Matrimonio e delibazione della sentenza ecclesiastica: la convivenza coniugale va eccepita tempestivamente

Matrimonio e delibazione della sentenza ecclesiastica: la convivenza coniugale va eccepita tempestivamente

Corte di Cassazione, sez. I Civile, sentenza 15 luglio – 4 ottobre 2016, n. 19811

Presidente Di Palma – Relatore De Marzo

Il principio posto dalle S.U. della Cassazione con la sentenza n. 16379/14 della convivenza triennale dei coniugi quale motivo di ordine pubblico che non permette la delibazione di una sentenza di nullità pronunciata dal Tribunale ecclesiastico, vale, tuttavia, purché la parte interessata ne proponga tempestivamente l’eccezione.

E’ quanto afferma la I sezione civile della Cassazione con la sentenza n. 19811 depositata il 4 ottobre 2016.

La Corte di Appello di Perugia, infatti, aveva ritenuto che la donna avesse tempestivamente eccepito nella comparsa di risposta la prolungata convivenza quale causa ostativa alla declaratoria di efficacia della sentenza ecclesiastica.

Per gli ermellini ciò non vale; essendo la convivenza prolungata dei coniugi una situazione caratterizzata da una complessità fattuale di diritti, doveri e responsabilità di natura strettamente personale, è un’eccezione in senso stretto, non rilevabile d’ufficio, né opponibile per la prima in sede di giudizio di legittimità.

Ragion per cui la convenuta avrebbe dovuto proporla in comparsa nei termini di cui all’art. 166 c.p.c. e non, invece, costituendosi direttamente all’udienza depositando in quella sede la comparsa di risposta.

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Giuseppe Di Micco

Laureato in Giurisprudenza con votazione di 110 e lode, tesi in diritto canonico, relatore prof. Mario Tedeschi. Ha svolto la pratica forense presso l’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Napoli, mediante una diretta attività di partecipazione alle udienze in tribunale, nonché nello studio dei casi pratici per la redazione di atti giudiziari e pareri. Praticante abilitato, collabora presso studi legali in materia di diritto civile e diritto del lavoro. Dottore di ricerca in diritto canonico ed ecclesiastico presso l’Università degli Studi di Milano, ha approfondito come tema di ricerca il problema della consumazione del matrimonio nei diritti religiosi (diritto ebraico, canonico, ed islamico). Collaboratore alle cattedre di diritto ecclesiastico, diritto canonico, diritti confessionali e storia e sistemi dei rapporti tra Stato e Chiesa, del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università Federico II di Napoli. Collabora attivamente anche presso le strutture ecclesiali, in particolare negli ambiti liturgici e della formazione giovanile.

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