L’ambiente e la public administration in Brasile: economia e diritto a confronto
Sommario: 1. I primi passi in materia ambientale e i suoi effetti – 2. La cd “Zona Franca di Manaus” – 3. Il problema delle misure inefficaci in materia ambientale – 4. Statutes of Limitation and Administrative Silence – 5. Raffronto economico all’indomani del nuovo Sistema – 6. L’interesse generale come tutela dell’’ambiente: il dibattito giuridico-dottrinale
1. I primi passi in materia ambientale e i suoi effetti
L’epoca moderna ci impone di tutelare le nostre case in un concetto più ampio. Tale concezione segue quella di “politica”, quale cura della società come gli antichi Greci intendevano insegnarci. In questa “politica” si sono succeduti una serie di interessi meritevoli di tutela. La società si è evoluta guardando alle nostre “case” come il mondo che ci circonda. Questa sensibilità si è tramutata in una spinta verso una regolamentazione settoriale in materia di ambiente. La materia ambientale nella realtà Brasiliana ha sempre trovato poco spazio, da un lato perché non vi era la cultura per farlo, dall’altro perché mancava un organizzazione a livello governativo che imponesse un inversione di tendenza. Un primo tentativo fu fatto in materia edilizia data la grande espansione urbanistica di alcune grandi città, ciò ha portato all’inserimento dell’articolo 49 della legge federale n.º 10,257 del 10 luglio 2001, che ha sviluppato gli articoli 182 e 183 del CRFB, che stabilisce gli orientamenti generali di politica urbana. Questo apparato normativo è noto anche come “lo Statuto della Città”, che si occupa del procedimento amministrativo per la concessione dell’’autorizzazione e licenza. Esso prevede che entro 90 giorni il competente Ente Federale vagli gli atti amministrativi relativi all’introduzione di linee guida per le imprese urbane volte, all’approvazione dei progetti di costruzione, con lo sviluppo d’indagini dei termini, imponendo una verifica sul completamento dei lavori a S.A.L. (Stato avanzamento lavori). Se non che, il comma 1 – 3 dell’art. 49 stabilisce che il termine sarà di 60 giorni per il completamento di ciascuno di questi atti amministrativi, per un termine eguale sia per gli Stati che i Comuni nonostante le forme procedurali diverse[1]. In virtù di ciò incominciano ad intravedersi i primi tentativi di conferenze di servizi per l’uniformità delle linee guida e dell’applicativo normativo. La Conferenza non deve pronunciarsi nei modi generali del procedimento amministrativo, motivo per il quale le scadenze non possono essere disciplinate da regole Federali. In tal senso, la competenza delle regole Federali è limitata al potere di legiferare in materia di urbanistica ordinaria impartendo solo regole generali (art. 24, I CRFB). Va precisato inoltre che la normativa prevede che il termine di 60 giorni non possa prevalere in casi in cui vi siano omissioni legislative degli Enti Federali. In questo caso la competenza resta ai comuni (art. 30, VIII CRFB) e ancor di più in materia di concessione di licenza o autorizzazione urbanistica comprese le linee guida in materia ambientale. In merito va precisato che in questo la legge comunale potrà prevedere l’effetto del suo stesso silenzio.[2] Essendo una competenza dei Comuni (art. 30, VIII CRFB) quella sulla concessione di licenza o autorizzazione urbana, in questo caso la disciplina si presta a variazioni sensibili dove c’è lo stato che impone un comportamento ed il comune decide di disciplinarlo anche con il silenzio[3].
Per esempio, nel comune di San Paolo, in un particolare caso di concessione e di licenze urbanistiche, vi è un condizionamento di silenzio positivo. Gli articoli 4.2.3 e 4.2.4 del Codice di Edilizia e costruzioni a San Paolo (Legge Municipale n.º 11,228 del 25 giugno 1992) e l’emendamento 4.B.4 del Decreto n.º 32,329 del 23 settembre del 1992 , permette all’amministrato di avviare la costruzione sottoposta all’autorizzazione in caso di silenzio della pubblica amministrazione, ma in questo caso la responsabilità è del proprietario e dei professionisti coinvolti per adattare la costruzione alle seguenti posizioni ex post del comune[4]. Per fare ciò il proprietario deve riferire all’Organismo Tecnico del Comune, l’inizio della costruzione e deve anche presentare gli effetti e i documenti di un eventuale rifiuto della licenza, che arresta efficacemente la costruzione, compresa l’eventuale demolizione di quanto già costruito[5].
Un altro esempio è il Comune di Salvador che all’art. 44 della Legge Comunale N.º 3.903 del 27 luglio 1988, permette, in modo simile al Comune di San Paolo, al richiedente, dopo il termine di 20 giorni dalla richiesta, di ottenere una decisione. In caso contrario può avviare la costruzione, solo se ha comunicato l’inizio della costruzione tramite istanza al Sindaco e se ha pagato le imposte relative alla concessione dell’autorizzazione. Chiaramente l’altra faccia della medaglia ci dice anche che la costruzione è soggetta a demolizione se le parti non rispettano le norme locali. In entrambi i casi i diritti acquisiti possono essere rivendicati[6].
