Salute mentale, principio di proporzione e cause di giustificazione

Salute mentale, principio di proporzione e cause di giustificazione

In occasione della giornata mondiale della salute mentale ricorrente ogni 10 ottobre intendevo trattare con discrezione un argomento assai importante in materia: il cosiddetto Monarch Project, ossia il programma di controllo mentale.

Che cosa sappiamo di questo progetto? E’ una invenzione o realtà? Dove e da chi viene attuato?

Il nome di questo progetto fa pensare a qualcosa connesso con l’aristocrazia oppure alla monarchia e, invece, la denominazione fa riferimento piuttosto alla farfalla monarca.

Le radici di questo progetto si infondano in qualcosa del passato, nelle ricerche risalenti al periodo dei campi di concentramento e del periodo nazista. Ricerche ed esperimenti sulla personalità umana e sui metodi di modificazione della stessa. Una modificazione effettuata per ottenere precisi risultati eventualmente poste a precise finalità.

Il Monarch Project di cui si parla ora veniva preceduto da altri diversi progetti in questa materia e i primi derivano proprio dalle ricerche ed esperimenti del dottore di allora, Joseph Mengele, nei campi di concentramento.

Erano gli stessi ufficiali del reich a sperimentare questi metodi che, successivamente alla seconda guerra mondiale, tramandavano le loro ricerche agli ufficiali statunitensi per le loro sezioni speciali di investigazione. Quindi di questo particolare argomento se ne parla nel web con estrema cautela anche per il particolare impatto nei lettori.

Questo programma o programmazione diciamo mentale consisterebbe in una combinazione di psicologia, neuroscienze e addirittura certi rituali. Tutto questo per creare nella persona dove viene attuata una specie di alter ego che può essere programmato e attivato dai gestori. Una sorta di schiavitù mentale che si concretizza nel compimento di situazioni apparentemente attribuibili solo alla persona che li compie, un perfetto incastro formale ed un controllo e gestione delle inclinazioni creative. Non per niente nell’ordinamento interno vengono previste differenti cause di esclusione della responsabilità penale alcune proprio ricollegabili a fattori psicologici.

Ritornando al Progetto diverse fonti ne attribuiscono la nascita ossia le origini alle ricerche del Dr. Joseph Mengele sui prigionieri ingiustamente trattenuti nei campi nazisti. Quindi questo metodo di controllo mentale veniva basato sul trauma con ovviamente violente intimidazioni, l’utilizzo di farmaci e l’ipnotismo per avere un totale asservimento della persona che ne diventava oggetto, se non altri esperimenti sulla persona. Le scoperte di queste ricerche venivano tramandate agli alleati statunitensi che le attuavano nel progetto segreto MK-ULTRA. Cosi lo stesso Dottore ed altri ricercatori proseguivano gli esperimenti dopo essersi spostati segretamente nelle basi di ricerca statunitensi. Persone responsabili di uccisioni, torture, mutilazioni proseguivano questi esperimenti tutelati ormai da un altro o dallo stesso potere.

Se ormai nel codice penale questi accadimenti sono rubricati precisamente come reati in tempo di guerra la responsabilità per tutto ciò veniva giustificato come espletamento del dovere. Ma quale dovere risponde ad una specie di rieducazione rispondente ai criteri ariani mediante trauma e violenza concretizzata in abusi verbali e altro, isolamento con manipolazione dei stati mentali, alterazioni cerebrali, somministrazione di farmaci e sostanza chimiche per esperimentare. Indurre traumi, manipolazione, schiavizzazione mentale con programmazione. Dopo l’esposizione del progetto a varie commissioni di controllo si sostiene che questa ricerca sia stata definitivamente sospesa, anche se i risultati ottenuti dal progetto Monarca come programma classificato potrebbero essere tuttora utilizzati con modalità non ufficialmente riconosciute o top-secret.

Se qualcuno tende ad essere deprogrammato con l’ausilio di terapisti o ritiri spirituali per allontanare le influenze riesce a sfuggire sì a questi schemi, ma rischia di essere marchiato come ribelle o pericolo per la pubblica sicurezza come disobbediente degli ordini impartiti. Quindi deprogramazzione sì, ma tenendo conto bene di stare attenti ad altre violazioni di norme. E per i credenti della metempsicosi anche altre regole da tenere in considerazione.

