Le pratiche richieste ai CAF sono sempre a pagamento?
La maggior parte delle pratiche elaborate dai Caf è a pagamento. Si pensi, ad esempio, alla dichiarazione dei redditi e alla compilazione del modello F24 per il versamento delle imposte.
Per le pratiche a pagamento non sono fissati prezzi minimi e massimi validi per tutti i Caf, ma i costi possono variare a seconda della complessità della pratica richiesta (le dichiarazioni dei redditi possono variare moltissimo), del CAF cui ci si rivolge, del tipo di contribuente richiedente (per determinate categorie di contribuenti, aderenti a specifiche convenzioni, cosiddetti tesserati, i costi possono essere agevolati).
Tuttavia, ci sono pratiche, inerenti determinate prestazioni di assistenza, che i Caf devono svolgere gratuitamente.
Tra di esse, le più importanti sono: la dichiarazione ISEE, il modello “Red” (dichiarazione reddituale per chi percepisce prestazioni dall’Inps collegate al reddito), il modello “Icric/frequenza” per coloro che ricevono l’indennità di frequenza ma sono ricoverati, il modello “AccAs/PS” per i titolari di assegno sociale e di pensione sociale che devono dichiarare eventuali ricoveri e soggiorni all’estero, le domande di pensione di cittadinanza e di reddito di cittadinanza.
La gratuità di tali servizi trova fondamento nella condizione economica dei richiedenti e nello scopo a cui essi sono destinati.
Attenzione: ciò non vuol dire che i Caf lavorano gratuitamente, poiché il servizio è pagato ad essi dallo Stato, dall’INPS o da altri enti.
A parziale discolpa degli operatori, bisogna precisare che molto spesso il Caf centrale non riconosce alcun compenso agli sportelli Caf, per rifarsi delle spese dei servizi telematici messi a disposizione degli stessi. Il “peccato originale” è, pertanto, il sistema di rimborsi, esigui e mal suddivisi tra Caf centrale e sportelli.
Ciò nonostante, se il personale al quale ci si rivolge ha richiesto il pagamento di un corrispettivo per una pratica gratuita, come la dichiarazione ISEE, sicuramente sta commettendo un’irregolarità.
Nota Bene: CAF e Patronato non sono la stessa cosa! Il primo è un centro di assistenza fiscale che si occupa di assistere i cittadini prevalentemente nelle pratiche di carattere fiscale, mentre il secondo è un ente riconosciuto dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali che tratta pratiche previdenziali. In linea di massima, le pratiche dei patronati non sono a pagamento, in quanto vengono rimborsate dallo Stato: per ogni pratica è previsto un determinato punteggio (punti pratica), al quale è collegato uno specifico rimborso.
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Avv. Giuseppe Simeone
Avvocato, Autore, Giudice di Ciclismo
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