2. La cd “Zona Franca di Manaus”
Per stimolare una crescita più veloce del paese, fu emesso l’articolo 11, comma 1 del decreto federale n.º 61,244 del 28 Agosto 1967, che inserisce un regolamento al decreto legge n.º 288 del 28 febbraio 1967 che modifica gli articoli della legge n.º 3.173, 6 Giugno 1957 . Questo provvedimento diede vita alla Soprintendenza della Zona Franca di Manaus –(SUFRAMA). Questa zona è prevista quale luogo geografico protetto o tutelato. In materia la normativa prevede che siano esenti dalla tassa dei Prodotti industrializzati (IPI) tutte le materie prime industrializzate nella Zona Franca di Manaus, sia che siano destinate al consumo domestico o commerciale in tutto il Brasile. Queste imprese sono soggette all’approvazione del SUFRAMA, che consulterà il Ministero delle Finanze, per gli aspetti fiscali. In questo caso il Ministero ha ben 30g per rispondere dalla data di presentazione della richiesta [7]. Decorsi inutilmente questi termini scatta il “silenzio amministrativo positivo” per il quale la richiesta si riterrà accettata in modo implicito. Un altro caso è quello definito nell’articolo 26 della legge federale n.º 9.478 di 6 agosto 1997, che si riferisce alla Politica Energetica Nazionale (PEN) e delle Attività Legate al Monopolio del Petrolio (ALMP), e all’istituzione del Consiglio nazionale per la Politica Energetica (CNPE) e della Agenzia Nazionale del Petrolio e altre misure (ANPA)[8]. In merito, la normativa ambientale non ha fatto altro che accellerare le procedure, da un lato, aggiungendo procedure di indagine mirata dall’altro. In un paese in forte espansione urbanistica e commerciale come il Brasile, la disciplina ambientale cede il passo, a volte, alla ricerca di materiali fossili per la produzione di energia. In Brasile, l’esplorazione di petrolio e gas naturale può essere concessa per 3 anni e può essere prorogata per un periodo di 2 anni, a seguito di richiesta formale. Questo è l’insieme di operazioni o attività indicate per valutare le aree, con l’obiettivo di ricerca di giacimenti di petrolio e gas naturale. Esso è suddiviso in due parti, vale a dire la ricerca e foratura. La ricerca solleva i vari fattori che indicano la formazione di grandi accumuli di idrocarburi. Una volta identificato, inizia la perforazione del pozzo. L’esplorazione è completata con il corretto funzionamento e la valutazione di eventuali scoperte. C’è a questo punto un programma minimo esplorativo che deve essere soddisfatto. Alla ricerca di petrolio, l’amministrato deve inviare dichiarazione di scoperta alle autorità tramite un avviso, l’Autorità può valutare la scoperta al fine di dichiarare o meno la scoperta come commercialmente valida. Se ciò non avviene, l’organizzazione torna all’Agenzia Nazionale del Petrolio (ANP) l’area di sviluppo per il ritiro (che si chiama diritto di recesso[9]). Se una società, su valutazione di una zona con l’intenzione di scoprire petrolio e gas naturale, ha successo e cerca di dichiarare redditività commerciale, è necessario preparare un piano di sviluppo e produzione in conformità con le Best Practice del settore petrolifero. L’ANP ha l’obbligo di esaminare le domande entro 180 giorni[10], e se non da comunicazione ufficiale nel corso di questo periodo, i piani e i progetti sono da considerarsi automaticamente approvati[11].
3. Il problema delle misure inefficaci in materia ambientale
L’enorme mole di provvedimenti presi nell’evoluzione sistematica dell’ordinamento della Pubblica amministrazione ha portato non pochi problemi sul lato pratico. Iniziando dalla riforma delle licenze fino alla rimodulazione del procedimento amministrativo sino ad arrivare alla cancellazione dei registri e della burocrazia, si è appesantita la macchina amministrativa.
Uno dei primi casi fu quello collegato all’articolo 11, comma 4 della legge federale N.º 10.522 di 19 luglio 2002, che si riferisce al Catasto Informativo dei sinistri non pagati agli organi ed enti federali e altre misure[12]. Secondo questo articolo, nel fare la richiesta per la rateizzazione di un prestito obbligazionario in scadenza, non pagato agli Organi ed enti della Pubblica Amministrazione, direttamente o indirettamente, si ritiene che il debitore da quel momento abbia confessato il suo debito[13], e quindi debba pagare la prima rata proporzionalmente all’ammontare del debito e alla durata del rimborso. L’Accordo è subordinato alla presentazione da parte del debitore di garanzie reali o cauzione, e una garanzia bancaria di garanzia del debitore e la sufficienza per pagare il debito[14]. Fino al raggiungimento dell’ accordo, il debitore è tenuto a pagare un canone mensile corrispondente al valore della rata di un mese; qualsiasi mancato pagamento comporterà il rigetto della domanda. Se, dal momento in cui viene effettuata la richiesta, è trascorso un periodo di 90 giorni e l’autorità deve ancora fare una dichiarazione ufficiale, la richiesta deve essere concessa automaticamente[15]. Altro caso è quello disciplinato ai sensi della legislazione sulle infrastrutture, va ricordato che lo Stato di Rio de Janeiro nella legge dello Stato n.º 2.752, 2 luglio 1997, relativa ai criteri per la determinazione e la revisione delle tariffe del gasdotto, nello Stato di Rio de Janeiro e altre misure (art. 10[16]) e la legge dello Stato n.º 2.869 18 dicembre 1997, riferita al regime di rendering per il trasporto ferroviario di passeggeri e di servizio pubblico della metropolitana, nello Stato di Rio de Janeiro, e servizi igienici pubblici nello Stato di Rio de Janeiro, e altre misure (art. 20[17]), al fine di risolvere il problema dei ritardi nella valutazione delle domande, stabilisce che i concessionari o permissionari dello Stato di Rio de Janeiro possono mettere in pratica le condizioni della proposta per i loro aggiustamenti o revisioni delle tariffe che non sono stati riconosciuti dalle agenzie[18] di regolamentazione dello Stato entro il termine indicato nella legge o nel contratto di concessione, fino a che non si decida altrimenti[19]. Queste ai giorni nostri potrebbero essere ritenute “riforme strutturali” ultima su tutte quella dell’articolo 78 della legge federale complementare n.º 123 del 14 dicembre 2006, relativa all’istituzione della Statuto Nazionale di micro e piccole imprese, prevede che le micro e piccole imprese, che non hanno operato per 3 anni o più si possono verificare per la rimozione dal registro pubblico federale, statale e municipale, indipendentemente dal pagamento delle aliquote fiscali, tasse o multe causati dal ritardo nella consegna delle loro dichiarazioni durante questi periodi[20].
Queste agenzie avranno un termine di 60 giorni per attuare la loro rimozione in catasto, calcolati dal momento della richiesta. Nel caso in cui questo termine scada, senza dichiarazione ufficiale dell’autorità competente, si considera la cancellazione dal registro delle imprese micro e piccole completa. Tutte queste riforma hanno garantito da un lato la celerità della macchina amministrativo, e dall’altro una destrutturazione del sistema, forse gli effetti positivi ancora non si vedono, ma i più fiduciosi ritengono che ciò avverrà presto.
