Docenti, consigli di classe: se si superano le 40 ore annue scatta il risarcimento
Alcuni docenti, titolari di religione e di fisica in numerose classi, lamentavano di aver presenziato ai consigli di classe ordinari e straordinari per numerose ore oltre il limite delle 40 ore annue, senza averne ricevuto il pagamento, e agivano in giudizio chiedendo la condanna del Ministero al pagamento del corrispettivo delle ore eccedenti.
Cosa prevede il contratto collettivo?
La partecipazione dei docenti ai consigli di classe (organi collegiali composti dai docenti di ogni singola classe, ai sensi dell’art. 5 c. 1 D.Lgs. 297/1994) è prevista dall’art. 29 del CCNL del comparto scuola tra le attività funzionali all’insegnamento, ovvero (cfr. art. 29 comma 1) le attività costituite “da ogni impegno inerente alla funzione docente previsto dai diversi ordinamenti scolastici. Essa comprende tutte le attività, anche a carattere collegiale, di programmazione, progettazione, ricerca, valutazione, documentazione, aggiornamento e formazione, compresa la preparazione dei lavori degli organi collegiali, la partecipazione alle riunioni e l’attuazione delle delibere adottate dai predetti organi”.
Oltre agli adempimenti individuali dovuti, disciplinati dall’art. 29 comma 2 (preparazione delle lezioni, correzione degli elaborati, rapporti con le famiglie), vi sono attività di carattere collegiale riguardanti tutti i docenti, elencate al comma 3 della norma contrattuale, come segue: “a) partecipazione alle riunioni del Collegio dei docenti (…), fino a 40 ore annue; b) la partecipazione alle attività collegiali dei consigli di classe, di interclasse, di intersezione. Gli obblighi relativi a queste attività sono programmati, secondo criteri stabiliti dal collegio dei docenti; nella predetta programmazione occorrerà tener conto degli oneri di servizio degli insegnanti con un numero di classi superiore a sei in modo da prevedere un impegno fino a 40 ore annue; c) lo svolgimento degli scrutini e degli esami, compresa la compilazione degli atti relativi alla valutazione”.
La decisione del Tribunale di Torino n. 164/2016
Il giudice, pur condividendo la tesi del MIUR secondo cui il limite delle 40 ore annue non è da considerarsi tassativo dovendo ritenersi che il docente chiamato ad impegnarsi oltre le 40 ore non possa sottrarvisi, ha ritenuto che il superamento di tale limite non è privo di conseguenze.
La richiesta datoriale al docente di prolungare la partecipazione ai consigli di classe oltre il limite orario previsto dalla contrattazione collettiva integra inadempimento contrattuale all’obbligo di limitare l’impegno dei docenti entro le 40 ore annue di partecipazione ai consigli di classe; tale inadempimento espone la parte inadempiente all’obbligo di risarcimento del danno attraverso la remunerazione delle ore aggiuntive di impegno richieste oltre il limite.
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Avv. Giacomo Romano
Ideatore e Coordinatore at Salvis Juribus
Nato a Napoli nel 1989, ha conseguito la laurea in giurisprudenza nell’ottobre 2012 con pieni voti e lode, presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II, discutendo una tesi in diritto amministrativo dal titolo "Le c.d. clausole esorbitanti nell’esecuzione dell’appalto di opere pubbliche", relatore Prof. Fiorenzo Liguori. Nel luglio 2014 ha conseguito il diploma presso la Scuola di specializzazione per le professioni legali dell'Università degli Studi di Napoli Federico II. Subito dopo, ha collaborato per un anno con l’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Napoli occupandosi, prevalentemente, del contenzioso amministrativo. Nell’anno successivo, ha collaborato con uno studio legale napoletano operante nel settore amministrativo. Successivamente, si è occupato del contenzioso bancario e amministrativo presso studi legali con sede in Napoli e Verona. La passione per l’editoria gli ha permesso di intrattenere una collaborazione professionale con una nota casa editrice italiana. È autore di innumerevoli pubblicazioni sulla rivista “Gazzetta Forense” con la quale collabora assiduamente da giugno 2013. Ad oggi, intrattiene collaborazioni professionali con svariate riviste di settore e studi professionali. È titolare di “Salvis Juribus Law Firm”, studio legale presso cui, insieme ai suoi collaboratori, svolge quotidianamente l’attività professionale avendo modo di occuparsi, in particolare, di problematiche giuridiche relative ai Concorsi Pubblici, Esami di Stato, Esami d’Abilitazione, Urbanistica ed Edilizia, Contratti Pubblici ed Appalti.
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