Scorrimento 1851 AA Polizia Stato, ultimatum del TAR: sarà nominato un commissario ad acta
È quanto deciso dal T.A.R. Lazio, sede di Roma, all’udienza del 21 gennaio 2020 su istanza dell’avv. Giacomo Romano impegnato in prima linea nella difesa di centinaia di candidati.
Parliamo di un contenzioso che è balzato alle cronache perché mette gravemente in luce l’inefficienza di una intera Amministrazione.
In buona sostanza, il Ministero dell’Interno – nel 2017 – ha bandito un concorso per l’assunzione di 1.148 Allievi Agenti della Polizia di Stato. Il bando prevedeva, come requisiti per la partecipazione, trenta anni non compiuti e il possesso della licenza media. Nel 2019, con il d.l. semplificazioni (da noi ribattezzato “decreto discriminazioni”) si è deciso di reclutare 1.851 allievi agenti della Polizia di Stato mediante lo scorrimento della graduatoria delle prove scritte dell’iniziale concorso per civili cambiando, però, i requisiti: ventisei anni non compiuti e diploma di scuola superiore. Migliaia di candidati sono stati letteralmente buttati fuori dalla selezione e, dunque, hanno agito in giudizio. Il T.A.R. ha accolto tutti i nostri ricorsi ammettendo i candidati al prosieguo della selezione ma il Ministero, inizialmente ottemperante, da un certo momento in poi (luglio 2019) si è dileguato.
Il Ministero dell’Interno rifiuta di eseguire i provvedimenti del Giudice.
Come sanno tutti, si tratta di Ordinanze (non appellate oppure confermate in appello) che hanno ammesso al corso di formazione 455 idonei con riserva e oltre 1.200 ragazzi alle prove di efficienza fisica, psico-fisica ed attitudinale.
Un comportamento inqualificabile, che certamente non si addice ad una Amministrazione che dovrebbe assicurare il rispetto delle leggi. Un comportamento che sta creando pregiudizi gravissimi a questi ragazzi, bloccati da mesi senza che il Ministero abbia mai dato loro una spiegazione.
L’avv. Romano non si è mai arreso a tali comportamenti e, oramai da diversi mesi, sta combattendo al fianco di questi giovani meritevoli per assicurare loro quello che dovrebbe essere un diritto garantito dallo Stato: il diritto al lavoro. Tanto più che si tratta di persone che hanno deciso di dedicare la loro vita al servizio delle Istituzioni e che certamente non meritano questo trattamento.
L’avv. Romano ha anche preso personalmente parte all’ultima manifestazione organizzata dai ricorrenti a Roma, in piazza Montecitorio lo scorso 22 gennaio 2020 nel tentativo di risvegliare la politica italiana e di sollecitare l’intervento del Governo.
Sul fronte giudiziale, al fine di ridurre i tempi al minimo, lo Studio sta proponendo una serie di istanze finalizzate ad ottenere l’esecuzione dei provvedimenti del Giudice passati in giudicato cautelare e proprio lo scorso 22 gennaio la situazione si è sbloccata con riferimento ai candidati in attesa di essere convocati per le prove del concorso.
Il Collegio ha ordinato <<…all’Amministrazione resistente di sottoporre i sottoelencati ricorrenti alle prove di accertamento dei requisiti di cui all’art. 6, comma 1, lett. c), del d.P.R. n. 335/1982, anche mediante l’espletamento di una sessione integrativa, entro 45 giorni […] avvertendo l’Amministrazione, peraltro, che, in caso di ulteriore violazione del giudicato cautelare, sarà disposta […] la nomina di un commissario ad acta che si sostituirà all’Amministrazione inadempiente…>>.
Un provvedimento importante ed incisivo, che i nostri Assistiti attendevano da tempo. Siamo convinti che, nei prossimi giorni, seguiranno tanti altri provvedimenti simili e che, molto presto, il Ministero dell’Interno si adeguerà alle decisioni del Giudice.
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Avv. Giacomo Romano
Ideatore e Coordinatore at Salvis Juribus
Nato a Napoli nel 1989, ha conseguito la laurea in giurisprudenza nell’ottobre 2012 con pieni voti e lode, presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II, discutendo una tesi in diritto amministrativo dal titolo "Le c.d. clausole esorbitanti nell’esecuzione dell’appalto di opere pubbliche", relatore Prof. Fiorenzo Liguori. Nel luglio 2014 ha conseguito il diploma presso la Scuola di specializzazione per le professioni legali dell'Università degli Studi di Napoli Federico II. Subito dopo, ha collaborato per un anno con l’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Napoli occupandosi, prevalentemente, del contenzioso amministrativo. Nell’anno successivo, ha collaborato con uno studio legale napoletano operante nel settore amministrativo. Successivamente, si è occupato del contenzioso bancario e amministrativo presso studi legali con sede in Napoli e Verona. La passione per l’editoria gli ha permesso di intrattenere una collaborazione professionale con una nota casa editrice italiana. È autore di innumerevoli pubblicazioni sulla rivista “Gazzetta Forense” con la quale collabora assiduamente da giugno 2013. Ad oggi, intrattiene collaborazioni professionali con svariate riviste di settore e studi professionali. È titolare di “Salvis Juribus Law Firm”, studio legale presso cui, insieme ai suoi collaboratori, svolge quotidianamente l’attività professionale avendo modo di occuparsi, in particolare, di problematiche giuridiche relative ai Concorsi Pubblici, Esami di Stato, Esami d’Abilitazione, Urbanistica ed Edilizia, Contratti Pubblici ed Appalti.
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