Concorso 1220 Allievi Polizia Penitenziaria, molti disagi: la selezione è illegittima
Come previsto dallo Studio, il concorso pubblico per esami, per il reclutamento di complessivi n. 1220 posti di allievo agente del Corpo di polizia penitenziaria sta creando tantissimi problemi ai candidati.
Gli aspiranti poliziotti, convocati per l’espletamento della prova scritta, ci stanno segnalando non pochi disagi legati all’organizzazione del concorso: tempi di attesa lunghissimi per entrare nei padiglioni, schede non sigillate, pochissimi controlli durante la prova. Sono solo alcuni degli aspetti più preoccupanti che riguardano la regolarità della prima prova del concorso.
A questi problemi si aggiungerà tra pochi giorni un serissimo problema nella valutazione dei candidati: l’Amministrazione ha, infatti, previsto un meccanismo di selezione dei candidati per l’accesso alle prove successive del concorso assolutamente arbitrario, già dichiarato illegittimo dai Giudici.
Il bando del concorso afferma che <<la prova si intende superata dai candidati che abbiano riportato la votazione di almeno sei decimi>>. Tuttavia, senza una reale ragione ed in modo contraddittorio, saranno convocati agli accertamenti psico-fisici solamente un numero ristrettissimo di candidati.
Per i civili, i candidati di sesso maschile e femminile risultati idonei alla prova scritta e classificatisi rispettivamente tra i primi 358 e 117 in ordine di merito; per i VFP1, i candidati di sesso maschile e femminile risultati idonei alla prova scritta e classificatisi rispettivamente tra i primi 582 e 195 in ordine di merito; per i congedati e VPF4, i candidati di sesso maschile e femminile risultati idonei alla prova scritta e classificatisi rispettivamente tra i primi 249 e 83 in ordine di merito.
Questo significa che la stragrande maggioranza dei candidati sarà illogicamente esclusa dal concorso. Ciò che appare davvero incomprensibile è che candidati bravi ed altamente meritevoli saranno penalizzati fortemente per aver conseguito un punteggio inferiore, magari di un decimo o centesimo di punto, rispetto ad altro partecipante.
Tale beffardo meccanismo fa dipendere l’ammissione alla seconda prova da una condizione incerta che non necessariamente costituisce indice di una migliore preparazione rispetto ad altri candidati.
Lo Studio ha già censurato questa modalità di selezione poiché riteniamo che sia assolutamente sbagliata ed irrispettosa dei reali meriti dei candidati. Un meccanismo identico è stato, infatti, previsto anche negli ultimi concorsi banditi dalla Polizia di Stato per il reclutamento di Allievi Agenti ed i Giudici, accogliendo la nostra tesi, ne hanno già affermato l’illegittimità.
Per questi motivi Salvis Juribus Law Firm è pronto a combattere un’altra battaglia di legalità per consentire l’ammissione ai successivi accertamenti psico-fisici a tutti i soggetti che hanno ottenuto un punteggio pari o superiore a sei decimi e che, del tutto illegittimamente, saranno esclusi dal concorso.
Come aderire alla campagna
Aderire alla nostra azione collettiva è semplicissimo. Basta inviare la documentazione (scaricabile in fondo alla pagina) debitamente scansionata e comprensiva degli allegati all’indirizzo e-mail info@salvisjuribus.it scrivendo nell’oggetto del messaggio “Ricorso 1220 Allievi Polizia Penitenziaria” oppure “Ricorso 197 Allievi Polizia Penitenziaria”.
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Adesioni entro il 30 novembre 2018
Scarica i moduli di adesione al ricorso cliccando qui (1220 Allievi)
Scarica i moduli di adesione al ricorso cliccando qui (197 Allievi)
Salvis Juribus – Rivista di informazione giuridica
Direttore responsabile Avv. Giacomo Romano
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Avv. Giacomo Romano
Ideatore e Coordinatore at Salvis Juribus
Nato a Napoli nel 1989, ha conseguito la laurea in giurisprudenza nell’ottobre 2012 con pieni voti e lode, presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II, discutendo una tesi in diritto amministrativo dal titolo "Le c.d. clausole esorbitanti nell’esecuzione dell’appalto di opere pubbliche", relatore Prof. Fiorenzo Liguori. Nel luglio 2014 ha conseguito il diploma presso la Scuola di specializzazione per le professioni legali dell'Università degli Studi di Napoli Federico II. Subito dopo, ha collaborato per un anno con l’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Napoli occupandosi, prevalentemente, del contenzioso amministrativo. Nell’anno successivo, ha collaborato con uno studio legale napoletano operante nel settore amministrativo. Successivamente, si è occupato del contenzioso bancario e amministrativo presso studi legali con sede in Napoli e Verona. La passione per l’editoria gli ha permesso di intrattenere una collaborazione professionale con una nota casa editrice italiana. È autore di innumerevoli pubblicazioni sulla rivista “Gazzetta Forense” con la quale collabora assiduamente da giugno 2013. Ad oggi, intrattiene collaborazioni professionali con svariate riviste di settore e studi professionali. È titolare di “Salvis Juribus Law Firm”, studio legale presso cui, insieme ai suoi collaboratori, svolge quotidianamente l’attività professionale avendo modo di occuparsi, in particolare, di problematiche giuridiche relative ai Concorsi Pubblici, Esami di Stato, Esami d’Abilitazione, Urbanistica ed Edilizia, Contratti Pubblici ed Appalti.