti patrimoniali di natura reale;

  • contratti in corso di esecuzione.

Fanno eccezione i rapporti inerenti all’esercizio di un’azienda che, diversamente, non si estinguono alla morte del titolare.

Condizione indispensabile affinché l’erede subentri nei rapporti patrimoniali del defunto è che costui abbia accettato l’eredità, acquisendo in questo modo anche i debiti del defunto.

Successione ereditaria: le varie tipologie 

Al momento della morte di un soggetto, dunque, si apre la “successione ereditaria” che, come dettato dal Codice Civile, può essere:

1. successione legittima (eredità legittima), si ha qualora il defunto non abbia disposto alcunché e, pertanto, interviene la legge a re-distribuire i beni dello stesso. I legittimari (familiari che ereditano per legge) sono: il coniuge, i figli (legittimi, naturali, legittimati ed adottivi), i fratelli (qualora non vi siano i figli), gli ascendenti (in assenza di figli), ed altri parenti entro il 6° grado.

In mancanza di eredi legittimi, l’eredità viene devoluta allo Stato.

2. successione testamentaria, qualora il defunto abbia disposto del proprio patrimonio con testamento. Possono disporre per testamento coloro i quali non sono considerati incapaci dalla legge (minorenni, interdetti per infermità di mente ed incapaci naturali).

Diverse sono le forme di testamento:

testamento olografo, scritto a mano;

Elementi indefettibili sono la data e la firma e può essere conservato in qualsiasi luogo sicuro. Può essere anche segreto, con la particolarità che a conservarlo sarà un Notaio che non conosce il contenuto ma che provvederà soltanto a custodirlo;

testamento per atto di Notaio (testamento pubblico), ovvero redatto, con la presenza di testimoni, e registrato da un Notaio, il quale si occuperà anche di custodirlo.

3. successione necessaria. Seppur ognuno è libero di disporre, come meglio crede, dei propri beni, successivamente alla morte, una parte degli stessi, per legge, deve essere comunque garantita ai legittimari (coniuge, figli naturali, legittimi, legittimari, adottivi e ascendenti legittimi).

Sicché, anche qualora nel testamento sia dichiarato diversamente, una parte (quota di legittima) spetta a questi ultimi, che non vanno confusi con i cd. successori legittimi che, invece, vedono riconoscersi dalla legge una parte di eredità in assenza di testamento.

Se, dunque, all’apertura della successione vi sono dei legittimari, il patrimonio ereditario si distinguerà in due parti: legittima e disponibile.

Successione ereditaria: come accettare o rinunciare alla tua eredità 

Sono capaci di succedere sia i nati che i concepiti (purché nati entro 300 giorni dalla morte del de cuius) al momento di apertura della successione.

Succedono, altresì, le persone giuridiche e gli enti non riconosciuti.

L’acquisto dell’eredità implica l’accettazione, che può essere:

  • espressa, ovvero mediante dichiarazione di successione resa dinanzi ad un Pubblico Ufficiale (atto pubblico) o con scrittura privata autenticata.

Non può essere condizionata ad alcuna condizione o termine, in quanto sarebbe nulla.

  • tacita, ovvero mediante un comportamento che fa dedurre l’accettazione.

Il termine per accettare è di 10 anni dall’apertura della successione e gli effetti retroagiscono, indipendentemente da quanto è stata effettuata, a quel momento.

Per quanto concerne la rinuncia all’eredità, questa dovrà essere resa con dichiarazione formale al Notaio o al cancelliere del Tribunale del circondario ove si è aperta la successione. Non è ammessa una rinuncia parziale, né l’apposizione di un condizione o termine.

Attraverso la rinuncia, il chiamato all’eredità non subentrerà nella situazione patrimoniale del de cuius e viene considerato come se non fosse mai stato chiamato alla successione.

Decorsi 10 anni dall’apertura della successione si perde il diritto di rinunciare, così come quello di accettare.


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Ha conseguito la Laurea Magistrale in Giurisprudenza presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Palermo discutendo una tesi sperimentale in Diritto Penale Tributario e ha ottenuto il Diploma di Specializzazione in Professioni Legali preso la medesima Università. Al termine del percorso post laurea ha svolto un tirocinio presso gli Uffici della Procura delle Repubblica presso il Tribunale di Palermo, ha conseguito un Diploma in Diritto Tributario Europeo ed Internazionale, ha frequentato un corso telematico in Diritto Penale Internazionale organizzato dalla School of Law della Case Western Reserve University di Cleveland, in Ohio (USA) e ha inoltre frequentato il Master biennale in Difensore Tributario organizzato dall’Unione Nazionale delle Camere degli Avvocati Tributaristi. Negli anni ha maturato una specifica competenza in tema di Diritto internazionale, Diritto immobiliare Diritto tributario, Diritto dell’Immigrazione, nonché in tema di reati fiscali ed reati economici. Approfondito il settore dell'assistenza alle imprese e specificamente dell’auto-imprenditorialità (valido strumento per la creazione di opportunità professionali giovanili), fornisce specifica assistenza in tema di Start-up, Start-up innovative ed internazionalizzazione delle PMI, in stretta correlazione con la nuova normativa italiana in tema di microcredito e mentoring. Di lingua madre italiana, parla fluentemente la lingua inglese e conosce la lingua francese.

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