4. Statutes of Limitation and Administrative Silence
L’incertezza eterna nei rapporti inter-soggettivi che la legge conferisce alla legalità non è accettabile. I termini di prescrizione danno ad esso stabilità, perché forniscono la forza e la fermezza per il collegamento giuridico di questo rapporto. Esso conferisce sicurezza giuridica, a causa del diritto di estinzione di azioni a causa dell’inerzia del titolare per un certo periodo di tempo. Ciò che è spenta è l’azione e non il diritto lasciandolo indenne, intatto. Il diritto estinto non avrà efficacia nella pratica, non potrà essere efficacemente goduto. Pertanto, la prescrizione è la perdita del diritto di agire o di esercitare un diritto oltre a tutta la sua capacità di difesa, a causa del suo non-uso, durante un periodo di tempo specificato.
Il principio alla “autotutela”, ha garantito la possibilità di rivedere le azioni o per difetti di illegalità o per ragioni di convenienza o di opportunità. In Brasile, per quanto riguarda la cancellazione degli atti amministrativi, tale potere-dovere non è assoluto, perché i limiti sono intorpiditi, salvaguardando con la giustificazione totale, alcuni principi fondamentali del rispetto della legge. Così, è tempo di porre la questione, che rende necessario indagare se l’amministrazione può, in qualsiasi momento, invalidare le proprie azioni.
Il decreto federale n.º 20.910 del 6 Gennaio 1932 ha disciplinato la prescrizione di queste situazioni quantificandola in cinque anni. Le passività del debito dell’Unione, degli Stati e dei Comuni, così come tutti i diritti o azioni nei confronti del Dipartimento del Tesoro, qualunque sia la loro natura, e dei diritti e dei benefici relativi alla pensione maturati o portati, vinti, pagati la metà, di natura civile e militare, venduti o eventuali rimborsati o le differenze, si prescrivono in cinque anni dalla data dell’atto o dalla loro conoscenza[21].
Questo sistema è cambiato con la pubblicazione del Nuovo Codice Civile. Secondo l’articolo 206, § 3, V, i termini di prescrizione diverranno tre (anni) per i diritti civili. Resta inteso che il termine di prescrizione di qualsiasi azione di risarcimento danni contro l’amministrazione, passa cinque a tre anni[22].
Indipendentemente dal termine di prescrizione, è ammessa la possibilità per l’Amministrazione di vanificare qualsiasi atto, provvedimento o procedimento stabilito dalla stessa. In tal caso, basta lasciar decorrere il procedimento per un periodo di 3 (tre) anni, per beneficiare in ultima analisi, della prescrizione. L’Articolo 4º del DF[23] dispone che la prescrizione non decorre se non vi è stata una risposta esplicita o per un ritardo rispetto ai termini stabiliti dalla legge. Nello studio di questa disciplina, di evince che nel riconoscere o pagare un debito, considerato liquido, l’agente ha la responsabilità di studiare e indagare gli atti in suo possesso, adoperando il tempo utile per espletare tali funzioni. Quindi, non rispondendo alle richieste, il termine di prescrizione non si avvia. È per questo che, una manifestazione espressa all’amministrato può segnare l’inizio del periodo della prescrizione[24], ed è per questo che l’amministrazione opta per il silenzio.
5. Raffronto economico all’indomani del nuovo sistema
Economisti e giuristi hanno previsto una teoria razionale del precedente. Un equipe ha valutato in che misura il precedente migliora l’efficienza complessiva del sistema giuridico. Questo approccio è conosciuto come la “teoria dell’efficienza del common law”, ed è riconducibile al giudice Richard Posner, il quale sostenne che le dottrine di diritto comune prevedono un sistema coerente e coerente di incentivi che inducono un comportamento efficiente da parte del cittadino. In questo contesto il precedente è strumentale nel garantire e raggiungere l’efficienza. L’efficienza del Common Law ha generato la discussione tra gli economisti e i giuristi, contrapponendo la legge e l’economia, i costi e i benefici. Secondo alcuni, l’efficienza è promossa dalla prevalenza del precedente tenuto conto che norme più efficienti hanno più probabilità di sopravvivere attraverso un meccanismo fondato sul precedente. Tuttavia, questa tesi ha affrontato gravi problemi. Ad esempio, anche se i giudici sono in ultima istanza, l’efficienza (seeking) del precedente ha un suo ruolo. Un doppio grado di giudizio potrebbe falsare la legge nel breve periodo, ma allo stesso tempo fornire un meccanismo per migliorare la legge nel lungo periodo, a seconda degli elementi critici che coinvolgono l’evoluzione del diritto comune.
I precedenti costituiscono pertanto un aspetto fondamentale nello spiegare l’evoluzione di un sistema legale fondato sul Common Law. Questi sistemi hanno un buon effetto sull’economia pubblica anche se si rischiano implicazioni in merito agli strumenti volti a renderli più efficienti. Nei sistemi fondati sul precedente, sul piano economico, i tribunali non possono internalizzare i guadagni futuri derivanti da particolari precedenti mentre gli stessi giudici possono internalizzare i guadagni esterni producendo pareri o orientamenti giudiziari stabili. Presumibilmente, se è vero che nei Civil Law il problema si pone più spesso sulle regole attraverso l’intervento della Corte, questi problemi potrebbero essere risolti attraverso un meccanismo di precedenti migliorando la qualità complessiva della legge. Tuttavia, questa linea di ragionamento non è senza difetti problematici. In alcuni contesti, il precedente potrebbe polarizzare le norme legali contro l’efficienza. Il precedente genera certamente dipendenza nel percorso, elemento che comprometterebbe il processo di efficienza evolutivo. Per questo un forte utilizzo del precedente potrebbe essere socialmente utile, se i giudici dei tribunale di grado inferiore si lasciassero influenzare da orientamenti sopraelevati. Non a caso, gli economisti e i giuristi rivolgono la loro attenzione alla creazione e all’evoluzione del precedente. Tuttavia, ci sono notevoli vantaggi e svantaggi economici nell’aderire al principio di assolutezza del precedente. Tali vantaggi sono stati riconosciuti dagli economisti giuridici sintetizzandoli in una maggiore certezza del diritto, evitando errori d’interpretazione nel rendere il diritto uniforme, risparmiando udienze di valutazione alle alte Corti grazie ai casi simili. Questa disamina ancora adesso è dibattuta da economisti e giuristi, ma come si sol dire ” la verità è nel mezzo” quindi ogni sistema non è altro che una sedimentazione sociale e culturale di regole naturale che si sono tradotte in leggi o sistemi di leggi.
