Concorso 120 Commissari Polizia: sbagliato il limite d’età di 30 anni, via al ricorso collettivo
Ancora illegittimità. Da pochissimi giorni è stato pubblicato il bando per il concorso pubblico, per titoli ed esami, per il conferimento di 120 posti di commissario.
Tra i requisiti per la partecipazione al concorso l’Amministrazione ha inserito il <<…non aver compiuto il 30° anno di età…>> elevabile fino ad un massimo di tre anni per i militari. Non c’è un limite d’età per gli appartenenti alla Polizia di Stato. Per i dipendenti dell’Amministrazione civile dell’interno il limite è di 35 anni.
Siamo fortemente stupiti ed indignati dall’inserimento nel bando di concorso della predetta clausola in quanto assolutamente ingiusta e non rispettosa dei diritti dei candidati. L’Amministrazione, infatti, intende in questo modo estromettere dalla partecipazione al concorso migliaia di candidati meritevoli.
Sulla questione abbiamo già registrato vittorie giudiziali. Il bando di concorso dello scorso anno, infatti, pure prevedeva questo ingiusto limite d’età.
Il T.A.R. Lazio, preso atto anche del meccanismo bloccante che impedisce di completare la procedura di presentazione della domanda su piattaforma digitale, ha ammesso un candidato alle prove del concorso sul presupposto che <<permangono dubbi sulla ragionevolezza delle disposizioni impugnate con le quali è stato modificato il requisito relativo al limite di età, abbassandolo (da 32 a 30 anni) in occasione dell’adozione del decreto ministeriale sopra richiamato (che ha sostituito il d. m. n. 115 del 1999), al fine dell’accesso alla carriera di commissario della Polizia di Stato, sia pure sulla base di norma di legge (decreto legislativo n. 94/2017 che ha modificato il decreto legislativo n. 334/2000) la cui legittimità è pure contestata da parte ricorrente alla stregua dei principi di matrice euro-unitaria e costituzionale>>.
Lo Studio non intende tirarsi indietro di fronte a questi ennesimi abusi di potere ed annuncia l’avvio di una nuova battaglia di legalità contro il Ministero dell’Interno. Il ricorso sarà patrocinato dall’avv. Giacomo Romano.
Tutti coloro che si ritrovano esclusi dal concorso per aver superato il 30° anno di età e che non hanno ancora compiuto il 32° anno di età possono proporre ricorso al T.A.R.
Lottate per i vostri diritti e non arrendetevi di fronte agli abusi.
N.B. Per aderire all’azione collettiva predisposta da Salvis Juribus Law Firm non c’è bisogno di inoltrare la domanda di partecipazione al concorso entro il 2 gennaio 2020!
Come aderire al ricorso
Aderire alla nostra azione è semplicissimo. È possibile aderire da tutta Italia inviando la documentazione (scaricabile in fondo alla pagina) debitamente scansionata e comprensiva degli allegati all’indirizzo e-mail info@salvisjuribus.it seguendo attentamente le istruzioni indicate.
***
Adesioni entro le ore 15:00 del 30 gennaio 2020
Scarica i moduli di adesione al ricorso cliccando qui
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Direttore responsabile Avv. Giacomo Romano
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Avv. Giacomo Romano
Ideatore e Coordinatore at Salvis Juribus
Nato a Napoli nel 1989, ha conseguito la laurea in giurisprudenza nell’ottobre 2012 con pieni voti e lode, presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II, discutendo una tesi in diritto amministrativo dal titolo "Le c.d. clausole esorbitanti nell’esecuzione dell’appalto di opere pubbliche", relatore Prof. Fiorenzo Liguori. Nel luglio 2014 ha conseguito il diploma presso la Scuola di specializzazione per le professioni legali dell'Università degli Studi di Napoli Federico II. Subito dopo, ha collaborato per un anno con l’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Napoli occupandosi, prevalentemente, del contenzioso amministrativo. Nell’anno successivo, ha collaborato con uno studio legale napoletano operante nel settore amministrativo. Successivamente, si è occupato del contenzioso bancario e amministrativo presso studi legali con sede in Napoli e Verona. La passione per l’editoria gli ha permesso di intrattenere una collaborazione professionale con una nota casa editrice italiana. È autore di innumerevoli pubblicazioni sulla rivista “Gazzetta Forense” con la quale collabora assiduamente da giugno 2013. Ad oggi, intrattiene collaborazioni professionali con svariate riviste di settore e studi professionali. È titolare di “Salvis Juribus Law Firm”, studio legale presso cui, insieme ai suoi collaboratori, svolge quotidianamente l’attività professionale avendo modo di occuparsi, in particolare, di problematiche giuridiche relative ai Concorsi Pubblici, Esami di Stato, Esami d’Abilitazione, Urbanistica ed Edilizia, Contratti Pubblici ed Appalti.
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