Nasce la categoria degli avvocati-dipendenti?

Nasce la categoria degli avvocati-dipendenti?

E’ stata presentata alla Camera dei Deputati una proposta di legge per l’abolizione dell’incompatibilità tra la professione di avvocato e il lavoro subordinato: nasce la categoria degli avvocati-dipendenti?

Il movimento sindacale dell’avvocatura MGA (Mobilitazione generale degli avvocati), unitamente alla Consulta professioni della Cgil, a Nidil e Filcams hanno depositato a Montecitorio una proposta di legge che prevede la modifica dell’art. 19 legge 31 dicembre 2012, n. 247, in materia di incompatibilità dell’esercizio della professione forense. Il testo è stato firmato anche dai deputati Chiara Gribaudo, Valentina Paris e Andrea Maestri. La proposta di legge AC 4408 prevede l’abrogazione dell’incompatibilità tra la professione di avvocato ed il lavoro subordinato nonché il lavoro parasubordinato etero-organizzato di cui all’art. 2 d.lgs. n. 81/2015.

Nella sostanza, la proposta prevede che l’incompatibilità tra esercizio della professione forense e lavoro subordinato non si applichi agli avvocati che svolgono attività di lavoro dipendente o parasubordinato in via esclusiva presso lo studio di un altro avvocato o presso un’associazione professionale, ovvero ancora presso una società tra avvocati o multidisiciplinare. Il requisito affinché non scatti l’incompatibilità è che la natura dell’attività svolta dall’avvocato riguardi esclusivamente quella riconducibile ad attività propria della professione forense.

All’avvocato/lavoratore dipendente saranno quindi applicate le norme del contratto collettivo nazionale di riferimento e, nel caso in cui i CCNL non contengano previsioni in materia di compenso, la proposta dispone che questo sia comunque proporzionato alla quantità e qualità della prestazione da eseguire, tenendo conto dell’impegno temporale richiesto e della retribuzione prevista dal contratto collettivo.

La proposta di legge, formalmente depositata alla Camera lo scorso 5 aprile ma presentata alla stampa appena qualche giorno fa, ha suscitato un ampio dibattito tra le associazioni rappresentative della categoria.

Parimenti:

1. Nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n.  147 del 26 giugno 2017, è stato pubblicato il D.Lgs. n. 100 del 16 giugno 2017, avente ad oggetto “Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 175, recante testo unico in materia di società a partecipazione pubblica”.

2. Con la recentissima sentenza n. 3110 del 6 giugno 2017 il Consiglio di Stato si è pronunciato sulle specializzazioni degli avvocati ai sensi dell’art. 9 della l. n. 247 del 2012 e sul potere discrezionale riconosciuto alla Stazione Appaltante di definire l’oggetto della gara.

La sezione V del Supremo Consesso amministrativo nel dirimere una particolare controversia riguardante la legittimità di un bando di gara per l’affidamento di servizi legali ha precisato che la qualifica di specialista prevista dall’art. 9, c. 7, l. 31 dicembre 2012, n. 247 «Nuova disciplina dell’ordinamento della professione forense» è essenzialmente volontaria e dagli effetti promozionali perché non introduce alcuna privativa o esclusiva della materia («Il conseguimento del titolo di specialista non comporta riserva di attività professionale»).

La specialità dell’avvocato corrisponde a un criterio di fatto che non trova riscontro certificativo esclusivo in base alle norme di legge sulla professione di avvocato: queste, tranne che gli abilitati al patrocinio presso le giurisdizioni superiori, non tracciano privative per specialità nell’ambito dell’attività legale.


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Luigi Piero Martina (Lecce, 1992). Laureato con 110 e lode in Giurisprudenza (con qualifica Summa cum Laude) presso la Pontificia Università Lateranense, con pubblicazione scientifica di Tesi di Laurea a carattere sperimentale. Laureato con il massimo dei voti in Operatore Giuridico di Impresa, del Lavoro e delle Pubbliche Amministrazioni, con pubblicazione scientifica di Tesi di Laurea in materia di contrattualistica pubblica. Laureando in materie economiche e Avvocato Comunitario. Dipendente del Sovrano Militare Ordine di Malta. Ex Segretario e Tesoriere dell’Associazione Internazionale Lateranense della Pontificia Università Lateranense ed ex Consulente Professionale presso la Fondazione “Civitas Lateranensis” . Ex Consulente Professionale presso la Cattedra di Filosofia e Storia delle Istituzioni Europee della Pontificia Università Lateranense. Autore scientifico ed ex Tutor Accademico presso la succitata università. Componente dell'Osservatorio di Studi sulla Dualità di Genere della Pontificia Università Lateranense. Membro del Gruppo Interdisciplinare di Ricerca in Neurobietica dell'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum. Responsabile Qualità Accademica della Scuola di Alta Formazione e Studi Specializzati per Professionisti.

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