6. L’interesse generale come tutela dell’’ambiente: il dibattito giuridico-dottrinale
Il Brasile segue la teoria del rischio amministrativo per sostenere la responsabilità oggettiva dello Stato (art. 37, § 6, CRFB). Così, lo Stato è responsabile degli atti dei suoi agenti[25], indipendentemente dalla presenza di un elemento di colpa, specialmente se il danno è causato a terzi. Questa forma di responsabilità oggettiva, in quel contesto, è visto come elemento problematico e di favor dai giuristi. Per configurarsi tale responsabilità, deve derivare da un fatto o un atto amministrativo qualsiasi – colposo o non (come il fallimento o un danno) – purché si sia verificato in virtù di un nesso di causalità tra tale fatto o atto e il danno, per cui lo Stato venga ritenuto a rimborsare la persona lesa. Così, lo Stato risponde oggettivamente all’agere dell’amministrazione e in questo caso la necessità di dimostrare la colpevolezza dell’agente rappresenta l’eccezione. Il problema si pone in merito alla configurazione di quei comportamenti che fanno si che scatti la responsabilità. In tal senso, è importante sapere se la negligenza o se il silenzio dell’Amministrazione, quando si dovrebbe agire o esprimersi, a crearne i presupposti.
Secondo uno dei più rinomati giuristi Brasiliani, l’avvocato Renan MIGUEL SAAD[26], nel momento in cui si verifichi un comportamento omissivo, la responsabilità dello Stato è soggettiva, e quindi tutto ciò dipende da una procedura volta ad accertare l’esiste del dolo o della colpa. Secondo questa dottrina[27], i danni in caso di inadempienza, non sono causati direttamente dallo Stato, ma da eventi estranei ad esso, come funzione predefinita. Per far si che vi sia responsabilità i danni causati, si verifica nel momento in cui il fatto è in stretta correlazione con l’agente quando è suo dovere la prevenzione. Continuando, secondo questa dottrina, lo Stato è responsabile in quanto dovrebbe agire, e non ha deliberato, e ciò comporta una inattività illegale, in quanto non ha impedito quello che è suo dovere impedire. Secondo altri esponenti della dottrina, l’avvocato GUILHERME COUTO[28] e il giudice Sergio CAVALIERI FILHO[29] identificano una differenza tra un’omissione generica e una specifica. Dividendo la responsabilità dello Stato in oggettiva e soggettiva. Questa sarà soggettiva se c’è un difetto generico, cioè quando non c’è il dovere specifico di agire, viceversa, quando vi è un dovere specifico di agire, definiscono che la responsabilità sarà oggettiva.
In sintesi, si può dire che fino al nuovo codice civile, la responsabilità dello Stato si differenziava in una condotta commissiva che poteva essere oggettiva e soggettiva. Come al pari per le condotte omissive generiche ed obiettive, salvo omissione specifica che veniva equiparata ad una condotta attiva. Tuttavia il nuovo codice civile, parla di responsabilità personale dello Stato, concezione che non è stata bandita dal sistema giuridico Brasiliano. Poiché l’articolo 15 del vecchio Codice è stato abrogato dal corrente codice. In tale assetto, se non vi è alcuna base giuridica o fondamento per sostenere la responsabilità personale dello Stato, la responsabilità dell’Amministrazione va determinata, sulla base di una eventuale colpa anonima o mancanza di servizio, sia perché non si è attivata quando avrebbe dovuto, o perché ha funzionato male o è in ritardo. Con questo nuovo articolo, non è più possibile sostenere che la responsabilità civile dello Stato nei casi di omissione generica sia soggettiva. Lo Stato avrebbe dovuto escludere la sua responsabilità, adottando la teoria dell’irresponsabilità, proprio perché i sistemi Brasiliani non coprono la teoria del rischio integrale. Nulla vieta, tuttavia, alla vittima di dimostrare in ogni caso che c’era difetto nella fornitura del servizio statale[30].
Il silenzio amministrativo si configura come l’assenza di un obbligo giuridico di agire e, quindi, equivale a un’azione illecita. Così, dopo aver dimostrato il silenzio, ciò che il ricorrente deve fare è dimostrare il danno e il nesso causale. Sarebbe innegabile al giorno d’oggi non sostenere la responsabilità dello Stato, basata sulla teoria del rischio amministrativo. Va notato che le ipotesi di responsabilità in Brasile si applicano anche a situazioni in cui la risposta emerge quando è passato il tempo limite legale o nei casi in cui il tempo è irragionevole per l’evento. Inoltre, non si può dimenticare la necessità di un impegno personale del funzionario amministrativo, che, rimanendo inerte, non è riuscito a mantenere il suo dovere di rispondere alle richieste dell’ amministrato[31]. In tale sistema, infine, si può affermare che lo spostamento verso una forma ibrida del sistema, sia Common Law che Civil Law, sta creando le basi per un sistema efficiente che in materia ambientale ed indirettamente amministrativa ha ancora tanta strada da percorrere.
[1]Art. 49. Os Estados e Municípios terão o prazo de noventa dias, a partir da entrada em vigor desta Lei, para fixar prazos, por lei, para a expedição de diretrizes de empreendimentos urbanísticos, aprovação de projetos de parcelamento e de edificação, realização de vistorias e expedição de termo de verificação e conclusão de obras.
Parágrafo único. Não sendo cumprida a determinação do caput, fica estabelecido o prazo de sessenta dias para a realização de cada um dos referidos atos administrativos, que valerá até que os Estados e Municípios disponham em lei de forma diversa.
[2]FIGUEIREDO, Lucia Valle. Normas de processo administrativo no Estatuto da Cidade. DALLARI, Adilson Abreu, FERRAZ, Sérgio (coords.). Estatuto da cidade (comentários à Lei Federal 10.257/2001). 2. ed. São Paulo: Malheiros, 2006, p. 365 ff. L’autore sostiene che l’Amministrazione che ha omesso di legiferare sarebbe formata in via posticipata, in modo che il preclusione può iniziare.
