Prudentia iuris e discernimento giudiziale. Sul discorso del Santo Padre per l’inaugurazione dell’anno giudiziario del Tribunale della Rota Romana
Il discorso inaugurale che il Santo Padre tiene in occasione dell’apertura dell’anno giudiziario del Tribunale Apostolico rappresenta una vera occasione di approfondimento e di spunto sulla tematica del matrimonio e della famiglia. Si tratta, infatti, di un vero e proprio magistero, arricchito dalla sensibilità pastorale propria di Papa Francesco che, anche in tale circostanza, non manca di far sentire la sua vicinanza per la persona e le sue debolezze.
Il nucleo del discorso ruota sul discernimento; esso rappresenta un tema cruciale sia nell’ambito del processo canonico di nullità matrimoniale, che in quello della pastorale familiare. Il discernimento è lo strumento che deve guidare il giudice nella ricerca della verità, sia essa pro o contra la nullità di un matrimonio. Infatti, l’analisi dei motivi di un’eventuale nullità non è sinonimo di superficialità, ma di studio profondo sui motivi che, tuttavia, non devono tradursi in lungaggini processuali, ma favorire celermente l’esito del giudizio. Dunque, il discernimento deve favorire sia un’istruttoria accurata sia la celerità del processo giudiziario[1].
Accanto al discernimento, quale criterio guida basilare per tutta la fase del giudizio, il Santo Padre sottolinea l’importanza della preghiera; anzi, esordisce, che “senza preghiera non si può fare il giudice. Se qualcuno non prega per favore si dimetta”. Pertanto, esorta il Pontefice, a fare un discernimento “in ginocchio”, così da giungere a decisione orientate al bene della persona e della comunità ecclesiale. Insomma, il discernimento è un vero atto di responsabilità.
Il discernimento, a sua volta, deve essere accompagnato da due grandi virtù che sono la prudenza e la giustizia e che vanno guidate dalla carità. Prudenza e giustizia, dunque, l’esercizio della prudentia iuris serve alla conoscenza di ciò che è giusto nel caso concreto, sull’esistenza o meno del bene del matrimonio, anche qualora la sentenza fosse negativa[2].
Infine, il discernimento giudiziale è garantito dalla dimensione sinodale che deve informare anche il processo, in un clima di confronto collegiale tra i membri che compongono il tribunale per la ricerca della verità.
[1] Al contrario, proprio alla luce della misericordia, verso le persone e le loro coscienze, è importante il discernimento giudiziale sulla nullità. Esso possiede un valore pastorale insostituibile e si inserisce armonicamente nell’insieme della cura pastorale dovuta alle famiglie. Si realizza così quanto affermato da San Tommaso d’Aquino: «La misericordia non toglie la giustizia, ma è una pienezza della giustizia».
[2] Il discernimento sulla validità del vincolo è un’operazione complessa, rispetto alla quale non dobbiamo dimenticare che l’interpretazione della legge ecclesiastica va fatta alla luce della verità sul matrimonio indissolubile, che la Chiesa custodisce e diffonde nella sua predicazione e nella sua missione.
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Giuseppe Di Micco
Formazione
Giuseppe Di Micco (1986), Avvocato e Ph.D. Ha conseguito la laurea magistrale in Giurisprudenza (LMG/01) con votazione 110 e lode discutendo una tesi in diritto canonico. Durante la pratica forense presso l’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Napoli, ha continuato a coltivare l’interesse per il settore del diritto canonico ed ecclesiastico partecipando alle attività culturali ed ai convegni organizzati dalla sezione di Diritto Ecclesiastico e Canonico del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Napoli “Federico II”.
Nell’ottobre del 2012 è stato vincitore al concorso pubblico per l’ammissione alle scuole di dottorato di ricerca dell’Università Statale di Milano, in particolare per il dottorato in Scienze Giuridiche – Curriculum in Diritto Ecclesiastico e Canonico, 28° ciclo. Il 29 gennaio 2016 ha conseguito il titolo di dottore di ricerca, superando l’esame finale con la discussione di una tesi dal titolo "Matrimonio e consumazione nei diritti religiosi".
Nel novembre 2017 ha partecipato al corso di formazione teorico e pratico tenutosi presso il Tribunale Apostolico della Rota Romana dal Titolo “Il nuovo processo matrimoniale e la procedura super rato” superando le relative esercitazioni con la votazione ed ottenendo il diploma con votazione “Summa cum laude”.
Nel 2019, ha frequentato il Corso per la formazione dei Postulatori presso lo Studium della Congregazione delle Cause dei Santi, superando l’esame finale con la votazione 9.5/10 Magna cum Laude probatus
Attività professionale ed extra
Svolge la professione forense collaborando con studi legali in materia di diritto civile (in particolare in tema di risarcimento danni, riscossione esattoriale, recupero crediti, diritto del lavoro, diritto bancario, diritto di famiglia e delle successioni).Ha collaborato con la cattedra di diritto ecclesiastico, diritto canonico e diritti confessionali del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università “Federico II”.E’ stato tutor presso la Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” per la materia di diritto del lavoro (AA.2018/2019).
Collabora, inoltre, per il comitato di redazione della rivista on line Salvis Juribus con commenti a sentenze in materia sia di diritto civile che di diritto ecclesiastico.
E’ membro dell’Ordine della Fraternità Francescana Secolare di Afragola (OFS).
E’ membro del Consiglio Direttivo dell’Associazione “Le Beatitudini” ODV con sede presso la Pontificia Basilica Minore di S. Antonio da Padova in Afragola (NA)
Attività scientifiche
Nel maggio del 2016 ha preso parte ad un Campus di Studio presso STILO (RC), organizzato dall’Università Magna Grecia di Catanzaro dal titolo “L’Islam. Dal pregiudizio ai diritti”, prendendo attivamente parte al gruppo di lavoro costituitosi in seno allo stesso, sulla libertà religiosa e integrazione nell’ambito della scuola italiana.E’ stato organizzatore e moderatore del convegno dal titolo “La tutela della famiglia nell’ordinamento secolare e canonico. Aspetti pastorali e riforme processuali”, organizzato il 4 maggio 2018 presso la Pontificia Basilica S. Antonio da Padova Afragola (NA), accreditato presso il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli Nord, con il patrocinio dell’Associazione forense di Afragola e dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani.
E’ stato curatore del volume relativo agli atti del Convegno “La tutela della famiglia nell’ordinamento secolare e canonico. Aspetti pastorali e riforme processuali”, pubblicati presso la Key editore nel dicembre 2018.
E’ stato coautore del volume “Il Trust. Origine, analisi e aspetti comparativi” (a cura di Francesco Cecaro), pubblicato presso Turisa editrice, Collana Studia Selecta, 2018.