Alfano firma il decreto sulle unioni civili: ora sono realtà
Il 23 luglio è una data storica per le organizzazioni dei diritti civili in Italia. Molti di voi si chiederanno il perché. E’ molto semplice: il ministro Alfano ha firmato il decreto ministeriale sulle unioni civili ed oggi, 29 luglio, è entrato in vigore.
Il ministero dell’Interno, qualche giorno fa, ha pubblicato – anche online – le formule a cui dovranno attenersi gli ufficiali degli oltre ottomila comuni d’Italia.
Tali formule risultano essere provvisorie, in attesa dell’entrata in vigore dei decreti delegati definitivi, che devono arrivare entro sei mesi dall’approvazione della legge.
La vicenda ora è tutta burocratica. Una coppia Lgbt qualora voglia costituire la propria unione si dovrà limitare a leggere un semplice verbale: l’ufficiale del comune, in sostanza, prenderà nota della richiesta dei due interessati che “dichiarano di costituire, mediante la presente dichiarazione, l’unione civile tra di loro”.
Le formule pubblicate dal ministero, con la firma di Angelino Alfano, sono molte, e coprono tutte le possibili varianti.
La firma interviene all’indomani del parere favorevole del Consiglio di Stato sullo schema di decreto, che entrerà in vigore il giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Nel frattempo a Castel San Pietro (Bologna) domenica 24 luglio 2016 il sindaco Fausto Tinti ha celebrato la prima unione civile dopo la firma dei decreti attuativi della legge Cirinnà.
Un atto, che dopo numerose polemiche, fa diventare realtà le unioni civili.
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Massimiliano Montagnini
Specializzato in Studi sull'Amministrazione Pubblica
con Studio in Ostiglia (Mn)