[3]JOSÉ AFONSO DA SILVA (SILVA, José Afonso da. Direito urbanístico brasileiro. 2. ed. São Paulo: Malheiros, 1997, p. 397): “O silêncio da Administração, quanto à decisão do pedido de aprovação de projeto e de outorga da licença pra edificar, terá o efeito que a legislação local estabelecer. Será silêncio negativo, que importará recusa da licença, quando a lei determinar esse efeito com o transcurso do prazo previsto para a decisão, sem que esta se verifique, como se dá na Itália, por exemplo, com o chamado “silêncio rifiutto”, Será silêncio positivo, quando, ao contrário, a transição do prazo sem decisão importar em outorga da licença. Ambas as soluções são ruins, visto que é dever da Administração responder, favorável ou desfavoravelmente, o mais rapidamente possível, os pedido dos administrados. O silêncio negativo lesa o direito do que estes têm ao provimento administrativo, ainda que seja em seu desfavor, O silêncio positivo pode importar, por seu turno, em lesão ao interesse público, quando, porventura, implique aprovação do projeto e a conseqüente outorga da respectiva licença em desacordo com as normas edilícias e urbanísticas. Por isso, o silêncio positivo não pode ser absoluto. Há de ser condicionado a observância de todas as condições legais a respeito da matéria”.
[4]Secondo il paragrafo unico della art.2.º del DF n.º 43,232 del 22 maggio 2003, non si applica ai casi di potenziale richiesta di ulteriori costruttiva costoso concedendo la possibilità di iniziare di esecuzione di lavori o la costruzione di prima alla sua approvazione.
[5]States LUCIA VALLE FIGUEIREDO (FIGUEIREDO, Lucia Valle. Normas de processo administrativo no Estatuto da Cidade. DALLARI, Adilson Abreu, FERRAZ, Sérgio (coords.). Estatuto da cidade (comentários à Lei Federal 10.257/2001). 2. ed. São Paulo: Malheiros, 2006, p. 366): “podemos afirmar que o silêncio administrativo aliado a ato do particular – a comunicação feita à repartição competente – terá efeito do ato administrativo de deferimento sob condição resolutória. Esta operar-se-á se ocorrer o indeferimento do pedido (nesse caso, ainda que serôdio), obviamente desde que se tenham verificado originariamente os pressupostos legais da expedição da licença”.In tutto, aggiunge (op. Cit., P. 367) la possibilità dell’Amministrazione continuare inerti, anche dopo la comunicazione al settore tecnico competente e stabilisce che il particolare avrà il “direito a obter o ‘auto de conclusão’, depois da vistoria, desde que se compadeça a obra com a legislação vigente à época em que deveria ter sido deferida a licença”.
[6]Il Tribunale federale brasiliano Suprema dice che da quando una legge locale tollera l’inizio della costruzione, dopo un certo tempo dopo la richiesta di approvazione della pianta, ma sottoporre al proprietario di eventuale demolizione se sarà negato la licenza, non si può parlare di diritti acquisiti , in linea di diritto retroattiva.(BRASIL. Supremo Tribunal Federal. Classe: RE – RECURSO EXTRAORDINÁRIO, Processo: 68954 UF: SP – SÃO PAULO, Fonte: DJ 12-06-1970 PP-*****, Relator(a): ALIOMAR BALEEIRO).
[7]Art. 11. Estão isentas do impôsto sôbre produtos industrializados tôdas as mercadorias industrializadas na Zona Franca de Manaus, quer se destinem ao seu consumo interno, quer a comercialização em qualquer ponto do território nacional.
1º Os projetos para a produção, beneficiamento ou industrialização de mercadorias que pretendam gozar dos benefícios do Decreto-lei nº 288-67 serão submetidos à aprovação da SUFRAMA, ouvido o Ministério da Fazenda, quanto aos aspectos fiscais, implicando em aprovação tácita a falta de manifestação dêsse Ministério no prazo de 30 (trinta) dias contados do pedido de audiência.
2º Os projetos serão apresentados de conformidade com critérios e procedimentos estabelecidos pela SUFRAMA, mediante instruções aprovadas pelo Ministro do Interior.
3º O Superintendente da SUFRAMA poderá rejeitar, de plano, ouvido o Conselho Técnico, os projetos que, visando a obtenção dos incentivos fiscais previstos no Decreto-lei nº 288-67, tenham por fim a produção, industrialização ou beneficiamento das mercadorias capituladas no parágrafo 1º do artigo 3º do referido Decreto-lei, inclusive as alterações supervenientes por Decreto (Decreto-lei nº 288-67 artigo 3º, parágrafo 2º).
[8]Art. 26. A concessão implica, para o concessionário, a obrigação de explorar, por sua conta e risco e, em caso de êxito, produzir petróleo ou gás natural em determinado bloco, conferindo-lhe a propriedade desses bens, após extraídos, com os encargos relativos ao pagamento dos tributos incidentes e das participações legais ou contratuais correspondentes.
1° Em caso de êxito na exploração, o concessionário submeterá à aprovação da ANP os planos e projetos de desenvolvimento e produção.
2° A ANP emitirá seu parecer sobre os planos e projetos referidos no parágrafo anterior no prazo máximo de cento e oitenta dias.
3° Decorrido o prazo estipulado no parágrafo anterior sem que haja manifestação da ANP, os planos e projetos considerar-se-ão automaticamente aprovados.
[9]Dopo queste fasi di cui sopra, vi è la fase di produzione, chiamata anche aratura, che copre le attività di cui (sviluppo), perché la data con la dichiarazione di commercialità. Questa fase definisce le operazioni per l’estrazione di petrolio o di gas naturale e apre la commercialità dell’olio recente scoperta e gas naturale. La produzione può essere concessa per un massimo di 27 anni, essere ridotto o esteso, se necessario, dopo l’analisi di ANP. Fino a questo punto, le industrie del petrolio e del gas naturale, godono di procedure analoghe.
[10]L’ANP può, nell’ambito delle proprie competenze, chiedere modifiche ad una migliore forma fisica. Il concessionario è tenuto a realizzare il piano, altrimenti l’ANP può applicare sanzioni (avviso o sottili) o risolvere il contratto. Così bisogna che il soggetto concessionario qualsiasi emendamento ANP se è appropriata e tempestiva spettacolo.
