Promissory estoppel e buona fede nel sistema americano: la sentenza Hoffman v Red Owl Stores Inc.
Il tema della buona fede è uno degli istituti del diritto che più si prestano ad essere analizzati in ottica comparatistica. Infatti, mentre in alcuni ordinamenti il principio di buona fede, specialmente relativo alla negoziazione precontrattuale, è consolidato e codificato come principio cardine dei rapporti tra soggetti giuridici, in altri ordinamenti, specialmente in quelli di common law e in particolare per il diritto statunitense, il detto principio ha origini recenti e ha trovato una forma di consolidamento esclusivamente in via giurisprudenziale.
Considerato come un vero e proprio leading case della materia, interessante risulta essere il caso Hoffman v Red Owl Stores Inc. del 1965, giunto dinanzi alla Corte Suprema del Wisconsin.
Al Sig. Joseph Hoffman, titolare di un negozio a conduzione familiare, era stata prospettata la possibilità di affiliarsi alla rete di franchising della catena “Red Owl Stores Inc.”. In virtù dell’affidamento sulle prospettazioni fatte da uno dei rappresentanti dell’azienda, il Sig. Hoffman aveva posto in essere una serie di azioni e di investimenti al fine di entrare a far parte di tale struttura, liquidando la sua precedente attività commerciale. Al momento di formalizzare la proposta di franchising, la Red Owl richiese di versare una somma notevolmente superiore e il Sig. Hoffman si rifiutò di andare avanti con le trattative, citando tuttavia in giudizio la società.
Il caso raggiunge la Corte Suprema dello Stato del Wisconsin, che riconobbe l’operatività del meccanismo del promissory estoppel, un istituto “preso in prestito” dal diritto del lavoro. In breve, ritenendo vincolanti le promesse (c.d. specific promises) dei rappresentanti della Red Owl Stores Inc., nonostante non fosse stato concluso alcun contratto, il Sig. Hoffman, che da parte sua aveva già preso impegni finanziari gravosi, risultava meritevole di tutela per aver fatto legittimo affidamento sulla proposta di controparte.
Ebbene pronunciando contro la società, la Corte ha riconosciuto un elemento che non era mai stato considerato rilevante per gli ordinamenti statunitensi, ovvero la c.d. specific promise di una parte, apparentemente sufficiente a fondare il legittimo affidamento dell’altro contraente, anche in assenza di un accordo completo. In altre parole, secondo la Corte e secondo la dottrina che da tale sentenza si è originata, anche laddove non si sia formato e formalizzato l’accordo, la promessa di un’azione specifica e determinata, avente ad oggetto elementi essenziali dell’accordo medesimo, può risultare sufficiente a fondare i presupposti di un’offerta.
La diretta conseguenza di tale assunto è che la mancata conclusione dell’affare, conseguente al mancato rispetto delle condizioni della specific promise, comporta l’insorgere di una forma di responsabilità precontrattuale. Tale responsabilità deriva dal fatto che, l’altra parte, ancorché non si fosse ancora giunti alla firma del contratto, potesse legittimamente fare affidamento sulla conclusione dell’affare, stante il comportamento “concludente” della controparte.
La sentenza della causa Hoffman v Red Owl Stores Inc., non è stata accolta con favore, almeno in un primo momento iniziale.
La ragione della reazione sfavorevole è da rintracciarsi nella limitazione che i principi individuati nella pronuncia determinano sull’autonomia e sulla libertà negoziale delle parti, storicamente considerati come cardini del sistema giuridico americano. Dalla medesima sentenza tuttavia ha preso avvio un vero e proprio processo di ridefinizione e revisione del principio della libertà negoziale, maggiormente orientata alla tutela dell’affidamento.
La sentenza della Corte Suprema del Wisconsin rimane un provvedimento importante, in grado di segnare l’affermazione del principio di buona fede precontrattuale nell’ordinamento statunitense. Se da un lato infatti, non si prevede tale regola in alcuna norma di diritto positivo, è oggi consolidata e riconosciuta quella forma di responsabilità di stampo precontrattuale conseguente all’abbandono ingiustificato delle trattative, laddove i caratteri delle medesime, potessero effettivamente far ritenere ad una delle parti la volontà di concludere l’accordo dell’altra.
Bibliografia
Francesco L. Gambaro, Mergers & acquisitions: La formazione progressiva dei contratti di acquisizione e dismissione, Università degli Studi di Milano Bicocca, Giuffrè Editore, pagg. 29-32, 2013.
Robert E. Scott, Hoffman v. Red Owl Stores Inc. and the myth of pre-contractual reliance, Ohio State, 2007.
Zweigert – Kotz, Introduzione al diritto comparato, II, Milano, Giuffè Editore, 2011.
HOFFMAN and wife, Plaintiffs, v. RED OWL STORES, INC., Defendant. Supreme Court of Wisconsin, 1965.
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Edoardo Mazzoli
Trainee Lawyer.
L.L.M. in International Business Law - La Sapienza.Laureato in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi Roma Tre.