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<span itemprop="name">Tribunale Roma, Sez. spec. Impresa, 05 maggio 2016</span>

Tribunale Roma, Sez. spec. Impresa, 05 maggio 2016

Ai fini dell’affermazione della responsabilità del provider, occorre dimostrare che questi fosse a conoscenza o potesse essere a conoscenza dell’illiceità commessa dall’utente mediante l’immissione sul sito/server del materiale in violazione dei diritti di sfruttamento economico detenuti da terzi; nel valutare la condotta esigibile dal provider, inoltre, si deve tener conto dell’impossibilità per quest’ultimo di procedere ad una verifica preventiva del materiale immesso quotidianamente dagli utenti, avuto riguardo alla complessità tecnica che un controllo del genere richiederebbe e al divieto, previsto dall’art. 15 della direttiva 2000/31/CE, di un obbligo generale di sorveglianza a suo carico sulle informazioni che trasmettono o memorizzano e di ricercare attivamente fatti o circostanze che indichino la presenza di attività illecite.

In caso di sequenze televisive “caricate” illecitamente sulla piattaforma della convenuta, ai fini dell’affermazione della responsabilità del provider, è necessario dimostrare che questi fosse a conoscenza o potesse essere a conoscenza dell’illiceità commessa dall’utente mediante l’immissione del materiale in violazione dei diritti di sfruttamento economico detenuti da terzi.

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