[11]Come già accennato, la STF ha respinto la tesi secondo cui § 3 dell’art. 26 della legge federale N.º 9.478 del 6 agosto 1997, sarebbe incostituzionale. Si simplystated che si trattava di un comportamento negativo dell’Amministrazione e che la questione deve essere risolta in modo infra-costituzionale. (BRASILE Supremo Tribunal Federal Classe: ADI – Ação DIRETA DE INCONSTITUCIONALIDADE, Processo:.. 3273 UF: DF – Distrito Federal, Fonte: DJ 02-03-2007 PP-00025 ement VOL-02266-01 PP-00102, Relatore (un .): CARLOS BRITTO e BRASIL Supremo Tribunal Federal Classe: ADI – Ação DIRETA DE INCONSTITUCIONALIDADE, Processo:. 3366 UF: DF – Distrito Federal, Fonte: DJ 02-03-2007 PP-00026 ement VOL-02266-02 PP-00281 , Relatore (a): CARLOS BRITTO).
[12]Art. 11. Ao formular o pedido de parcelamento, o devedor deverá comprovar o recolhimento de valor correspondente à primeira parcela, conforme o montante do débito e o prazo solicitado.
1o Observados os limites e as condições estabelecidos em portaria do Ministro de Estado da Fazenda, em se tratando de débitos inscritos em Dívida Ativa, a concessão do parcelamento fica condicionada à apresentação, pelo devedor, de garantia real ou fidejussória, inclusive fiança bancária, idônea e suficiente para o pagamento do débito, exceto quando se tratar de microempresas e empresas de pequeno porte optantes pela inscrição no Sistema Integrado de Pagamento de Impostos e Contribuições das Microempresas e das Empresas de Pequeno Porte – Simples, de que trata a Lei no 9.317, de 5 de dezembro de 1996.
2o Enquanto não deferido o pedido, o devedor fica obrigado a recolher, a cada mês, como antecipação, valor correspondente a uma parcela.
3o O não-cumprimento do disposto neste artigo implicará o indeferimento do pedido.
4o Considerar-se-á automaticamente deferido o parcelamento, em caso de não manifestação da autoridade fazendária no prazo de 90 (noventa) dias, contado da data da protocolização do pedido.
5o O pedido de parcelamento constitui confissão irretratável de dívida, mas a exatidão do valor dele constante poderá ser objeto de verificação.
6o Atendendo ao princípio da economicidade, observados os termos, os limites e as condições estabelecidos em ato do Ministro de Estado da Fazenda, poderá ser concedido, de ofício, parcelamento simplificado, importando o pagamento da primeira parcela confissão irretratável da dívida e adesão ao sistema de parcelamentos de que trata esta Lei.
7o Ao parcelamento de que trata o § 6o não se aplicam as vedações estabelecidas no art. 14.
8o Descumprido o parcelamento garantido por faturamento ou rendimentos do devedor, poderá a Fazenda Nacional realizar a penhora preferencial destes, na execução fiscal, que consistirá em depósito mensal à ordem do Juízo, ficando o devedor obrigado a comprovar o valor do faturamento ou rendimentos no mês, mediante documentação hábil.
9o O parcelamento simplificado de que trata o § 6o deste artigo estende-se às contribuições e demais importâncias arrecadadas pelo Instituto Nacional do Seguro Social – INSS, na forma e condições estabelecidas pelo Ministro de Estado da Previdência e Assistência Social.
[13]La precisione della tassa può essere oggetto di verifica.
[14]Tranne qui la micro e piccole imprese che ha il Sistema Integrato di pagamento di imposte e contributi di Micro e Piccole Aziende chiamati SEMPLICE, che si occupa della n.º. legge federale 9,317 di 05 dicembre 1996.
[15]La “Superior Tribunal de Justiça” si è già pronunciata sulla tacita accettazione dell’ammissione al programma di split – PAES. E ‘stato un caso di esecuzione fiscale, che l’esecuzione è stata sospesa a causa della sovvenzione sotto frammentazione tacitamente accettata e la realizzazione di un pagamento mensile, ad eccezione di decisioni contrarie da parte dell’autorità di benessere. . Recurso ESPECIAL – – RESP 724.576, Processo: Superior Tribunal de Justiça Classe (BRASILE. 200.500.234.805 UF: PR órgão Julgador: PRIMEIRA TURMA, dati da decisão: 26/04/2005 Documento: STJ000615450, Fonte: DATI DJ: 06/06 / 2005 PÁGINA: 225, di ruolo (a): FRANCISCO FALCÃO). Anche aggiunto in un altro caso simile la mancanza di ritiro del ricorso amministrativo, anche se può impedire l’accettazione del programma di parcellizzazione, anche se è in corso superato la fase, non serve a motivare l’esclusione di frammentazione, che non rientrano in uno dei casi previsto dall’art. 7.º e 8.º della legge n.º 10.684 / 2003 (BRASILE Superior Tribunal de Justiça Classe:.. RESP – recurso ESPECIAL – 958.585, Processo: 200.701.300.479 UF: PR órgão Julgador: PRIMEIRA TURMA, dati da decisão: 14 / 08/2007 Documento: STJ000768744, Fonte: DATI DJ: 17/09/2007 PÁGINA: 230, di ruolo (a): FRANCISCO FALCÃO). I tribunali anche avuto l’opportunità di parlare ai requisiti della presente tacita accettazione. Ha affermato il Tribunale Regionale Federale della Prima Regione è irricevibile la tacita accettazione del join del programma parcellizzazione – PAES che non riempie i requisiti di legge, tra cui, il fatturato lordo conseguito dalla società nel mese immediatamente precedente la scadenza della quota come criterio di calcolo delle prestazioni mensili. (. Legge n.º 10,522 / 2002, art 11, § 4º;. Diritto n.º 10.684 / 2003, arte 1º, § 3º, io, 4º, III, e 5º e il loro §1º) (BRASIL.Tribunal regionale federale – Primeira Região Classe:. AMS – Apelação EM Mandado DE SEGURANÇA – 200538000223867, Processo: 200538000223867 UF: MG órgão Julgador: Sétima TURMA, dati da decisão: 18/12/2006 Documento: TRF100243400, Fonte: DATI DJ: 03/09 / 2007 PAGINA: 97, di ruolo (a): Catão ALVES). Allo stesso modo, avvisando altro Tribunale Regionale Federale, ora dalla quarta regione che la divisione dopo 90 giorni dovrebbe essere concesso e che l’esecuzione dovrebbe rimanere sospesa fino al suo completamento o riattivata in caso di non conformità (BRASILE Tribunale Regionale Federale -.. Quarta Região. Classe: AC – Apelação Civel, Processo: 200371000477235 UF: RS órgão Julgador: PRIMEIRA turma, dati da decisão: 28/09/2005 Documento: TRF400115808, Fonte: DATI DJU: 26/10/2005 PÁGINA: 378, di ruolo (a) : Vilson Daros).
