L’importanza della pre-mediazione
La scelta o l’obbligo di ricorrere al mediatore familiare può non essere pienamente consapevole in capo ai singoli individui che formano la coppia.
Occorre, dunque, chiarire l’importanza e il ruolo che riveste la fase preliminare della mediazione – id est la pre-mediazione -, ovverosia quel numero massimo di tre incontri che anticipano la fase centrale della mediazione vera e propria e che servono a comprendere se ci siano i presupposti e la predisposizione d’animo da parte della coppia per ricorrere propositivamente alla mediazione. E’ questa la fase nella quale vengono spiegati il significato e gli effetti della mediazione, in cui si individuano i prerequisiti della mediabilità, le modalità di interazione della coppia e la fase del ciclo di vita in cui essa si trova, ovverosia il contesto all’interno del quale la conflittualità è sorta.
L’obiettivo è, dunque, quello di “informare e definire”, cioè di porre in essere le “operazioni che vanno a costituire le cornici dentro le quali prende forma e acquista visibilità la parte operativa dell’attività stessa”.[1]
Quanto all’attività informativa si tratta essenzialmente di “informare sulle caratteristiche del servizio di mediazione familiare, evidenziandone le specificità’ rispetto ad altri interventi con particolare riguardo alla riservatezza e all’autonomia dal sistema giudiziario, illustrando le peculiarità della qualifica professionale del mediatore familiare”.[2]
Ben più complessa è, invece, l’attività definitoria ed è per tale ragione che in questa preliminare fase il mediatore può decidere di sentire dapprima in via separata i due partner per poi passare, solo successivamente, all’ascolto e all’incontro contestuale degli stessi.
I colloqui individuali sono estremamente utili, soprattutto nei casi di conflittualità più acuta, in quando permettono al singolo di godere di uno spazio personale di dialogo e di ascolto, raccontando il proprio punto di vita e le soggettive spiegazioni della nascita della conflittualità; ragioni che in un momento successivo il mediatore riassumerà nel corso dell’incontro di coppia.
Senza la comprensione, da una parte, della disponibilità individuale e della fiducia nell’iniziativa di mediazione e, dall’altra, del livello di conflittualità della coppia è impossibile addivenire ad una proficua mediazione.
Questa fase, dunque, permette alle parti di instaurare con il mediatore un rapporto professionale di fiducia basato sulla consapevolezza della sua equidistanza rispetto ad entrambe le parti della coppia e della riservatezza delle informazioni – soggette al segreto professionale – apprese durante le conversazioni con le parti sia in via separata che contestuale.
Caratteristiche che trovano una certa costanza all’inizio del percorso di mediazione sono, infatti, proprio l’indecisione della coppia circa questo strumento conciliativo e i numerosi dubbi sull’utilità e l’effettività degli incontri.
Per questo la pre-mediazione è una fase così importante e, anzi, imprescindibile: senza di essa non sarebbe possibile strutturare il successivo ciclo di incontri – in numero variabile -, perché mancherebbe la collaborazione delle parti.
Nell’arco di questi incontri pre-mediativi, pertanto, si perviene a conoscenza della storia della coppia, si prepara il terreno per gli accordi che verranno stilati con l’ausilio del mediatore e, stante l’inevitabile ruolo deflattivo del carico giudiziario di questa ADR, si prospetta la posticipazione nel tempo o la sospensione delle procedure giudiziarie.
[1] Federazione Italiana delle Associazioni di Mediatori Familiari (F.I.A.Me.F.) –testo della Relazione in senato 27 novembre 2018
[2] ADA.19.02.07 (ex ADA.22.215.687) – Servizio di mediazione familiare
Salvis Juribus – Rivista di informazione giuridica
Direttore responsabile Avv. Giacomo Romano
Listed in ROAD, con patrocinio UNESCO
Copyrights © 2015 - ISSN 2464-9775
Ufficio Redazione: redazione@salvisjuribus.it
Ufficio Risorse Umane: recruitment@salvisjuribus.it
Ufficio Commerciale: info@salvisjuribus.it
***
Metti una stella e seguici anche su Google News