Concorso Polizia 2017, graduatoria truffaldina: “a visita” solo 3443 candidati

Concorso Polizia 2017, graduatoria truffaldina: “a visita” solo 3443 candidati

È stata finalmente pubblicata la graduatoria delle prove scritte relative al concorso-farsa per l’assunzione di 1.148 Allievi Agenti Polizia di Stato.

Questo concorso è apparso illegittimo sin dalle prime battute. Per questo motivo, Salvis Juribus Law Firm ha tempestivamente avviato un ricorso collettivo ed, infatti, è stato l’unico studio legale ad accendere subito i riflettori su quanto stava accadendo durante lo svolgimento delle prove scritte tenutesi dal 7 agosto al 4 settembre.

Lo Studio, sulla scorta anche delle tantissime segnalazioni ricevute, ha denunciato pubblicamente le vistose irregolarità ed anomalie di un concorso che possiamo tranquillamente definire – per le modalità con le quali si è svolto – come un inganno perpetrato a scapito di tanti giovani aspiranti poliziotti.

Un crescendo di irregolarità che abbiamo accertato e che, di seguito, elenchiamo:

  • Irragionevole ed ingiusto sbarramento per l’accesso alle prove fisiche, che ha determinato una profonda incertezza sui requisiti richiesti per il superamento della prova. Infatti, l’art. 10, co. 4 del bando di concorso afferma che “La prova si intende superata se il candidato riporterà una votazione non inferiore a sei decimi”. Tuttavia, in palese contraddizione rispetto a quanto scritto nel bando, sono stati ammessi alle prove successive (per i posti dei c.d. civili) solo 3443 candidati che hanno riportato un voto da 10 a 9,625, lasciando fuori centinaia di partecipanti bravi e meritevoli (Clicca qui per scaricare la graduatoria relativa ai civiliClicca qui per scaricare il calendario delle prove efficienza fisica e  degli accertamenti psicofisici ed attitudinali).

  • Violazione dell’anonimato dei candidati poiché le schede anagrafiche e le schede risposte non sono state imbustate prima di essere consegnate alla Commissione, la quale ha così potuto tranquillamente visionare i nominativi degli aspiranti poliziotti.

  • Grave disparità di trattamento poiché tra la prima data di svolgimento della prova scritta (7 agosto) e l’ultima (4 settembre) è intercorso quasi un mese, a tutto vantaggio di coloro che hanno avuto più tempo per prepararsi. Lo stesso dicasi per coloro che hanno scelto la lingua francese, le cui convocazioni per la prova scritta sono iniziate solo a settembre.

  • Violazione del diritto di ripensamento, poiché ai candidati non è stata data la possibilità di rivedere le risposte date ai quesiti utilizzando la propria memoria e accrescendo l’agitazione psico-fisica dei candidati.

Queste violazioni (e tante altre che abbiamo individuato) hanno scosso la stessa Amministrazione, la quale – come noto – ha ritardato di un mese la pubblicazione della graduatoria poiché ha in parte ammesso la presenza di anomalie affermando che alcuni questionari distribuiti nelle sessioni d’esame del giorno 8 agosto presentavano “errori”.

Per questi motivi lo Studio è ancora più determinato nel portare avanti un’azione legale volta a consentire l’ammissione alle successive prove fisiche per tutti i soggetti che hanno ottenuto un punteggio pari o superiore a sei decimi e che, del tutto illegittimamente, sono stati esclusi dal concorso.

Ultimi aggiornamenti sul ricorso per 1.148 Allievi Agenti

Dopo le recenti decisioni del T.A.R. Lazio, sede di Roma, si sono aperti nuovi e concreti spiragli di vittoria nel contenzioso azionato dal nostro Studio relativamente al concorso per il reclutamento di 1.148 Allievi Agenti, considerato che le stesse violazioni dell’anonimato e della par condicio dei concorrenti già accertate e sanzionate dai Giudici nel concorso per il reclutamento di 559 Allievi Agenti sono state commesse anche nel successivo concorso, come da noi evidenziato nei ricorsi che abbiamo proposto.

Recentemente, inoltre, il Consiglio di Stato ha confermato anche la bontà della nostra tesi sull’illegittimità del meccanismo predisposto dall’Amministrazione per l’accesso alle prove fisiche che ha lasciato fuori tantissimi candidati nonostante avessero riportato il punteggio minimo di 6/10 richiesto dal bando. I Giudici hanno affermato che <<le censure poste a sostegno del gravame – attesa la particolarità della procedura concorsuale in esame – necessitano dell’approfondimento proprio della fase di merito al fine di addivenire ad un chiarimento definitivo della portata applicativa dell’articolo 12, comma 1, del bando di concorso e del clausola di cd. doppio sbarramento ivi contemplato>>.

Mai la vittoria è sembrata così a portata di mano. Per questo motivo, lo Studio ha ritenuto opportuno e doveroso riaprire i termini di adesione al ricorso per consentire a tutti coloro che non hanno fatto in tempo di avere la concreta possibilità di coronare il loro sogno di indossare finalmente la divisa.

Tempi e modalità di adesione

Aderire alla nostra azione collettiva è semplicissimo. Basta inviare la documentazione (scaricabile in fondo alla pagina) debitamente scansionata e comprensiva degli allegati all’indirizzo e-mail info@salvisjuribus.it scrivendo nell’oggetto del messaggio “Ricorso Allievi Agenti Polizia”. Per rimanere aggiornato sulle novità clicca Mi piace sulla nostra pagina Facebook.

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Adesioni fino al 31 marzo 2018

Scarica i moduli di adesione al ricorso cliccando qui


Salvis Juribus – Rivista di informazione giuridica
Direttore responsabile Avv. Giacomo Romano
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Avv. Giacomo Romano

Ideatore e Coordinatore at Salvis Juribus
Nato a Napoli nel 1989, ha conseguito la laurea in giurisprudenza nell’ottobre 2012 con pieni voti e lode, presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II, discutendo una tesi in diritto amministrativo dal titolo "Le c.d. clausole esorbitanti nell’esecuzione dell’appalto di opere pubbliche", relatore Prof. Fiorenzo Liguori. Nel luglio 2014 ha conseguito il diploma presso la Scuola di specializzazione per le professioni legali dell'Università degli Studi di Napoli Federico II. Subito dopo, ha collaborato per un anno con l’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Napoli occupandosi, prevalentemente, del contenzioso amministrativo. Nell’anno successivo, ha collaborato con uno studio legale napoletano operante nel settore amministrativo. Successivamente, si è occupato del contenzioso bancario e amministrativo presso studi legali con sede in Napoli e Verona. La passione per l’editoria gli ha permesso di intrattenere una collaborazione professionale con una nota casa editrice italiana. È autore di innumerevoli pubblicazioni sulla rivista “Gazzetta Forense” con la quale collabora assiduamente da giugno 2013. Ad oggi, intrattiene collaborazioni professionali con svariate riviste di settore e studi professionali. È titolare di “Salvis Juribus Law Firm”, studio legale presso cui, insieme ai suoi collaboratori, svolge quotidianamente l’attività professionale avendo modo di occuparsi, in particolare, di problematiche giuridiche relative ai Concorsi Pubblici, Esami di Stato, Esami d’Abilitazione, Urbanistica ed Edilizia, Contratti Pubblici ed Appalti.

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