[16]Art. 10 – O descumprimento, pela Agência Reguladora de Serviços Públicos Concedidos do Estado do Rio de Janeiro – ASEP-RJ, dos prazos a ela conferidos na presente Lei, ou no contrato de concessão, para pronunciar-se a respeito de propostas de revisão de tarifas, de reajuste de tarifas ou de alteração da estrutura tarifária, facultará à concessionária colocar em prática as condições constantes da respectiva proposta, até que a referida Agência Reguladora de Serviços Públicos Concedidos do Estado do Rio de Janeiro – ASEP-RJ venha a se pronunciar. Parágrafo único – Pronunciando-se a Agência Reguladora de Serviços Públicos Concedidos do Estado do Rio de Janeiro – ASEP-RJ fora do prazo a ela conferido, a concessionária estará obrigada a observar, daí em diante, as condições constantes do pronunciamento, operando-se as compensações necessárias, no prazo que lhe for determinado.
[17]Art. 20 – Caso haja descumprimento dos prazos conferidos na presente Lei ou no contrato de concessão pela Agência Reguladora de Serviços Públicos Concedidos do Estado do Rio de Janeiro – ASEP/RJ, as concessionárias ou permissionárias poderão colocar em prática as condições constantes da respectiva proposta de reajuste ou revisão das tarifas.
1º – Pronunciando-se a Agência Reguladora de Serviços Públicos Concedidos do Estado do Rio de Janeiro – ASEP/RJ fora do prazo a ela conferido, as concessionárias ou permissionárias estarão obrigadas a observar, a partir de então, as condições constantes do pronunciamento, operando-se as compensações necessárias, no prazo que lhes for determinado.
2º – Caso a Agência Reguladora de Serviços Públicos Concedidos do Estado do Rio de Janeiro – ASEP/RJ não aprove o valor da tarifa reajustada ou revisada proposto pela concessionária ou permissionária, deverá ser apresentada à concessionária ou permissionária a respectiva decisão, devidamente fundamentada, expondo de maneira clara e precisa as razões do indeferimento do pedido e indicando o valor correto do limite de reajuste ou revisão que poderá ser praticado.
[18]Il ASEP / RJ è stato revocato con la legge dello Stato n.º 4.555 06 giugno 2005, che ha creato il AGETRANSP – agenzia di regolamentazione dei servizi pubblici concessi dei Trasporti Acqua, ferroviario, metropolitana e strada dello Stato di Rio de Janeiro. Attualmente, oltre a questo Agenzia dello Stato di Rio de Janeiro ha la Regulatory Agency per l’Energia ed Igiene dello Stato di Rio de Janeiro (AGENERSA), istituita con legge dello Stato n.º 4.556 di 6 GIUGNO 2005.
[19]MARCOS JURUENA VILLELA SOUTO (SOUTO, Marcos Juruena Villela. Direito administrativo das concessões. 5. ed. Rio de Janeiro: Lúmen Júris, 2004, p. 263) “Na linha das polêmicas, cumpre ainda destacar a questão dos reajustes e revisões de tarifas, que têm o papel de preservar o equilíbrio do contrato. Tais procedimentos ocorrem mediante propostas do concessionário ao órgão regulador, tendo este um prazo para se manifestar sobre o pedido. O problema levantado decorre do eventual desatendimento do prazo de resposta, que tem como solução a imediata eficácia da planilha proposta. Isto foi tido por alguns como “ato tácito” ou aceitação tácita, o que não corresponderia à sistemática do Direito Administrativo. Ora, não há ato tácito; o que há é definição das conseqüências do silêncio da Administração; se nada estiver previsto em lei, a regra é entender que, diante da omissão, presume-se negado o pedido. No entanto, a lei pode prever solução diversa, pois, afinal, não se admite que, no Estado de Direito, a Administração possa, pela omissão, deixar de atender pretensões legítimas, mormente diante do princípio da oficialidade do processo administrativo. A solução prevista na Lei n.º 2.869/97, art. 20, foi admitir a vigência provisória da tarifa proposta até que ocorra a manifestação do órgão regulador, que pode determinar tarifa diversa e as conseqüentes compensações. Não existe, assim, uma inconstitucionalidade por violação ao princípio da motivação, eis que a decisão, quando ocorrer, deve ser motivada, produzindo efeitos a partir de sua prolação, inclusive determinando modificações quanto às situações vigentes. É claro que, se isso é fácil de implementar em relação aos serviços de fornecimento de energia, gás e saneamento básico, vinculados a imóveis, o mesmo não se pode dizer quanto a transportes, nos quais o passageiro, na maioria dos casos, sequer tem um comprovante do ingresso pago. Há, pois, que se prever um mecanismo de defesa do usuário nesta situação, que, frise-se, é amparada por lei”. The Courtproposed that the “silêncio da Adminsitração acerca de pedidos referentes à revisão do preço contratado não pode ser interpretado como reconhecimento tácito desse direito, em face das normas e princípios que norteiam a atuação do administrador público (p. ex.: publicidade, impessoalidade, motivação etc.)”. (BRASIL. Tribunal Regional Federal – Primeira Região. Classe: AC – APELAÇÃO CIVEL – 200601000178850, Processo: 200601000178850 UF: BA Órgão Julgador: QUINTA TURMA, Data da decisão: 21/5/2007 Documento: TRF100253899, Fonte: DJ DATA: 9/8/2007 PAGINA: 158, Relator(a): JOÃO BATISTA MOREIRA).
[20]Nulla vieta che, in una fase successiva, imposte, contributi e sanzioni verranno rilasciati o pagano, derivante dalla semplice mancanza di raccolta e di pratica, provata e fondato nel procedimento amministrativo o giudiziario, di altre irregolarità commesse da imprenditori, da micro o piccola imprese o dai loro soci o amministratori.
