Avvocati, mancato accordo col cliente: il COA convalida la nota spese
Consiglio Nazionale Forense (pres. f.f. Perfetti, rel. Allorio), sentenza del 16 luglio 2015, n. 110
La legge n. 247/12 (Nuova disciplina dell’ordinamento della professione forense), all’art. 29, contempla il potere di esprimere pareri sulla liquidazione dei compensi spettanti agli iscritti (art. 29, comma I, lett. L).
Tale potere è specificato nell’art. 13, comma 9, che al secondo periodo inquadra il ruolo del Consiglio dell’Ordine territoriale senza prevedere alcun aggravio del procedimento di liquidazione, la cui attivazione compete in via esclusiva all’iscritto e prevede come unico presupposto la mancanza dell’accordo pattuito di regola per iscritto.
Allorquando tale pattuizione manchi e vi sia contestazione da parte del cliente il professionista, a prescindere dal tentativo di conciliazione, cui potrebbe non avere interesse, può chiedere al COA un opinamento di congruità della pretesa economica avanzata.
Ebbene, il Consiglio Nazionale Forense ha chiarito che in sede di opinamento delle parcelle, il Consiglio dell’Ordine, nel valutare la congruità delle specifiche, non può e non deve entrare nel merito dell’effettivo compimento delle prestazioni, dovendosi limitare ad un giudizio astratto sulle voci di compenso indicate nella notula (Nel caso di specie, un avvocato veniva incolpato, tra l’altro, di “avere ottenuto un parere di congruità fondato sulla fiducia, piuttosto che sull’esame reale degli atti”).
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Ideatore, Coordinatore e Capo redazione avv. Giacomo Romano
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avv. Giacomo Romano
Ideatore, coordinatore e capo redazione at Salvis Juribus
Nato a Napoli nel 1989, ha conseguito la laurea in giurisprudenza nell’ottobre 2012 con pieni voti e lode, presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II, discutendo una tesi in diritto amministrativo dal titolo "Le c.d. clausole esorbitanti nell’esecuzione dell’appalto di opere pubbliche", relatore Prof. Fiorenzo Liguori. Nel luglio 2014 ha conseguito il diploma presso la Scuola di specializzazione per le professioni legali dell'Università degli Studi di Napoli Federico II. Subito dopo, ha collaborato per un anno con l’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Napoli occupandosi, prevalentemente, del contenzioso amministrativo. Nell’anno successivo, ha collaborato con uno studio legale napoletano operante nel settore amministrativo. Successivamente, si è occupato del contenzioso bancario e amministrativo presso studi legali con sede in Napoli e Verona. La passione per l’editoria gli ha permesso di intrattenere una collaborazione professionale con una nota casa editrice italiana. È autore di innumerevoli pubblicazioni sulla rivista “Gazzetta Forense” con la quale collabora assiduamente da giugno 2013. Ad oggi, intrattiene collaborazioni professionali con svariate riviste di settore e studi professionali.