Concorso Carriera Prefettizia 2018: la prova preselettiva è illegittima

Concorso Carriera Prefettizia 2018: la prova preselettiva è illegittima

Come noto, è terminata da qualche giorno la prova preselettiva del concorso pubblico, per titoli ed esami, a 50 posti per l’accesso alla qualifica iniziale della carriera prefettizia, indetto con decreto ministeriale 28 giugno 2017, pubblicato nella G. U. 4^ Serie Speciale “Concorsi ed Esami” numero 49 del 30 giugno 2017. La prova preselettiva si è svolta nei giorni 15 e 16 gennaio 2018 presso la Fiera di Roma e vi hanno partecipato n. 4.934 candidati.

Il nostro Studio ha ricevuto diverse segnalazioni da parte di molti partecipanti al concorso, i quali hanno lamentato – anche questa volta – il verificarsi di odiose anomalie. Innanzitutto, la prima irregolarità che è balzata subito agli occhi degli aspiranti prefetti è stata la pubblicazione della banca dati solo due settimane prima della prova, con evidente pregiudizio per i partecipanti che sono stati costretti a studiare ca. 5.000 quesiti in un così breve lasso di tempo.

Inoltre, dall’esame dei primi verbali lo Studio ha già appurato che le schede anagrafiche e quelle risposte non sono state imbustate prima di essere consegnate alla Commissione, con evidente lesione della riservatezza dei candidati.

Ma, a ben vedere, le stesse modalità di svolgimento della prova preselettiva appaiono assolutamente arbitrarie ed illegittime. Infatti, all’art. 9, co. 2, del bando di concorso si legge che <<Sono ammessi a sostenere le prove scritte di cui al successivo articolo 10 i candidati che abbiano riportato nelle prove preselettive un punteggio non inferiore a 114,5 su 118,8 e in ogni caso almeno un numero di candidati pari a sette volte i posti messi a concorso. Sono comunque ammessi i candidati che hanno conseguito un punteggio uguale al più basso risultato utile ai fini dell’ammissione secondo il suddetto criterio>>.

Visualizza il bando di concorso cliccando qui

In altri termini – in maniera del tutto schizofrenica – l’Amministrazione ha deciso che per superare la prova preselettiva fosse necessario raggiungere un punteggio pari a 96,38/100. In maniera schizofrenica – si ripete – perché per superare le prove scritte è, invece, sufficiente raggiungere un punteggio complessivo di 70/100. Pertanto, risulta irrazionale una soglia di idoneità per il superamento della prova preselettiva maggiore di quella richiesta per una delle vere e proprie “prove selettive”.

Salvis Juribus Law Firm ritiene, quindi, che possano proporre ricorso tutti i candidati che abbiano conseguito un punteggio pari o superiore a quello previsto per l’ammissione alla fase orale. In particolare, chiunque abbia raggiunto il punteggio di 83,16 deve – a nostro giudizio – aver accesso alla prova scritta. Ed è quello che il nostro Studio legale chiederà per i nostri ricorrenti attraverso la proposizione del ricorso.

Del resto, le ultime vicende giudiziarie hanno già dimostrato la bontà della nostra tesi. La giurisprudenza, infatti, più volte ha affermato – anche recentemente – che il punteggio richiesto per il superamento delle prove preselettive non può essere superiore alle prove vere e proprie del concorso.

I nominativi dei candidati ammessi a sostenere le prove scritte saranno pubblicati nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana – 4ª Serie speciale – Concorsi ed esami del 16 febbraio 2018.

Aderire alla nostra azione collettiva è semplicissimo. Basta inviare la documentazione (scaricabile in fondo alla pagina) debitamente scansionata e comprensiva degli allegati all’indirizzo e-mail info@salvisjuribus.it scrivendo nell’oggetto del messaggio “Ricorso 50 posti carriera prefettizia”. Per rimanere aggiornato sulle novità clicca Mi piace sulla nostra pagina Facebook.

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Adesioni aperte fino al 15 febbraio 2018

Scarica i moduli di adesione al ricorso cliccando qui


Salvis Juribus – Rivista di informazione giuridica
Direttore responsabile Avv. Giacomo Romano
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Avv. Giacomo Romano

Ideatore e Coordinatore at Salvis Juribus
Nato a Napoli nel 1989, ha conseguito la laurea in giurisprudenza nell’ottobre 2012 con pieni voti e lode, presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II, discutendo una tesi in diritto amministrativo dal titolo "Le c.d. clausole esorbitanti nell’esecuzione dell’appalto di opere pubbliche", relatore Prof. Fiorenzo Liguori. Nel luglio 2014 ha conseguito il diploma presso la Scuola di specializzazione per le professioni legali dell'Università degli Studi di Napoli Federico II. Subito dopo, ha collaborato per un anno con l’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Napoli occupandosi, prevalentemente, del contenzioso amministrativo. Nell’anno successivo, ha collaborato con uno studio legale napoletano operante nel settore amministrativo. Successivamente, si è occupato del contenzioso bancario e amministrativo presso studi legali con sede in Napoli e Verona. La passione per l’editoria gli ha permesso di intrattenere una collaborazione professionale con una nota casa editrice italiana. È autore di innumerevoli pubblicazioni sulla rivista “Gazzetta Forense” con la quale collabora assiduamente da giugno 2013. Ad oggi, intrattiene collaborazioni professionali con svariate riviste di settore e studi professionali. È titolare di “Salvis Juribus Law Firm”, studio legale presso cui, insieme ai suoi collaboratori, svolge quotidianamente l’attività professionale avendo modo di occuparsi, in particolare, di problematiche giuridiche relative ai Concorsi Pubblici, Esami di Stato, Esami d’Abilitazione, Urbanistica ed Edilizia, Contratti Pubblici ed Appalti.

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