Il contratto di edizione musicale (Tesi di laurea)
Il contratto di edizione musicale
di Antonio Formiglia
In questo lavoro si affronterà da vicino il tema della tutela del prodotto intellettuale. Questa esigenza di tutela è al giorno d’oggi molto sentita, ma ha avuto un’evoluzione lenta e tortuosa e rischia di essere messa a dura prova dalle nuove tecnologie.
Inoltre è insita nelle opere dell’ingegno l’esigenza di diffusione e divulgazione; quindi il dinamismo del mercato, con tutti i suoi rischi e le sue variabili, può rappresentare una ulteriore insidia.
Unendo però gli sforzi del Legislatore nazionale e comunitario e l’attività delle Corti, si può tracciare un profilo unitario e coerente di questa affascinante materia, la quale però, va detto, presenta continuamente nuovi spunti di riflessione e lascia un minimo spazio ad alcune “zone d’ombra”: una di queste è rappresentata da quelle figure contrattuali non disciplinate dalla vigente legge e che quindi necessitano di una continua attività di interpretazione e ricostruzione.
Il presente lavoro affronterà da vicino il tema, molto discusso, della trasmissione del diritti di utilizzazione economica di quell’opera dell’ingegno che ha carattere di creazione musicale, proprio all’interno di una fattispecie contrattuale atipica denominata “contratto di edizione musicale”.
Nel corso degli anni sull’argomento si sono susseguiti illustri pareri di dottrina e giurisprudenza che hanno contribuito a dare un certo ordine a una tematica abbastanza controversa: da un lato vi era la disciplina del contratto di edizione per le stampe, che si ergeva come paradigma contrattuale e, dall’altro, vi era l’esigenza di differenziare e adattare quella disciplina, nel caso in cui ad essere oggetto della creazione non fosse stata un’opera cartacea, pronta per essere divulgata a mezzo stampa, bensì una creazione musicale, protetta anch’essa dalla legge sul diritto d’autore n. 633 del 1941.
Sarà necessario ripercorrere brevemente la storia del diritto d’autore, partendo dal mondo classico e arrivando ai giorni nostri, soffermandosi sugli eventi, sulle leggi e sulle codificazioni che hanno rappresentato punti di svolta per un sistema di protezione che mira all’universalità, trascendendo i singoli confini geografici degli Stati.
Si farà riferimento alle fonti legislative, con un occhio di riguardo al nostro Paese, ma senza trascurare il fattore comunitario e internazionalistico, sempre più cogente e penetrante.
Ci sarà una parentesi introduttiva che avrà come fulcro il tema del trasferimento del diritto patrimoniale d’autore in tutte le sue sfaccettature, dalla disciplina presente nella legge sul diritto d’autore n. 633 del 1941, fino ai nuovi spunti portati dallo sviluppo tecnologico, che lasciano aperte nuove strade inesplorate.
Si passerà poi ad esaminare il contratto di edizione per le stampe, mettendone in luce la centralità in tema di contrattualistica di diritto d’autore, analizzandone i suoi elementi portanti, le sue origini (sarà riportata anche una noto controversia in materia, avente come protagonista uno dei più grandi autori della nostra letteratura), la sua disciplina, la sua tipologia, la sua cessione e anche le sue cause estintive.
Arrivati a questo punto farà ingresso nella trattazione il cc.dd contratto di edizione musicale, con tutti i suoi profili problematici e di grande interesse. Dopo una parentesi storica, bisognerà innanzitutto contestualizzarlo all’interno della materia contrattuale, mettendone in evidenza i caratteri di atipicità che lo contraddistinguono; sarà poi inevitabile procedere ad un confronto dettagliato con il contratto di edizione per le stampe, per anni considerato omnicomprensivo, ma che in realtà presenta una causa diversa e fa esplicito riferimento alla riproduzione a mezzo “stampa”: a tale elemento testuale solo negli ultimi anni è stata data una importanza adeguata; proprio a proposito della pubblicazione cartacea si farà un approfondimento sulla disciplina giuridica dello spartito musicale, tematica che rappresenta una sorta di trait d’union tra la riproduzione a mezzo stampa di materiale cartaceo e tutela che va comunque apprestata alle opere musicali.
Verranno poi messi in evidenza i tratti peculiari del contratto di edizione in ambito musicale, partendo dall’opera musicale, dalla sua creazione alla sua distribuzione, ed arrivando ad un analisi dei protagonisti in materia: autori, editori e produttori fonografici/discografici. Si cercherà a questo punto di costruire una disciplina applicabile sulla base dalle pronunce giurisprudenziali più famose e decisive, corroborate da pareri di diversi Autori. Tali peculiarità riguarderanno soprattutto la causa di questo contratto, il suo regime probatorio e la sua durata, il tema senza dubbio più dibattuto; ci si interrogherà poi sull’applicabilità o meno di alcune disposizioni generali in tema di diritto d’autore, come l’obbligo di buona fede e l’obbligo del compenso, si parlerà poi delle cause estintive e degli effetti della risoluzione e del fallimento, fino ad arrivare anche in questo caso alle possibilità che l’evoluzione tecnologica potrà portare in ambito di “futuri diritti”.
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