Obiettivi europei in materia di energia sostenibile
Mai come oggi si avverte la necessità di affrontare la questione energetica in modo totalmente opposto a quella legata esclusivamente a logiche di profitto avulse da ogni considerazione di tutela ambientale. Sebbene negli ultimi anni si sia avviato un processo di superamento dell’energia come fattore legato prevalentemente a fonti non rinnovabili come petrolio e carbone, ancora molto c’è da fare per compiere una completa e necessaria conversione di marcia. Quando potremmo utilizzare solo energia prodotta da fonti come acqua, sole, vento? E’ una domanda che molti si pongono.
Ma veniamo al nostro continente.In ambito europeo vi è un problema di natura energetica importante:la domanda di energia crescente. L’Unione Europea,pertanto, ha adottato una politica energetica che persegue tre obiettivi principali: a) la sicurezza dell’approvvigionamento; b) la competitività; c) la sostenibilità.
Questo indirizzo politico mira a garantire ai cittadini ed alle imprese che operano in Europa un’energia sostenibile, quindi compatibile con l’ecosistema in quanto sicura.
Prediligere questo tipo di energia è una condizione necessaria: occorre ridurre le emissioni di carbonio. Non vi sono strade alternative. Ciò non significa voler fermare il progresso, come qualcuno, erroneamente, pensa. Non vi è dubbio che il progresso sia necessario e che non possa arrestarsi: l’evoluzione tecnologica ha portato e porterà su larga scala beni e servizi, ha migliorato e migliorerà notevolmente la vita sia privata che sociale. Ma ora il progresso dovrà seguire una strada diversa. In tal senso gli obiettivi europei in materia di energia sostenibile devono essere perseguiti con fermezza dagli Stati dell’UE.
L’Unione Europea, infatti, ha stabilito in modo autonomo gli obiettivi in materia di energia per il 2020, il 2030 e il 2050.
In relazione a quelli da raggiungere entro il 2020, l’UE ha previsto la riduzione del 20% delle emissioni dei gas serra, l’ottenimento di almeno il 20% dell’energia da fonti rinnovabili ed il miglioramento del 20% dell’efficienza energetica. Entro il 2030, invece, ha previsto la riduzione del 40% dei gas serra, il raggiungimento del 27% dell’energia da fonti rinnovabili e l’aumento del 30% dell’efficienza energetica. Infine, entro il 2050 ha previsto il taglio di circa l’80-95% dei gas ad effetto serra.
Occorre dire che l’UE è abbastanza avanti per il raggiungimento degli obiettivi relativi al 2020. Circa il 20% dei gas serra sono stati ridotti ed anche sul versante dell’energia rinnovabile e su quello dell’efficienza energetica sono stati fatti e si prevedono ulteriori progressi significativi. Come si vede, tutto dipende da scelte politiche che dovranno avere ben chiaro che il futuro si costruisce con un pensiero diverso di sviluppo economico, uno sviluppo che non può non essere unito ad una visione “verde” dell’economia.
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Lucio Janniello
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