Fisco, in arrivo le lettere per mettersi in regola ed evitare i controlli
Nuova tornata di “alert” via posta elettronica certificata per alcune categorie di contribuenti titolari di reddito d’impresa. Si tratta, in particolare, dei soggetti che gestiscono apparecchi che distribuiscono vincite in denaro (art. 110, comma 6, del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza).
A seguito del confronto dei dati dichiarativi con quelli comunicati dalle società concessionarie della rete telematica per la gestione degli stessi apparecchi, sono infatti emerse delle possibili anomalie nella dichiarazione dei compensi percepiti.
Con un provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate, pubblicato oggi, vengono quindi indicate le modalità con le quali sono rese disponibili ai contribuenti le informazioni da verificare.
I soggetti interessati dalle comunicazioni potranno così fare una valutazione in ordine alla correttezza dei dati in possesso dell’Agenzia delle Entrate e fornire eventuali elementi, fatti e circostanze in grado di giustificare la presunta anomalia.
Oltre alle mail certificate, le comunicazioni viaggeranno per posta ordinaria, in modo da raggiungere anche chi non ha un indirizzo Pec attivo, oppure non registrato nei pubblici elenchi.
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Quali sono i dati condivisi
Per introdurre nuove e più avanzate forme di comunicazione, stimolare l’assolvimento degli obblighi tributari e favorire l’emersione spontanea delle basi imponibili, l’Agenzia delle Entrate mette quindi a disposizione anche di questa specifica categoria di contribuenti gli elementi e le informazioni di cui è in possesso. I dati di dettaglio relativi alla comunicazione saranno consultabili all’interno del “Cassetto fiscale” del contribuente, in cui sono resi disponibili, in particolare:
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l’ammontare complessivo dei compensi percepiti nel 2011 per la gestione di apparecchi che distribuiscono vincite in denaro;
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il modello di dichiarazione Iva presentata relativa all’anno 2011;
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il protocollo identificativo e data di invio della dichiarazione Iva 2011;
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l’ammontare complessivo delle operazioni esenti indicate nella dichiarazione Iva;
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l’importo delle operazioni esenti parzialmente o totalmente omesso, emergente dal confronto con l’ammontare complessivo dei compensi comunicati dalle società concessionarie;
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il dettaglio dei compensi comunicati, con separata indicazione delle società concessionarie e della tipologia di apparecchi.
Strada prioritaria, la Pec
Le comunicazioni vengono inviate agli indirizzi di posta elettronica certificata attivati dai contribuenti o per posta ordinaria, nei casi di indirizzo Pec non attivo o non registrato nell’Indice Nazionale degli Indirizzi di Posta Elettronica Certificata (INI-PEC), istituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico.
I contribuenti, anche mediante gli intermediari incaricati della trasmissione delle dichiarazioni, potranno a loro volta richiedere informazioni o segnalare eventuali elementi, fatti e circostanze non conosciuti dall’Agenzia delle Entrate contattando il numero 848.800.444 da telefono fisso (tariffa urbana a tempo) oppure lo 06/96668907 da telefono cellulare.
Qualora decidano di inviare documentazione a supporto della giustificazione dell’anomalia segnalata, potranno utilizzare il canale telematico CIVIS. In alternativa, potranno regolarizzare gli errori o le omissioni eventualmente commessi mediante l’istituto del ravvedimento operoso (Art. 13 del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 472) effettuando due adempimenti:
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presentazione di una dichiarazione integrativa (Art.2, comma 8, del decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 1998, n. 322);
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versamento delle maggiori imposte dovute, dei relativi interessi e delle sanzioni correlate all’infedele dichiarazione in misura ridotta, riportando nel modello F24 il codice atto indicato nella comunicazione.
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