Concorso Polizia 2017, nuove assunzioni: facciamo chiarezza sullo scorrimento

Concorso Polizia 2017, nuove assunzioni: facciamo chiarezza sullo scorrimento

Nessun fraintendimento. Il Capo della Polizia di Stato Franco Gabrielli ha affermato che nei prossimi tre anni ci saranno circa 7.000 nuove assunzioni in Polizia al fine di “svecchiare” l’organico attualmente in servizio sul territorio nazionale.

Questa notizia è stata variamente interpretata dagli organi di stampa e da alcune sigle sindacali, ingenerando ulteriore confusione nelle menti dei giovani candidati al concorso per l’assunzione di 1.148 Allievi Agenti della Polizia di Stato.

Da più parti, infatti, è stato affermato che tali assunzioni comporteranno uno scorrimento della graduatoria del concorso in esame con “ripescaggio” dei candidati attualmente non ammessi alle successive prove fisiche. Niente di più falso. Lo scorrimento della graduatoria relativa alle sole prove scritte è, allo stato attuale, una chimera, una illusione, una presa in giro.

Come Vi abbiamo già annunciato, infatti, lo scorrimento ci sarà, ma riguarderà esclusivamente la graduatoria definitiva del concorso e non quella pubblicata lo scorso 27 ottobre, relativa solo alle prove scritte. Dunque, solo coloro che si classificheranno come “idonei non vincitori” nella definitiva graduatoria di merito potranno sperare in uno scorrimento, mentre coloro che non sono stati ammessi alle prove fisiche, ad oggi, non hanno possibilità di essere eventualmente “ripescati”.

Allora, come vanno intese le parole del Capo della Polizia Gabrielli visto che sono stati ammessi alle prove fisiche poco più di 5.000 unità? Da dove saranno chiamati le ulteriori 2.000 unità?

Certamente non dalla graduatoria pubblicata lo scorso ottobre! L’ipotesi più verosimile, ad oggi, è quella di un doppio scorrimento che riguarderà in parte i candidati collocatisi come “idonei non vincitori” nella definitiva graduatoria del concorso in atto ed, in parte, i “vincitori” presenti nella graduatoria definitiva del prossimo concorso in Polizia, previsto per il 2018.

Allora, né fraintendimenti né illusioni: l’unica speranza di entrare nelle fila della Polizia di Stato, ad oggi, è la proposizione di un ricorso per contestare l’illegittimo operato dell’Amministrazione con riferimento al criterio prescelto per il superamento della prova scritta, totalmente arbitrario ed ambiguo.

Infatti, nel caso di accoglimento del ricorso – ipotesi da noi ritenuta altamente probabile – i candidati saranno ritenuti “idonei” e, tale circostanza, consentirà ad essi di essere assunti subito (nell’ipotesi in cui si classificheranno tra i “vincitori”) o successivamente (nel caso degli “idonei non vincitori”).

Al contrario, chi non aderirà alla nostra azione collettiva non potrà usufruire del futuro scorrimento della graduatoria e non avrà nessuna speranza di continuare il percorso concorsuale e di essere inserito in graduatoria e, quindi, assunto.

Il nostro obiettivo è quello di consentire l’ammissione alle successive prove fisiche a tutti i soggetti che hanno ottenuto un punteggio pari o superiore a sei decimi e che, del tutto illegittimamente, sono stati esclusi dal concorso.

Diceva Seneca: <<La fortuna non esiste: esiste il momento in cui il talento incontra l’opportunità>>.

Ultimi aggiornamenti sul ricorso per 1.148 Allievi Agenti

Dopo le recenti decisioni del T.A.R. Lazio, sede di Roma, si sono aperti nuovi e concreti spiragli di vittoria nel contenzioso azionato dal nostro Studio relativamente al concorso per il reclutamento di 1.148 Allievi Agenti, considerato che le stesse violazioni dell’anonimato e della par condicio dei concorrenti già accertate e sanzionate dai Giudici nel concorso per il reclutamento di 559 Allievi Agenti sono state commesse anche nel successivo concorso, come da noi evidenziato nei ricorsi che abbiamo proposto.

Recentemente, inoltre, il Consiglio di Stato ha confermato anche la bontà della nostra tesi sull’illegittimità del meccanismo predisposto dall’Amministrazione per l’accesso alle prove fisiche che ha lasciato fuori tantissimi candidati nonostante avessero riportato il punteggio minimo di 6/10 richiesto dal bando. I Giudici hanno affermato che <<le censure poste a sostegno del gravame – attesa la particolarità della procedura concorsuale in esame – necessitano dell’approfondimento proprio della fase di merito al fine di addivenire ad un chiarimento definitivo della portata applicativa dell’articolo 12, comma 1, del bando di concorso e del clausola di cd. doppio sbarramento ivi contemplato>>.

Mai la vittoria è sembrata così a portata di mano. Per questo motivo, lo Studio ha ritenuto opportuno e doveroso riaprire i termini di adesione al ricorso per consentire a tutti coloro che non hanno fatto in tempo di avere la concreta possibilità di coronare il loro sogno di indossare finalmente la divisa.

Tempi e modalità di adesione

Aderire alla nostra azione collettiva è semplicissimo. Basta inviare la documentazione (scaricabile in fondo alla pagina) debitamente scansionata e comprensiva degli allegati all’indirizzo e-mail info@salvisjuribus.it scrivendo nell’oggetto del messaggio “Ricorso Allievi Agenti Polizia”. Per rimanere aggiornato sulle novità clicca Mi piace sulla nostra pagina Facebook.

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Adesioni fino al 31 marzo 2018

Scarica i moduli di adesione al ricorso cliccando qui


Salvis Juribus – Rivista di informazione giuridica
Direttore responsabile Avv. Giacomo Romano
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Avv. Giacomo Romano

Ideatore e Coordinatore at Salvis Juribus
Nato a Napoli nel 1989, ha conseguito la laurea in giurisprudenza nell’ottobre 2012 con pieni voti e lode, presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II, discutendo una tesi in diritto amministrativo dal titolo "Le c.d. clausole esorbitanti nell’esecuzione dell’appalto di opere pubbliche", relatore Prof. Fiorenzo Liguori. Nel luglio 2014 ha conseguito il diploma presso la Scuola di specializzazione per le professioni legali dell'Università degli Studi di Napoli Federico II. Subito dopo, ha collaborato per un anno con l’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Napoli occupandosi, prevalentemente, del contenzioso amministrativo. Nell’anno successivo, ha collaborato con uno studio legale napoletano operante nel settore amministrativo. Successivamente, si è occupato del contenzioso bancario e amministrativo presso studi legali con sede in Napoli e Verona. La passione per l’editoria gli ha permesso di intrattenere una collaborazione professionale con una nota casa editrice italiana. È autore di innumerevoli pubblicazioni sulla rivista “Gazzetta Forense” con la quale collabora assiduamente da giugno 2013. Ad oggi, intrattiene collaborazioni professionali con svariate riviste di settore e studi professionali. È titolare di “Salvis Juribus Law Firm”, studio legale presso cui, insieme ai suoi collaboratori, svolge quotidianamente l’attività professionale avendo modo di occuparsi, in particolare, di problematiche giuridiche relative ai Concorsi Pubblici, Esami di Stato, Esami d’Abilitazione, Urbanistica ed Edilizia, Contratti Pubblici ed Appalti.

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