Social network: i post possono provare lo stress
United States District Court for the District of Oregon, Robinson v. Jones Lang LaSalle Americas, Inc., 29.8.12
I giudici hanno affermato che le attività svolte dagli utenti su Facebook, Linkedin e MySpace possono essere prodotti in giudizio per dimostrare lo stato emozionale e lo stress patito dall’attore in una causa per discriminazione.
A parere dei giudici, le comunicazioni effettuate attraverso gli “online social media”, compresi i profili, la pubblicazione di post, messaggi, gli aggiornamenti degli status, i commenti sulle bacheche che “nell’insieme provocano dei flussi di attività di gruppo quali applicazioni, blog, fotografie, clip multimediali, come comunicazioni di terze parti che consentono di contestualizzare le comunicazioni della parte“.