Fino al 23 gennaio 2017 è possibile rottamare le cartelle Equitalia
E’ stata la notizia della settimana (subito dopo le elezioni americane): dal 7 novembre 2016 sarà possibile rottamare le cartelle Equitalia.
M cosa significa “rottamare”? Quali importi interesserà? Quale procedura si dovrà seguire?
Vediamo oggi di fare un po’ di chiarezza.
Il D.L: 193/2016 ha previsto la possibilità di definire in maniera agevolata le pendenze con l’odiato ente di riscossione.
A partire dal 7 novembre 2016 e fino al 23 gennaio 2017, quindi, si potrà chiedere di pagare solo gli importi delle cartelle, escludendo dunque interessi e sanzioni.
La “rottamazione” riguarda i ruoli emessi dal 2000 al 2015 attinenti a sanzioni del Codice della Strada ed accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate (Irpef, Iras, Iva…).
Gli importi potranno essere scaglionati fino ad un massimo di 4 rate e potranno accedervi anche coloro i quali siano già inseriti in un piano rateale o siano decaduti.
Attenzione, però: non è tutto oro ciò che luccica. Infatti, seppur molto accattivante, anche questa strada ha dei paletti.
Infatti, chi ha deciso di accedere al piano rateale potrà beneficiarne purché versi le prime tre rate entro la data del 15 dicembre e l’ultima rata entro il 15 marzo 2018.
Inoltre, decadrà dal beneficio chi ometta di pagare anche solo una rata.
Chi ha già in corso un piano rateale, potrà godere dei benefici della rottamazione solo se paga l’intero importo entro il 31.12.2016 mentre chi ha un contenzioso pendente con Equitalia potrà fare istanza solo rinunciando al procedimento.
Tuttavia, va segnalato che gli illustrati benefici e restrizioni non sono definitivi: si attendono infatti alcune modifiche (ad esempio, una potrebbe riguardare il numero delle rate concedibili).
Chi fosse interessato, comunque, a presentare istanza può farlo scaricando e compilando l’apposito modulo che trova sul sito Equitalia ed inviarlo tramite pec all’indirizzo della Direzione Regionale di competenza, allegando un documento di identità, oppure consegnarlo a mani all’ufficio.
Entro il 24 aprile 2017 gli aderenti riceveranno una comunicazione da parte della Direzione con il numero di rate e la scadenza.
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Avv. Camilla Fasciolo
Nata il 07.09.1987 a Finale Ligure (SV), ha conseguito la laurea in Giurisprudenza nel luglio 2006 con una tesi in procedura penale, "La disciplina del patrocinio a spese dello stato nei procedimenti penali". Nel giugno 2013 si diploma presso la Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali dell'Università di Genova, con una tesi in diritto di famiglia riguardante il nesso di causalità nell'addebito della separazione. Esercita la professione di avvocato dal Gennaio 2015.
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