Il foglio di precisazione delle conclusioni si può depositare sia cartaceo che telematico
Tribunale di Milano, ordinanza del 3 marzo 2016
Con ordinanza del 3 marzo 2016, il Tribunale di Milano si è pronunciato nuovamente in materia di deposito del foglio di precisazione delle conclusioni, cambiando l’orientamento statuito con il provvedimento del 23 febbraio 2016.
Secondo il giudice milanese, nel corso dell’udienza di precisazione delle conclusioni, la parte ha il dovere di rassegnare le proprie conclusioni, anche solo dettandole affinché vengano trascritte nel verbale del processo. Per evitare la verbalizzazione e agevolare l’attività dell’Ufficio, la prassi prevede il deposito di un atto che le contenga tutte, il cd. foglio di PC. Tale deposito può avvenire anche in via telematica, potendo così il giudice introdurre direttamente le conclusioni nel provvedimento definitivo.
Il processo civile telematico Copertina flessibile – 21 apr 2016
«Tuttavia, non si tratta né di “documento”, né di “memoria” o “atto processuale” in senso tecnico-giuridico».
Non risulta, quindi, condivisibile il precedente orientamento dello stesso Tribunale, secondo il quale non è ammissibile il deposito del foglio di precisazione delle conclusioni in forma cartacea ma prevede come necessario quello in via telematica.
Pertanto, il foglio PC, depositato da parte attrice in udienza in forma cartacea, deve essere considerato quale «atto cortesemente allegato al fascicolo scevro da qualunque vizio di ammissibilità».
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