E’ sequestro di persona parcheggiare davanti alla porta di casa altrui

E’ sequestro di persona parcheggiare davanti alla porta di casa altrui

a cura di Giuseppe Di Micco

A stabilirlo è la Cassazione, con una sentenza depositata il 21 dicembre, ritenendo che sussistano i presupposti per il delitto di sequestro di persona, nel caso in cui venga lasciato in sosta un veicolo bloccando l’ingresso di un’abitazione di un soggetto.

Nel caso di specie, il proprietario di un immobile al fine di voler costringere un inquilino moroso al pagamento di una somma aggiuntiva per il consumo di energia elettrica, collocava un muletto e due macchine aratrici, bloccando il vialetto d’ingresso alla casa di quest’ultimo, e minacciandolo che li avrebbe rimossi solo ove quest’ultimo avesse pagato.

La Suprema Corte annulla con rinvio la sentenza del Giudice per l’udienza preliminare presso il Tribunale di Rimini, poiché a prescindere dalla circostanza, peraltro non provata, della possibilità di accedervi per un ingresso secondario, la condotta posta in essere dal proprietario si era riversata soprattutto a danno dei figli minori rimasti bloccati in casa.

Infatti, per la configurazione del delitto di cui all’art. 605 c.p., non si richiede l’assoluta costrizione della vittima, ma che alla stessa sia lasciata un’opportunità di fuga percorribile solo in modi che possano essere scoraggiati dal timore di danni o pericoli per la persona.

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Giuseppe Di Micco

Laureato in Giurisprudenza con votazione di 110 e lode, tesi in diritto canonico, relatore prof. Mario Tedeschi. Ha svolto la pratica forense presso l’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Napoli, mediante una diretta attività di partecipazione alle udienze in tribunale, nonché nello studio dei casi pratici per la redazione di atti giudiziari e pareri. Praticante abilitato, collabora presso studi legali in materia di diritto civile e diritto del lavoro. Dottore di ricerca in diritto canonico ed ecclesiastico presso l’Università degli Studi di Milano, ha approfondito come tema di ricerca il problema della consumazione del matrimonio nei diritti religiosi (diritto ebraico, canonico, ed islamico). Collaboratore alle cattedre di diritto ecclesiastico, diritto canonico, diritti confessionali e storia e sistemi dei rapporti tra Stato e Chiesa, del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università Federico II di Napoli. Collabora attivamente anche presso le strutture ecclesiali, in particolare negli ambiti liturgici e della formazione giovanile.

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