Il perché del ricordare di questi metodi o di questi progetti del passato? Per stare attenti ed identificare tali tecniche in altri contesti nascosti sotto quale potere. D’altronde nell’epoca della modernità e della liberalizzazione che stiamo vivendo appare a volte difficile orientarsi in una quasi nuova era.

Eppure la creazione di traumi da parte di questi programmatori causa la dissociazione dalla realtà, risposta naturale delle persone quando si trovano in condizioni di particolare dolore, terreno fertile per la creazione da parte dei gestori di svariati alter ego da utilizzare in condizioni di schiavitù e attivabili a comando per il perseguimento di chissà quali finalità.

Si spiega che questa programmazione avveniva o avviene in cicli diversi o per la creazione di profili diversi tra i quali Alfa, stimolo neuronale per la personalità di base con caratteristiche di forza fisica e memoria pronunciata, Beta, con la creazione di profili privi di convinzioni morali stimolando cosi l’istinto sessuale primitivo quindi programmazione o schiavitù sessuale, Delta inerente all’addestramento di soldati o agenti speciali, in alcuni  casi estremi con eventuali suicidi dopo il compimento delle loro missioni, Theta una sorta di programmazione “psichica” su persone ritenute discendenti da famiglie con certe credenze religiose.

La problematica di queste programmazioni mentali sono ovviamente non solo il carattere sconosciuto di questi interventi quindi la privazione della possibilità di scelta ma anche gli abusi di queste sperimentazioni. Diversi scritti riportano le categorie o le fasce di persone sulle quali e’ stata esperimentata persone che sono anche scomparse o addirittura colte da morti improvvise.

Con la modernizzazione e la libertà nelle comunicazioni le rivelazioni di questi progetti sono verificabili più che mai, in modo discreto ma diverse testimonianze ci sono. E se i conti con le soluzioni scientifiche riconosciute non tornano, altre spiegazioni si collocano a loro posto.

Un intervento recente nel codice penale italiano è il riconoscimento ossia l’estensione della causa di giustificazione della legittima difesa ai casi della persona aggredita che reagisce in presenza di una causa psichica ossia il turbamento grave nel rispetto del principio di proporzione tra offesa e difesa.

La nuova norma entrata in vigore il 18 maggio 2019 sembra accertare da più vicino e con maggiore sensibilità lasciando spazio ad accertamenti riguardanti l’incisione tra fattore psicologico, causa reale del fatto compiuto ed effetto, estendendosi appunto anche all’analisi dei fattori psicologici influenti nelle circostanze di fatto.

D’altro lato spetta anche ai procuratori dei diritti tenere conto delle varie circostanze riconosciute o meno per essere più obiettivi che mai nelle proprie interpretazioni perché con le nuove correnti e influenze i conti devono tornare lo stesso.


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Mi sono laureata nel 2007 in Giurisprudenza presso l'Università degli studi di Pavia in Diritto Internazionale. Nel 2009 ho ottenuto dall'Ordine degli Avvocati di Milano il Certificato di Pratica Forense per l'abilitazione alla professione di Avvocato. Ho studiato diritto comparato a Strasburgo e ho potuto approfondire le mie conoscenze giuridiche con corsi di specializzazione in materie quali "Le regole di genere" presso l'Università di Bergamo, "Contracts:From trust to promise" presso l'Università di Harvard e "International Human Rights" presso Louvain University etc. Negli anni successivi alla laurea ho collaborato con diversi studi legali con attività di redazione di atti giudiziari e stragiudiziali nei rami principali del diritto, ricerca giurisprudenziale e dottrinale, traduzioni etc. Dal 2010 svolgo l'attività di libero professionista nell'ambito della consulenza legale. Nel 2017 ho completato presso la University of London il corso telematico in Global Diplomacy-Diplomacy in the Modern World. Ultimamente ho potuto svolgere anche studi in religione presso la Divinity School di Harvard. I miei recenti studi invece riguardano l'atteggiamento umano difronte ai disturbi psichici nel corso completato presso un'associazione che si occupa di volontariato in questo campo.

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