[21] Il termine è di cinque anni perché adotta, per analogia, i time-lapse di cui all’art. 54 della legge federale N 9.784/99: Art. 54. O direito da Administração de anular os atos administrativos de que decorram efeitos favoráveis para os destinatários decai em cinco anos, contados da data em que foram praticados, salvo comprovada má-fé.
[22] Questa è anche la comprensione: Carlos Roberto. Responsabilidade Civil. 8. ed. São Paulo: Saraiva, 2003, p. 190 e CARVALHO FILHO, José dos Santos. Manual de Direito Administrativo. 10. ed. Rio de Janeiro: Lumen Juris, 2003, p. 451.
[23]Art. 4º – Não corre a prescrição durante a demora que, no estudo, no reconhecimento ou no pagamento da divida, considerada liquida, tiverem as repartições ou funcionários encarregados de estudar e apurá-la.
Parágrafo Único. – A suspensão da prescrição, neste caso, verificar-se-á pela entrada do requerimento do titular do direito ou do credor nos livros ou protocolos das repartições publicas, com designação do dia, mês e ano.
[24] Questa è la comprensione della magistratura brasiliana. Il Tribunale federale ha detto che il comportamento omissione di Amministrazione, a prescindere inadempienza dell’obbligo di fornire al riguardo messo a sua analisi, non aumenta la prescrizione del diritto amministrativo. (Brasil. Supremo Tribunal Federal. Classe: RE – RECURSO EXTRAORDINÁRIO, Processo: 115033 UF: MG – MINAS GERAIS, Fonte: DJ 11-03-1988 PP-04749 EMENT VOL-01493-04 PP-00790, Relator: CARLOS MADEIRA). In un’altra occasione, la stessa Corte, ora in pieno del voto, ha avuto l’opportunità di esprimere attraverso il ministro OSWALDO Trigueiro che: “Admitir-se que a Administração pudesse frustrar, por inteiro, o processo por ela própria estabelecido – deixando de despachar o processo durante cinco anos, para afinal beneficiar-se com a prescrição – é coisa que, além de moralmente contestável, parece não encontrar guarida em nosso direito positivo”. (Brasil. Supremo Tribunal Federal. Classe: RE-embargos – EMBARGOS NO RECURSO EXTRAORDINÁRIO, Processo: 75941 UF: SP – SÃO PAULO, Fonte: DJ 15-03-1974 PP-***** RTJ VOL-66594- PP-*****, Relator(a): XAVIER DE ALBUQUERQUE). Allo stesso modo, la Corte Superiore di Giustizia ha dichiarato che: “: “enquanto pender sem resposta requerimento dirigido a Administração, o fluxo prescricional em favor desta não se inicia”. (BRASIL. Superior Tribunal de Justiça. Classe: REsp – RECURSO ESPECIAL, Processo: REsp 7374 / BA, UF: BA – BAHIA, Fonte: DJ 17.12.1992 p. 24213, Relator(a): HUMBERTO GOMES DE BARROS e BRASIL. Superior Tribunal de Justiça. Classe: REsp – RECURSO ESPECIAL, Processo: REsp 19405 / SP, UF: SP – SÃO PAULO, Fonte: DJ 16.11.1992 p. 21096, Relator(a): HUMBERTO GOMES DE BARROS). E ancora, afferma la stessa Corte che la: “teoria do silencio eloquente e incompativel com o imperativo de motivação dos atos administrativos. Somente a manifestação expressa da administração pode marcar o inicio do prazo prescricional” (BRASIL. Superior Tribunal de Justiça. Classe: REsp – RECURSO ESPECIAL, Processo: REsp 16284 / PR, UF: PR – PARANÁ, Fonte: DJ 23.03.1992 p. 3447, RSTJ vol. 32 p. 416, Relator(a): HUMBERTO GOMES DE BARROS).
[25]Quando il CRFB parla agente, non menziona il funzionario, agente politico. Attualmente CRFB eliminato il termine per i dipendenti, che sia sorto un’inchiesta sotto il precedente regime. Nel suo senso tecnico, un dipendente è l’unica quella che occupa posto pubblico. Utilizzando l’agente di parola, che significa che è coinvolto nello svolgimento di qualsiasi servizio pubblico, è andato meglio, dopo tutto della persona lesa non importa chi ha causato il danno).
[26]SAAD, Renan Miguel. O ato ilícito e a resposabilidade civil do Estado: doutrina e jurisprudência. Rio de Janeiro: Lumen Juris, 1994, p. 67
[27]Op. Cit.p. 67-68.
[28]COUTO, Guilherme. A Responsabilidade Civil Objetiva no Direito Brasileiro. Rio de Janeiro: Forense, 1997, p. 37
[29]CAVALIERI FILHO, Sérgio. Programa de responsabilidade civil. 2. ed. São Paulo: Malheiros, 2000, p. 169.
[30] A favore di questa comprensione: WILLEMAN, Flávio de Araújo. Responsabilidade civil das agências reguladoras. Rio de Janeiro, Lúmen Júris, 2005, p. 35; CARVALHO FILHO, José dos Santos. Manual de Direito Administrativo. 10. ed. Rio de Janeiro: Lumen Juris, 2003, p. 447. Contra: TELLES, Eduardo Maccari. A responsabilidade civil do Estado por atos omissivos e o novo Código Civil. In: VIEIRA, Patrícia Ribeiro Serra (org.). A responsabilidade civil empresarial e da Administração Pública. Rio de Janeiro: LúmenJúris, 2004, p. 241-242.
[31] La magistratura di fronte un silenzio amministrativo in un caso di un reclamo amministrativo per restituire la tassa eccessiva, tenuto in conformità con il principio di uguaglianza e di carico della previdenza sociale. Per la magistratura sarebbe giusto che tutta la società, attraverso lo Stato, pagano la loro quota di lesioni della parte interessata, se è stato coinvolto un avvocato.(BRASIL. Tribunal Regional Federal – Primeira Região.Classe: AC – APELAÇÃO CIVEL – 9101100513, Processo: 9101100513 UF: DF Órgão Julgador: TERCEIRA TURMA, Data da decisão: 30/10/1991 Documento: TRF100009373, Fonte: DJ DATA: 18/11/1991 PAGINA: 28974, Relator(a): ADHEMAR MACIEL)
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Michele J. Ciervo
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